chapter 32: romanorgers

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🔴 (bollino rosso)

*qualche ora prima*

[Steve's pov]

Finito di interrogare l'ex scienziato, noi avengers avevamo deciso di dividerci.
Thor e Loki erano dovuti tornare ad Asgard per una commissione urgente per Odino, Wanda Tony e Bruce sono andati allo Shield per discutere con Fury di quanto successo mentre adesso mi trovavo in macchina con Natasha per andare all'ospedale da Nicole.

"Nat.."
gli chiesi fra i mille pensieri mentre guidavo

"si Steve?"
mi rispose dopo essersi voltata sorridente verso di me che alternavo la guida fra lei e la strada

"dopo che Clint ha preso la gemma ti ricordi qualcosa?"
chiesi con timore

"no Steve... io- non ricordo nulla, perché?"
"tranquilla era per sapere, quindi non ti ricordi proprio nulla?"
"non tutto, per esempio mi ricordo di me e di Banner, dello Shield e di Ultron, perché tutte queste domande?"
"solo questo ti ricordi?"

"no-no... penso ci sia altro"
rispose Nat confusamente

Non c'è la facevo più, dovevo dirglielo, dovevo ricordarle di noi di tutto quello che c'è stato prima del suo sacrificio per la gemma... decisi quindi di accostare la macchina.

"perché hai accostato Steve?"
mi chiese preoccupata mentre continuava ad agitarsi

"Sta tranquilla,ho bisogno di parlarti"
gli dissi sorridente mentre le prendevo con due dita il mento e portavo il suo sguardo allo stesso livello del mio

"Steve io-"
"Nat perfavore ascoltami"
"d'accordo"
"Thanos aveva recuperato tutte le gemme per distruggere l'universo,ma per nostra fortuna le aveva disperse dopo un primo schiocco.
Noi avengers abbiamo deciso di separarci per andare a recuperarle e sconfiggerlo definitivamente.
Tu sei andata con Clint a recuperare la gemma dell'anima e come già saprai ... beh un'anima per un'anima.... e alla fine-"
"OH MIO DIO CLINT-"
"No no non lui... ti sei sacrificata tu Nat"
"io? come faccio ad essere ancora qua?"
"È stato merito di Strange, grazie al suo occhio d'agamotto è riuscito a riportati indietro.."

"o mio dio.."
esclamò Nat mentre si risistemava sul sedile guardando in avanti

"ehi"
gli dissi io avvicinandomi

"devo dirti un'altra cosa.."
aggiunsi

"dimmi"
mi chiese Lei avvicinandosi a sua volta

"prima di partire mi hai giurato una cosa-"

"promettimi che ti ricorderai di me"
disse Nat ridendo subito dopo avermi interrotto

"si.."
bisbigliai confuso mentre mi perdevo a guardare quegli occhi color smeraldo

"Steve.."
"si?"
"io me lo ricordo.."
"di cosa Nat?"
"di noi.. di quello che avevamo."

"ti ricordi di noi?
gli chiesi

"si.."
mi rispose avvicinandosi.

Non sapevo cosa dire, le nostre labbra erano talmente vicine e un piccolo spostamento mi avrebbe avvolto completamente in quelle sexy e perfette labbra.

"steve.."
mi bisbigliò Natasha mentre mi guardava le labbra

"si Nat"
gli risposi contraccambiando lo sguardo, lei allungò le sue mani sul mio volto e lentamente si avvicinò fino a baciarmi.

Quel bacio ci ha completamente coinvolti, allargai lo spazio fra il sedile e il volante, le presi poi i fianchi e la misi sulle miei gambe senza staccare le nostre labbra.

"Steve"

"mhmh?"
mugolai mentre le baciavo il collo e abbassavo le mie mani sul suo corpo sotto i vestiti scuri e aderenti

"ti amo"
mi rispose Gemendo portando la sua mano sul mio collo mentre si avvicinava al mio corpo.
Iniziò a levarsi la maglietta sfoderando il suo seno avvolto in un reggiseno di pizzo nero

"sei eccitato?"
mi chiese ridendo come se sapesse già la risposta

"dio se lo sono"
gli risposi abbassando la zip della sua gonna facendole chiudere gli occhi dal piacere.
Abbassò il sedile facendo scendere la mia schiena all'indietro mentre con le mani slacciava la mia cintura.

"Nat"

"si steve"
mi disse Gemendo nell'orecchio mentre abbassava le sue mani nei miei pantaloni

"non l'ho portato"
le dissi prima di fare qualcosa

"sta zitto"
mi rispose azzittendomi poi con un bacio

"menomale che hai la gonna"
dissi sorridente con gli occhi chiusi mentre le mie labbra continuavano a. toccare le sue.

Portai le mie mani sulle sue gambe ancora aperte per la posizione, iniziai ad allungarle verso l'interno fino a toccarle le mutande per poi levarle.
La entrai una volta delicatamente mentre lei allungava le sue braccia sul tettuccio dell'auto, poi lentamente accelerai facendola gemere sempre più forte fino a farle urlare il mio nome

[fine pov]

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