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chapter 20: "mai stato più sicuro"

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La mattina dopo verso le 8 Steve sale in camera di Nicole per svegliarla

"Nicole"
disse bussando

"mmh?"
rispose lei mugolando mentre a malapena apriva gli occhi

"posso entrare?"
"ma che ore sono?"
"le 8"
"papà?"
"se?"
"sono le 8, fammi dormire un altri po'!"
"devo dirti una cosa importante"
"dopo?"
"no , adesso!"

"OOOOK!"
disse per ultima Nicole sbadigliando mentre andava ad aprire la porta della stanza.

"ok, ora che ti ho aperto cosa devi dirmi?"
chiese vedendo entrare Steve seguito da Nat

"oh- Nat vedo che ci sei anche tu"
aggiunse incuriosita

"Devo andare da Fury e parlare del tuo scagionamento"
disse Steve mentre girava per la camera

"ok ed era così importante dirmelo adesso alle otto di sabato mattina?"

"beh, tu e Peter dovrete rimane da soli per qualche ora"
disse sorridente  Nat intromettendosi

"e gli altri?"
chiese Nicole mentre si sedeva e incrociava le gambe

"Wanda e Visione sono fuori, Tony è uscito con Pepper e Thor e Loky sono dovuti andare ad Asgard"
rispose Steve abbastanza infastidito

"d'accordo, quando andate?"
"adesso"
"ah.. allora ci vediamo sta sera?"

"si a stasera"
disse per ultimo Steve uscendo dalla porta della stanza per recarsi alla base dello Shield.

[Nicole's pov]

era passata mezz'ora da quando tutti gli Avengers avevamo lasciato la torre lasciando anche me e Peter da soli, anzi io ero scesa al piano di sotto a preparare i pancake mentre lui era rimasto a dormire ancora un po'.

"buongiorno"
mi disse Peter mentre veniva in cucina
"mi hai spaventato"
gli risposi ridendo io mentre gli sporcavo il naso di farina
"cosa cucina di bello la mia ragazza?"
mi chiese lui provocandomi
"mmmh, stavo pensando di Fare dei Pancake"
dissi portando lo sguardo altrove facendo così impazzire da farmi prendere in braccio come un sacco di patate

"lasciami!"
continuavo ad urlare scherzosamente mentre lui mi portava in giro per tutta la sala finché non decise finalmente di poggiarmi sul divano a pancia in su

"che divertente guarda"
aggiunsi mentre provavo a fare l'arrabbiata ma con lui era inutile mi aveva iniziato a fare il solletico sulla pancia e sui fianchi mettendosi fra le mie gambe per avvicinarsi il più possibile.

"eddai divertiamoci un po' "
mi chiese mentre si abbassa delicatamente su di me per baciarmi

"sicuro di non voler finire in uno scantinato?"
chiesi ironicamente mentre gli prendevo il viso con le mani

"mai stato più sicuro"
mi rispose ridendo per poi baciarmi, decise poi  di prendermi in braccio e di portarmi in camera.

appena arrivati si chiuse la porta dietro com un calcio e mentre ci baciavamo mi fece adagiare con la schiena sul letto ancora disfatto da stamattina.
Poi si staccò mi levò la maglietta iniziando poi a scendere con i baci lentamente, prima sulla bocca poi sul mento e poi su tutto il collo fino ad arrivare al mio petto.
appena arrivato lì inizio a guardarmi sorridendo e io contraccambiai il gesto.

Mi alzai spingendo questa volta lui sul letto, mi misi sopra di lui a cavalcioni e mentre gli levavo la maglietta sentivo le sue mani percorrermi tutto il corpo, dalle spalle fino ai fianchi e scese anche più giù.
con un sorriso gli diedi una leggera spinta facendogli poggiare la schiena sul materasso così da potermi mettere su di lui e poterlo baciare mentre con le mie mani facevo altro.

poi la situazione si invertì, mi spostò alla sua destra e mentre mi baciava il collo con le possenti e venose mani mi divaricava le gambe ,prima di entrarmi mi guardò come se volesse un consenso ma la mia risposta la sapeva già quindi gli sorrisi soltanto mentre lui procedeva.
iniziò con delle piccole e lente spinte che mano a mano aumentavano di velocità facendomi arrivare rapidamente al culmine del piacere che  esprimevo con dei piccoli versi ansimanti facendo eccitare anche lui.

Passammo circa un'ora così finché distrutti non ci sdraiammo a guardare un film nel letto a nel giro di pochi minuti ci addormentammo abbracciati.