✪Capitolo 4✪

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<Perfetto, scendi giù. Arriverà a momenti.>
<Ok>
Mi sta salendo l'ansia.
Una cena con mio padre dopo quanto? 45 anni?
Si che non mi ha ancora adottata.
Anzi, a pensarci bene ancora nemmeno sono nata!

*DIN DON*

<È arrivato?> chiedo a Marco.
Siamo entrambi seduti in soggiorno.
È una stanza molto grande: le pareti sono dipinte di bianco, c'è una grande vetrata che ricopre un intero muro che affaccia sul centro città, al centro della camera c'è un divano in tessuto grigio chiaro ad angolo .Davanti a quest'ultimo,sopra un tappeto giallo senape, c'è un tavolino di vetro con sopra un vaso di fiori. Superato il tavolino troviamo un televisore, piccolo ma carino.
<Mi sa di sì> mi risponde
<O merda...>sussurro.
<Tutto ok? Ti vedo agitata>
<Hem... sì, tutto ok>
<Ragazzi! È arrivato il sign. Hargreeves! Venite a salutarlo!> ci grida dall'ingresso la madre di Marco.
<Hai già mangiato o...?>
<Si, tranquillo. Vado in camera, sono stanca...a domani...>

Arrivo in camera e mi butto sul letto a peso morto...ci mancava solo di trovarmi in casa di colleghi di papà...
Chissà, magari sanno qualcosa sui 43 bambini nati quel fatidico giorno dell'uno ottobre 1989...domani cercherò disposte alle mie domande....

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