chapter 11: crisi

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erano passati alcuni giorni dalla reclusione di Nicole e lentamente si stava iniziando a stancare

"che giorno è oggi?"
chiese Nicole mentre si gettava sul divano della Stark tower

"17 giugno"
rispose Nat

"vero, giorno 6 di reclusione, fanculo mi sento un prigioniero"
disse Nicole mentre prendeva il telecomando per accendere la tv e stravaccarsi a vedere un qualunque film

"puoi restare qua appatto che non tieni il volume alto"
disse Steve intromettendosi mentre si voltava dal tavolo dove stavano programmando una missione insieme agli altri avengers

"ok"
rispose Nicole fredda mentre azionava play per vedere il film per non calarsi nella depressione

poi dopo poco gli tornarono in mente i momenti passati con Peter , in particolare la rapina quando il suo ragazzo si era ferito alla sua insaputa e nonostante tutto non le aveva detto niente.
Questo le causò gli occhi lucidi e subito dopo le scesero delle lacrime soffocate poi da un cuscino posizionato sulla faccia da Nicole stessa.

durante la progettazione del piano Nat iniziò ad alterare lo sguardo fra Wanda e Nicole come se volesse comunicare qualcosa senza farsi scoprire.

"mi scusate un'attimo"
disse Nat mentre si dirigeva da Nicole per poi sedersi vicino a lei poggiandole il braccio intorno al collo per oscurare la visuale agli altri.

"Ni.."
disse bisbigliando Nat con un'espressione preoccupata facendo rialzare la faccia a Nicole dal cuscino

"che succede? perché non andiamo di sopra a parlare?"
chiese bisbigliando a Nicole che le rispose annuendo un si

"io la porto di sopra che sta letteralmente crollando a dormire, la metto nel letto e torno giù"
Disse Nat agli avengers mentre si alzava per accompagnare Nicole in camera

[in camera]

"tesoro hai tutto il mascara colato, perché piangi?"
"Non c'è la faccio più Nat, la scuola , venom e la reclusione di Papà. sto letteralmente esplodendo"
"c'è qualcosa che ti fa star bene?"
"si"
"che cosa?"
"la voce di Peter.."

"allora perché non lo chiami?"
gli propose Nat mentre le accarezzava il viso pieno di lacrime

"hai ragione"
Rispose Nicole dopo essersi asciugata le lacrime

"io torno giù, tu chiamalo ci vediamo domani mattina d'accordo?"
disse Nat sorridendo per poi darle un bacio sulla fronte come una madre

"grazie Nat, sei come una mamma per me"
le rispose Nicole facendo venire gli occhi lucidi a Nat che dopo un piccolo sorriso chiuse la porta e tornò giù

"ehii Peter"
"ehi amore, come va la reclusione ahaha"
"se tralasciamo le crisi, i pianti i pugni sul muro e qualche parte della mano rotta va tutto apposto"
"perché ti fai del male, ti prometto che appena finirà tutto questo io verrò li con te, e poi cerca di guardare il lato positivo"
"sarebbe?"
"non saprei.."
"ecco infatti, ufff qua è tutto così terribilmente noioso!"
"come mai mi hai chiamato?"
"avevo bisogno di sentire la tua voce.."

"ti serve anche aiuto con geometria?"
chiese ironicamente Peter

"anche per quello ahaha, ma mi mancavi tu"

"sempre la solita"
disse Peter facendo ridere entrambi

"però poi mi aiuti in geometria vero"
"certo che ti aiuterò"
"grazieee, allora cominciamo"
"adesso Nicole?"
"sii, almeno sfrutto questo tempo che non ho nulla da fare"
"va bene"

Passavano le ore e Peter e Nicole stavano facendo gli esercizi fino a quando non arriva l'ultimo problema

"hai visto Peter! siamo fortissimi siamo arrivati all'ultimo esercizio"
disse Nicole felice ma da Peter non ebbe nessuna risposta

"Peter?"
rischiese mantenendo la calma ma ancora non ricevette nessuna risposta

"Peter mi senti?!"
aggiunse iniziando ad agitarsi

"perfavore rispondimi sto iniziando a preoccuparmi"
"..."
"PETER! se non rispondi vengo da te!"

ma sfortunatamente non ricevette di nuovo alcuna risposta e in preda al panico corse di sotto dagli altri

"PAPÀ!"

"ti prego dimmi che non sei scesa per lamentarti della tua punizione"
chiese il padre con tono serio mentre si voltava

"devo andare da Peter!"
rispose Nicole mentre si infilava di corsa la giacca

"ehi ehi ehi ! calmati non puoi andarci sei in punizione"
"papà cazzo ho un presentimento , credo gli sia successo qualcosa"
"io ho il presentimento che tu voglia rivedere il tuo ragazzo"
"steve!"
"Nat?"
"papà io sono seria, ho paura gli sia successo qualcosa e ti che fai?! ci scherzi sopra, sarò anche ingenua ma sai che quando ho presentimenti non si sbagliano mai!"
"facciamo così, ti porto da lui , se sta bene la tua punizione si allunga, mentre se hai ragione finisce qui!"

Nicole tentennò prima di rispondere ma senza pensarci troppo disse di si e così il padre l'accompagnò a casa di Peter.

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