chapter 60: guai in arrivo

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Corsero al piano di sopra, tutti quanti, per capire da dove o da chi provenisse questo rumore

"c'è l'avete fatta ad arrivare"
disse un'uomo dalla carnagione scura con un'occhio bendato mentre accarezzava un gatto aranciato

"Fury?!"
esclamarono Natasha e Clint allo stesso tempo

"agenti"
rispose lui facendo una sorta di inchino

"perché sei qua Fury?"

"ho scoperto che siete riusciti ad attivare la gemma o sbaglio?"
disse iniziandosi a muovere per la sala

"no non sbagli, come l'hai saputo?"
"Stark, le voci girano, dove si trova?"
"non ti consegneremo la gemma Fury, puoi anche scordartelo!"

"e secondo te l'uomo che ha dato il nome ad un gelato può intimidirmi?"
rispose Sarcasticamente l'uomo, scoppiarono tutti a ridere, persino Nicole.

"se non vuoi darmi la gemma dammi la ragazzina"
aggiunse con nonchalance indicando Nicole

"io?"
chiese la ragazza, lui annuii

"lei non va fa nessuna parte!"
disse Steve mentre si posizionava davanti a lei

"avanti Steve, lo sai anche tu che è in pericolo, dammi solo la possibilità di proteggerla"
"Fury non ci caschiamo, è più al sicuro con noi che con te"
"tu dici?"

"si e confermo quanto detto da Strange"
disse Thor sbucando dall'ascensore

"THOR!"
esclamò Nicole

"ti sono mancato stellina"
rispose ironicamente iniziando a far roteare su se stesso Mijolnir senza staccare mai lo sguardo arrabbiato da Fury

"non sono venuto qua con l'intento di litigare ma solo per parlare"
"fantastico adesso che hai parlato puoi anche andartene"

iniziò a guardare Steve, gli sorrise e prima di andare gli disse:

"ti ho avvertito".
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Passò un'altra settimana.
Nicole aveva conosciuto meglio Nebula e gli aveva confessato molte cose che e non avrebbe mai detto ad Mj, si sentiva al sicuro quando stava con lei era come un posto dove andare se le fosse crollato il mondo.
parlare con Nebula la faceva sentire libera.

"Neb, io non te l'ho mai chiesto ma da dove vieni?"
chiese Nicole guardandola dalla testa ai piedi mentre erano sedute su una panchina in un parco

"oh ehm- io vengo da Volmil"
rispose dopo averci pensato qualche istante, Nicole rimase di pietra

"tutto ok?"
chiese l'amica

"si, è solo che su quel pianeta ho lasciato un brutto ricordo"
"che genere di ricordo?"

"mia madre.. mi lasciò questo anello prima di andarsene"
rispose con tono triste mostrandole il duplicato dell'anello come se fosse il vero

"mi dispiace per tua madre ma l'anello è molto bello"
"grazie, sai mi trovo bene a parlare con te"
"vale lo stesso per me"

"Scusa Neb ma è tardi io devo tornare a casa"
disse la ragazza alzandosi porgendo la mano all amica per salutarla

"fa nulla, a domani"
rispose dopo aver stretto a sua volta la mano.

"Padre"
disse la figlia umanoide mentre si recava dal padre sovrano

"hai qualcosa di importante da dirmi figlia?"

"si padre"
rispose forgiando una specie di inchino

"dimmi tutto"
"ho fatto amicizia con la biondina, proprio come mi avete detto voi, ho spiato la avengers Tower quando era libera e ho scoperto che tengono la gemma la dentro"

"fantastico, era proprio questo quello che volevo sentire fa te, chiama gli altri"
rispose esaltando il padre mentre si alzava dal suo trono in pietra, la figlia obbedì.

"Padre, ci ha mandato a chiamare?"
chiese con insolenza un'uomo, geneticamente modificato, aveva un ciuffo di capelli bianchi tirato all'indietro mentre braccia e gambe si erano moltiplicati ed erano formati da lunghi tentacoli, alle sue spalle invece apparivano altri tre simili ma con braccia e gambe come gli umani, cambiava solo il colore della pelle, grigiastra.

"si, ho un compito importante da offrirvi"
"ci dica padre"

"dovrete andare sulla terra, entrare nella torre degli avengers e prendere per me la settimana gemma così potrò attuare il mio piano di distruzione se è necessario uccidete la ragazza, è più forte di quanto pensate"
rispose con enfasi il titanio mentre girava avanti e indietro per l'enorme stanza del suo palazzo

"uccidere la ragazza?"
chiese uno dei tre

"si, ha delle capacità che pochi conoscono, è figlia del soldato d'America e ha per del siero.
Se è necessario uccidetela!"
rispose cambiando tono, divenne più rigido e profondo.

"d'accordo mio signore e quando andremo?"

"adesso."
disse per ultimo , poi punto il guanto verso loro quattro e quando schioccò le dita sparirono davanti ai suoi occhi.

venom // avengers-peter parker-romanorgersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora