Capitolo 6 - Più Tempo Insieme

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Un piccolo aggiornamento extra! **

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Alycia P. O. V.

Quando finalmente finì di provare sentì degli applausi in sottofondo. Mi alzai immediatamente dalla sedia per guardare la zona in fondo al Club ma la forte luce dei riflettori mi impediva di vedere chi applaudiva. Scesi le scale per incontrare niente meno che Eliza Taylor.

In quel momento mi riassumevo in tre parole: paura, nervosismo ed eccitazione.

La donna mi guardava con intensità, ed io sentì il mio corpo irrigidirsi. Ingoiai a vuoto, la paura gridava dentro di me, mi avrebbe scoperta e la cosa mi terrorizzava a morte.

"Calma Jasmin. Calma, non aver paura." Ripetei quelle parole più volte, come un mantra.

"Oggi non è il giorno dello spettacolo." Scesi le scale, tentando di allontanarmi da lei.

Eliza camminava esattamente dietro di me.

"Lo so ma non vedevo l'ora di vederti."

La sua voce risuonò roca. Chiusi gli occhi cercando di non far sì che i miei sentimenti mi facessero tremare di fronte quella donna. Mi fermai davanti al tavolo, aprendo una bottiglietta d'acqua, forse il liquido freddo mi avrebbe aiutata in quel momento. "Calma!" ripetevo a me stessa quando ella si avvicinò maggiormente. Eliza aveva gli stessi vestiti che indossava in ufficio.

"Sei stata meravigliosa, Jasmin."

Respirai profondamente e la guardai in viso senza mostrare la disperazione che avevo dentro in quel momento.

"Era solo una prova, ma grazie signorina..." lasciai la frase in sospeso.

"Eliza, sono Eliza Taylor." Disse lei porgendomi la mano.

"Meglio di no, sono sudata."

"Sei... bellissima." Parlò, squadrando ogni centimetro del mio corpo il che per mia sorpresa non mi fece arrossire. "Volevo vederti l'altro giorno ma ho capito che non ti fermi con i clienti."

"Ho sentito che volevi vedermi ma non pensavo che saresti tornata, molti rinunciano al primo tentativo."

"Nemmeno io ma qualcosa mi diceva che dovevo rivederti." Abbozzò un sorriso, adesso era molto più vicina. "Non sono una donna che si arrende facilmente quando vuole qualcosa."

Guardai i suoi occhi azzurri adesso resi più scuri dalla lussuria che potevo scorgervi. Un mare in tempesta.

"Lo vedo, mi sembra una donna decisa. Cosa ti ha fatto tornare?"

"Solamente tu."

"Immagino che lei adesso voglia di più, avendomi vista così."

"In ogni caso ti desidero Jasmin, prima e ti desidero anche adesso." Disse abbassando lo sguardo verso la mia scollatura. "Posso fare cose che nemmeno immagini."

Sorrisi maliziosamente, mordendomi il labbro inferiore.

"Quali sono queste cose?"

"Ti posso far vedere se vuoi." Eliza si avvicinò maggiormente, così vicina che il suo respiro adesso carezzava il mio viso, continuando a guardare i suoi occhi attraverso la maschera che ancora indossavo.

"Sei davvero diretta Eliza e questo mi piace, ma io non esco con i clienti." Le dissi allontanandomi infine da lei.

"Posso farti cambiare idea, Jasmin." E a quelle parole mi fermai del tutto. Il suo tono di voce era fermo e deciso.

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