Epilogo Parte 3 - Cara Stripper

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Capitolo Finale

Alycia  P. O. V.

Prima che potessi pensare a cosa stesse succedendo lì, il riflettore illuminò il centro del palco principale, sul corpo della bellissima donna. Il mio cuore palpitava a un ritmo violento e frenetico. Conoscevo quel corpo, meglio di qualsiasi altra persona. E adesso era appoggiato contro il palo da ballo. Aveva la testa inarcata all'indietro, lasciando cadere i suoi capelli lungo le sue spalle come una bellissima cascata. Un cappotto rosso, tacchi alti e una maschera. 

Ingoiai la saliva, statica. 

"Eliza?"

Semplicemente non potevo credere a ciò che stavo vedendo, era lei, o meglio, era Jane. La donna tenne il palo d'acciaio con le due mani, mentre ci camminava lentamente intorno. Sotto la luce bianca dei riflettori, potevo vedere la silouette di Eliza muoversi con grazia e sintonia con il suono della musica che inondò il luogo. Era una scena che non avrei mai pensato di vedere, e confesso, che era una delle migliori di tutta la mia vita. Mi sedetti sulla sedia che c'era per me, giusto davanti al palco. Oggi, sarei stata solo una cliente, come tempo fa lo era stata lei per me. La misteriosa atmosfera che inondava il luogo era totalmente eccitante e allettante. Eliza si fermò a lato del palo d'acciaio, muovendo il suo corpo lentamente da un lato all'altro, mentre con le due mani si slacciava il cappotto che copriva il suo corpo. Ingoiai la saliva nell'istante esatto in cui lei girò il volto da un lato, lasciando un sorriso carico di desiderio scappare dalle sue labbra. Jane si tolse parzialmente il cappotto, mostrando prima le spalle, senza mai fermare il movimento del suo corpo. Si girò sui talloni, fermandosi davanti a me. Gli occhi azzurri di Eliza, voglio dire, Jane, avevano un brillo intenso e profondo. Respirai lentamente, senza battere le ciglia una volta. Lo spessore del tessuto del cappotto rosso cadde al suolo, il che mi fece smettere di respirare per una frazione di secondo. 

Wow. 

Eliza indossava dell'intimo di pizzo rosso, con calze e reggicalze. Il tessuto rosso faceva risaltare la pelle bianca della mia nuova e unica Stripper. Era una specie di corsetto totalmente attillato, era legato al reggicalze che teneva le calze che coprivano le grandi gambe della donna. È necessario commentare sulle minuscole mutandine che indossava? I miei pensieri ribollivano con gli occhi ansiosi di come quel capo avrebbe potuto essere nella parte posteriore. E Jane, come una brava ragazza, non ci mise molto tempo per mostrarmelo.

E Dio, la schiena di Eliza era praticamente nuda. I lacci stretti che tenevano il corsetto si intrecciavano adeguatamente, in modo che velocemente potesse toglierlo con solo un tiro che avrebbe sciolto il piccolo nodo all'estremità, molto vicino al suo sedere, che in quell'istante era coperto solo dal sottile tessuto delle sue mutandine. E il reggicalze, ovviamente. 

"Vuoi uccidermi..."  Sussurrai. 

Lei sorrise, probabilmente leggendo le parole che uscirono dalle mie labbra. Con i tacchi alti neri, camminava di nuovo più vicina al palo, dandomi le spalle. Jane mosse i fianchi, avanti e indietro varie volte, mostrando come Dio era stato generoso col suo corpo, più precisamente con il suo sedere. Lei teneva il palo con entrambe le mani, mentre si muoveva lentamente. Ero semplicemente ipnotizzata da quella vista e con ogni piccolo movimento che faceva. Girò la faccia da un lato, mostrando un'espressione attraente, che anche se coperta dalla maschera nera, era notevole il contenuto sessuale. Incrociai le gambe, stringendole abbastanza forte. La Stripper si girò davanti, tenendo ancora il palo, adesso da sopra la sua testa. E lentamente si sedette, strusciando il suo corpo sull'acciaio inossidabile. Eliza aprì le gambe e rimase a guardarmi. 

Merda...  La visione di Eliza Taylor vestita solo con l'intimo rosso e una piccola maschera nera mentre ballava sensualmente al palo era come minimo surreale. Sentì tutto il mio corpo scaldarsi, e un brivido percorrere la mia schiena. Solo Dio sa i pensieri volgari nella mia testa in quel momento. Lei aveva quel sorriso sulle labbra, come se sapesse esattamente lo stato deplorevole nel quale mi aveva. Eliza alzò il suo corpo, dandomi ancora le spalle. E per mia totale sorpresa, la donna con un'abilità a me sconosciuta, sospese il suo corpo dal suolo, tenendosi al palo. Le sue grandi cosce si tennero lì mentre poco a poco lasciò cadere le mani. Eliza muoveva il suo corpo in una sincronia perfetta con la musica. Come se i ritmi sensuale che inondavano quell'ambiente, controllassero i movimenti da lei realizzati. 

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