chapter 56: un litigio

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🔴(bollino rosso)

[Steve's pov]

Io e Nat eravamo nella sua stanza, mi aveva chiesto di restare con lei perché la situazione la stava stressando, come dargli torto in fondo anche io mi stavo preoccupando parecchio.

"Nat.. ti vedo pensierosa"
dissi voltandomi verso la mia donna che guardava a pancia in su il soffitto sdraiata affianco a me, si voltò con il viso, mi guardò e sorrise timidamente senza dire niente

"so che la situazione ti stressa parecchio e non posso negare che non stia succedendo la stessa cosa a me , ma prova a distrarti in pò"
aggiunsi avvolgendole la pancia con il braccio mentre poggiavo io mento suo sup petto e la guardavo
Mi spostò il braccio e voltò dal lato opposto

"Amore dai"
esclamai sedendomi con le gambe incrociate affianco a lei, allungai le mani, la voltai verso di me e iniziai a guardarla

"perché sorridi?"
mi chiese con voce assonnata e triste

"voglio baciarti"
risposi avvicinandomi al suo viso mentre una mia mano era già poggiata su di esso, non mi rispose, la baciai, mi feci così trasportare che la spostai su di me

"Steve-"
mi disse non appena mi staccai dal nostro lungo bacio passionale

"perché non ci distraiamo un po'?"
Proposi guardandola provocatoriamente, si morse il labbro e mi continuò a guardare.

Sdraiata su di me allargò le gambe lungo i miei fianchi, si abbassò e dopo avermi levato la maglietta iniziò a baciarmi prima il collo, poi passò all'addome e arrivò fino giù dove abbassò i miei boxer blu.
Le tenevo legati i capelli finché non si rialzò.
la presi e invertendo le posizioni iniziai a percorrerle l'intero corpo con la mano mentre la sua schiena si inarcava  dal piacere.
Le abbassai la camicetta di seta rossa che portava e
dopo aver preso un preservativo dal cassetto del comodino la entrai , iniziai lentamente poi aumentai  fino a quando non iniziò a gemere, la iniziai a baciare per soffocare quei gemiti di piacere.

Venimmo entrambi, ci iniziammo a guardare, era sopra di me , nuda che mi guardava, mentre io sdraiato e rosso la mangiavo con lo sguardo.

"ti amo"
mi disse abbassandosi si di me chiudendo poi gli occhi

"anche io"
risposi avvolgendola con le braccia, poi ci addormentammo nudi

[fine pov]

La mattina successiva, verso le 10 erano tutti in salone eccetto Nicole, era rimasta chiusa in stanza da ieri pomeriggio.

"Allora adesso a noi, cosa vuoi da me?"
chiese la ragazza guardandosi allo specchio tentando di comunicare con il demone , ma non rispose

"Essu! so che puoi sentirmi perché non mi rispondi"
aggiunse sbattendo scocciata le mani lungo i fianchi

"Venom! perché devi farti pregaree!"
il mostro si palesò, comparve davanti a lei con la sua melma nera che faceva venire i brividi.

"cosa c'è, hai disturbato un momento importante"
chiese con voce bassa il demone

"si certo, cosa fai di così importante nel mio corpo tutto il giorno? giochi a carte per caso?!"
rispose ironicamente la ragazza mentre lo fissava davanti a se

"potrei-"
"che?"
"vabbè, cos'hai di così importante da dirmi Nicole?"
"voglio che tu esca dal mio corpo!"
"no"
"COME SAREBBE A DIRE NO! VENOM"
"ho detto no"

"quale parte del voglio- che -tu -esca -dal -mio -corpo- non ti è chiara!"
disse la ragazza perdendo la pazienza mentre gesticolava con le mani , ma non rispose

" Venom mi stai facendo irritare ultimamente !!, prima non mi ascolti e fai come ti pare poi mi appari in sogni o quello che sono, mi fai vedere un bambino morto e anche tutti gli avenger privi di vita per colpa mia , come dici tu. SI PUÒ SAPERE CHE COSA VUOI! almeno rispondi"

Le urla di Nicole si sentirono in tutta la torre, fino al piano di sotto dove iniziarono a farsi delle domande

"perché sta urlando?"
chiese Clint indicando il soffitto

"starà litigando con Peter"
rispose Tony dopo aver sorseggiato il suo caffè mattutino

"impossibile., io sono qui"
rispose il ragazzo uscendo dalla cucina con aria preoccupata e curiosa allo stesso tempo.

Nat , Wanda e Peter si guardarono per qualche secondo poi corsero il camera della figlia

"RISPONDIMI!"
esclamò Nicole mentre si portava indietro i capelli e sospirava chiudendo gli occhi

"una donna nelle tue condizioni non dovrebbe urla-"

"perché ti sei interrotto?"
chiese la ragazza con ancora gli occhi chiusi, appena li aprì notò che Venom era rivolto verso la porta, si voltò anche lei verso di essa e vide i tre che la guardavano perplessi.
Il demone senza pensarci due volte rientrò nel corpo della ragazza che dopo una breve spinta cadde a terra.

"merda!"
esclamò portando la testa all'indietro con una mano poggiata sulla fronte.

"che succede?"
chiese Peter avanzando verso di lei circondata ormai dalle altre due ragazze , Nicole lo guardò, aveva gli occhi colmi di innocenza e di paura, sapeva solo che parlare sarebbe stata la scelta sbagliata..

venom // avengers-peter parker-romanorgersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora