Capitolo 21 - La vendetta

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Eliza  P. O. V.

Cosa stava succedendo alle donne di questo mondo? Erano tutte pazze? Solo quello spiegava il gran casino in cui si era convertita la mia giornata. Come potevano ribaltarsi le cose in così poco tempo? Ovviamente avevo una buona quantità di colpa nella situazione. Però forse avevo dimenticato le conseguenze che questo poteva causare. 

Dopo il rifiuto di Jasmin, ero tornata nella solitudine del mio appartamento. Arrivata a casa, lanciai le scarpe in un angolo della stanza e mi sdraiai sull'accogliente sofà, respirando profondamente, cercando di calmare il mio cervello che processava troppe informazioni in un piccolo lasso di tempo. 

Per tutto il percorso di ritorno stavo cercando di capire la ragione per la quale Jasmin mi aveva rifiutata. Non ricordo di aver fatto nulla per causare tanta ira alla donna. Lei mi aveva vista con qualcuna? Mi aveva vista con Alycia? No, no! Molto poco probabile. Io e Alycia ci siamo avvicinate in modo spettacolare, però il filo si era spezzato nel modo più scortese e duro possibile, tutto per colpa mia. Mi dispiace per quello, l'unica persona che non meritava di essere trattata in quel modo era lei. Un sentimento di colpevolezza mi toccò all'istante ricordando tutti i momenti nei quali mi faceva sentire migliore e felice, aumentò solo la colpa che sentivo.

Chiusi gli occhi ricreando nella mia mente tutti i momenti che mi aveva marchiato. 

"Va tutto bene?"

"Sì, stavo solo pensando."

"Posso sapere a cosa?"  Chiesi ogni volta più vicina.  Alycia mi guardò con calma per poi parlare. 

"A quanto sia bello stare qui."

I suoi occhi sembravano esprimere quelle parole in modo sincero. 

"Ti dirò un segreto."  Sussurrai mentre mi avvicinavo di più.  "Anche io amo stare qui."  Sussurrai al suo orecchio, notando tutto il corpo della donna rabbrividire. Lei sorrise ed abbassò la testa. 

"Le importa se appoggio la mia testa sul suo grembo? Non voglio sembrare invadente, però..."

"Non c'è problema, lei può appoggiarsi."  Alycia parlò a voce bassa. Misi delle cose da parte e mi appoggiai sul suo grembo. 

"Linds mi ammazzerà, sono sdraiata sulle gambe della sua conquista. O di Marcus, non è così?"

"Non ho niente con nessuno di loro."

"Bene allora. Non voglio avere discussioni per la gelosia dei suoi pretendenti, signorina Debnam-Carey"

[...] 

"Mi piaci, Alycia."  Le dissi nel modo più sincero possibile. La donna più giovane stava analizzando calma le mie parole.

"Forse in anni, tu sei l'unica donna che conosco che mi fa sentire a mio agio, sai? In poco tempo, so che abbiamo una relazione lavorativa, però non mi pento in assoluto di averti portata a passare il fine settimana con me. Farti sapere un po' della mia vita, che ti garantisco, poche persone sanno."

"Non so cosa dire, Eliza... solo che mi sto godendo il fatto di essere qui con lei... che, senza dubbio, mi ha tolta da un fine settimana deprimente."  Sorrise debolmente.  "E mi sento bene con lei, ugualmente alla sua amicizia."

"Amicizia" Era quello che sentivo per lei? Era inspiegabile come Alycia poteva migliorare le mie giornate. Non avevo idea di come spiegare la gran fiducia che lei mi trasmetteva, i suoi occhi mi trasmettevano belle cose, sensazioni piacevoli che avevo dimenticato. Rimasi a guardare la donna per lunghi secondi ammirando la bellezza che solo lei poteva avere. Sentì anche una goccia cadere sul mio viso.

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