chapter 36: "nulla è ovvio parker"

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[Nicole's pov]

Stamattina mi sono svegliata con un grosso mal di testa, non avevo minimamente voglia di andare a scuola anche perché dovevo affrontare un'interrogazione alla prima ora, da matti.
Mi sono preparata, ho dato il buongiorno a Peter e siamo andati a scuola.

Mentre eravamo in autobus Parke non smetteva di guardarmi, come se volessi dirmi qualcosa

"cos'hai? sembri preoccupata?"
mi chiese continuando a guardarmi

"non è vero"
risposi alzando lo sguardo

"sembri preoccupata"
"non è vero"
"sei palesemente preoccupata per qualcosa"
"come fai a dirlo?"
"sennò non mi avresti dato due volte la stessa risposta"
"ok forse sono preoccupata per qualcosa"
"per cosa?"
"...per qualcuno"
"per chi?"
"mio padre, da quando mi ha ritrovata non ci siamo rivolti più la parola"
"non preoccuparti"

"e inoltre è costantemente distratto come se
pensasse a qualcos-"
non feci in tempo a finire la frase che l'autobus frenò all'improvviso facendomi perdere l'equilibrio ma fortunatamente Peter mi afferrò per il braccio portandomi proprio difronte a lui reggendosi con l'altra mano al palo dell'autobus.

"grazie.."
"di niente.. comunque Nicole tuo padre è adulto se stesse succedendo qualcosa di grave te lo direbbe"
"forse hai ragione.. però vorrei sapere cosa sta succedendo"

"vieni scendiamo"
disse per ultimo lui mentre scendevamo alla nostra fermata

"prova a leggergli nel pensiero"
aggiunse appena iniziammo a dirigerci all'ingresso

"se solo potessi"
"tu non leggi nel pensiero?"

"hai seriamente creduto alla battuta di mio padre?"
dissi provando a mantenere le risate

"aveva sono notato che avevi iniziato a guardarmi in modo strano"
aggiunsi scoppiando a ridere

"allora come facevi a sapere che lo shield voleva fare esperimenti su di te?"
"cos'altro avrebbe voluto sennò?"
"quindi non leggi nel pensiero?"

"eh no, sei proprio ingenuo Peter"
dissi ridendo come non mai

"forse ci credevo"
disse Lui scherzando mentre rideva con me

"solo forse?"
"ok ci credevo"

Continuavo a ridere, cavolo lo facevo più intelligente

"ok ok d'accordo penso possa bastare Rogers"
disse provocandomi mentre sorrideva e mi portava a lui per i fianchi

"addirittura"
risposi provocandolo

"mhmh"
disse mentre avvicinava le labbra per baciarmi ma venimmo interrotti da Ned

"Hey ragazzi!"

"EEEHY Ned."
risposi staccandomi da Peter

"ciao Ned"
"non vi stavate per ... vero?"

"certo che no"
dissi cercando di nascondere la verità ma era molto evidente

"secondo te?"
aggiunse Parker sorridendo

"ma-ma siamo a scuola.."
"non ci avrebbe visto nessun professore"
"come fai a dirlo"
"Parker mio caro, mancano due minuti all'inizio delle lezioni sono tutti in classe"

"Peter arrenditi la tua ragazza è troppo intelligente per tee"
urlò Ned di spalle dopo essersi allontanato

"lo so lo so"
"le hai già chiesto di andare al ballo?"
"NED!"

"ah quindi vuoi andare al ballo con me?"
chiesi con una punta di sarcasmo

"se ti va si"

"se proprio devo"
risposi ridendo

"visto dovreste ringraziarmi non te l'aveva chiesto"
disse Ned interrompendo il nostro contatto visivo accompagnato da sorrisi

"NED non hai lezione?!"
"Teoricamente si Peter e anche tu"
"che lezione?"
"storia"
"Cazzo! non ho studiato, Ned ti metti vicino a me vero?!"
"e secondo te io studio?"
"beh si"

"aaa d'accordo, andiamo"
disse per ultimo Ned portando via per il braccio Peter mentre io mi diressi a geografia per fare l'interrogazione.
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Ormai si era conclusa anche questo lunedì, altri quattro giorni e finalmente arrivava il weekend, facciamo tre dato che venerdì c'e il ballo.

Aspettai Peter e appena uscì da scuola ci dirigemmo alla fermata

"avevi paura di chiedermi di venire al ballo oggi?"
"no perché dovrei?"
"beh non l'avevi ancora fatto e mancano tre giorni a venerdì"
"stiamo insieme pensavo fosse ovvio"

"nulla è ovvio parker"
dissi scherzosamente

"dove hai letto questa frase?"
mi chiese restando al gioco

"sulla carta di un cioccolatino"
risposi scoppiando a ridere.

[fine pov]

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