chapter 27: seconda chanche

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*qualche minuto prima al piano di sotto*

"Steve, se stato troppo duro con Nicole"
disse Wanda dopo vari minuti di silenzio assordante

"lo so.."

"dovesti permetterle di vedere Peter"
disse Nat aggiungendosi

"Nat"
"chiunque può sbagliare Steve"
"sai cosa mi ha dato veramente fastidio?"
"cosa?"
"il fatto che lei non abbia ammesso cosa avevano fatto fino alla fine, fino a quando non gliel'ho chiesto direttamente e incazzato"
"steve! è un'adolescente"
"ciò non le permette di mentirmi"
"prova a darle una seconda Chance"

"anche secondo me"
disse Tony arrivando all'improvviso

"non so.."
rispose sbuffando Steve mentre si passava la mano sulla fronte con gli occhi chiusi

"fidati di noi"
aggiunse Tony

"eh d'accordo le darò una seconda Chance"
disse Steve alzando le braccia sbattendole poi su i suoi stessi fianchi ..

*Nicole urla e dal piano di sotto sentono tutto*

tutti iniziano a guardarsi perplessi, era come se fossero tutti paralizzati

"NICOLE?!"
urlò visione dal piano di sotto urtando il silenzio ma non ricevette nessuna risposta

"NICOLE?!"
si aggiunse Wanda ma nessuna risposta di nuovo, decisero quindi di correre tutti al piano di sopra

"NICOLE APRI LA PORTA!"
urlò Steve mentre sbatteva forte i pugni sulla porta ma la figlia continuava a non risponde

[Nicole's pov]

"cazzo mi hai pugnalato!"
dissi mentre mi rialzavo da terra a Venom con la voce un po' sofferente

"NICOLEE APRII CAZZO!"
le urla di mio padre rimbombavano nella stanza ma non volevo aprire, ero troppo arrabbiata con lui che vederlo mi avrebbe solo fatto peggiorare.
quindi evitai di rispondere.

"NICOLE SONO VISIONE, aprimi"
mi chiese gentilmente dopo poco  Visione ,il ragazzo di Wanda ,bussando alla porta con la nocca destra.
ma sapevo che non era soli quindi anche in questo caso ho evitato di rispondere e mi sono sciacquata la faccia nel bagno della mia stanza mentre fuori dalla mia porta bisbigliavano qualcosa.

*fuori dalla porta*

"io spacco questa dannatissima porta!"
"Steve non è il modo, calmati!"
"Tony, mia figlia prima urla poi non risponde io devo entrare li dentro assolutamente!"

"Steve, Steve guardami!"
gli disse Natasha girandolo per le spalle nella sua direzione

"tu sei capitan America, hai superato 96 anni nel ghiaccio, supererai anche questa, sta bene"

"Wanda riesci ad aprire la porta con i tuoi poteri?"
chiese Steve ignorando quanti dettegli da Nat lasciandola dunque con stupore e senza parole

"ci sto provando"
rispose Wanda guardando attentamente la maniglia che dopo poco si aprì lasciando cadere la chiave nella stanza di Nicole

*da Nicole qualche secondo prima*

"perché sento dei rumori?"
mi chiesi mentre mi sistemavo la mano nel bagno guardando il riflesso della porta nello specchio.

poi dopo qualche secondo di silenzio ho sentito la chiave della camera cadere sulla mochette a terra facendomi entrare nel pallone
"CAZZO CAZZO"
bisbigliai agitata mentre correvo a chiudere la porta del bagno

poi entrò mio padre..

Steve iniziò ad urlare il mio nome in presa all'ansia ma nella mia testa qualcosa mi diceva di non rispondergli

"cazzo e ora che faccio!"
bisbigliai fra me e me chiudendo gli occhi mentre sbattevo la schiena contro la porta del bagno e cadevo a terra con le mani nei capelli

"sono una delusione"
aggiunsi chiudendomi a riccio sulle mie stesse gambe con le lacrime agli occhi

"la porta del bagno è chiusa, magari è nel bagno"
disse Nat a mio padre che corse immediatamente alla porta incominciando poi a bussare

"Nicole?! sei qua dentro?"
"Nicole ti prego rispondimi"

aggiunse con le lacrime agli occhi e tono basso, non c'è la facevo più mi stava facendo venire un senso di colpa così terribile che alla fine decisi di rispondere

"papà.."
dissi bisbigliando

"oh mio dio Nicole stai bene?!"
mi chiese sospirando

"si sto bene papà non preoccuparti"
gli risposi ansimante fra le mille lacrime

"perfavore apri la porta ho bisogno di parlarti e devo sapere se stai bene"
mi chiese lui assolto in una specie di dolore, non so se si potesse definire così.
inizialmente tentennai ma dopo qualche minuto dove mio padre mi pregava di aprire la porta e decisi di aprirla

appena aperta mi ritrovai mio padre davanti che mi fissava dalla testa ai piedi ma subito dopo mi abbracciò

"papà.."
bisbigliai fra le sue braccia

"shhh va tutto bene"
mi rispose dopo avermi dato un bacio sulla fronte  facendomi crollare a piangere come quando avevo quattro anni

"mi dispiace"
gli dissi con tono piangente mentre lo guardavo

"non è colpa tua, sono stato troppo rigido con te"
"quindi posso vedere Peter?"

"si certo, ma preferirei evitasse di fare.. hai capito"
mi disse asciugandomi le vecchie lacrime

"va bene, ho afferrato il concetto"

"che dici se adesso Steve non la mandi da Peter a spiegare tutto?"
chiese Nat a mio padre intromettendosi come suo solito

"posso papà?"
"mh."

"perfavoreee"
dissi insistente con gli occhi lucidi

"va bene, ma torna pres-"

"SIII GRAZIE GRAZIE GRAZIEE!!"
urlai di gioia senza fargli terminare la frase, gli diedi poi un bacio veloce e corsi il più veloce possibile al piano di sotto per mettermi la giacca e andare da Peter

venom // avengers-peter parker-romanorgersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora