Capitolo 44 - Segreti

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Eliza  P. O. V.

La guardai, per l'ottava volta in meno di quindici minuti. E Alycia sembrava ancora persa nei suoi pensieri. Davanti a me il direttore commerciale, spiegò le sue nuove proposte per l'inizio del prossimo anno, con l'obbiettivo di fare l'Industria Taylor la migliore del settore immobiliare di tutto il continente. L'idea era incredibilmente emozionante, tuttavia vedere Alycia così assente mi lasciò persa. Era così da quando siamo tornate da New York, e per qualche ragione sconosciuta ha deciso di non condividerlo, ha detto solo che aveva il ciclo. Io so cosa causa quello alle donne, perché io stessa lo sono. Quindi, decisi solo di rispettarla e darle il suo spazio. 

"Lascerò qui tutti i rapporti per farveli analizzare tranquillamente."  L'uomo parlò mentre si sistemava la giacca. 

"Certo, buona idea, Jared."

"Appena ha una risposta, se l'approverà o meno, sarò felice di saperlo, signora."

"Non si preoccupi, la signorina Carey si occuperà di programmare la nostra prossima riunione, per fare qualche cambio se necessario."

"Benissimo, con permesso, signora Taylor."

L'uomo si alzò e camminò verso l'uscita. Alycia lentamente si alzò e mi guardò, sistemandosi i suoi piccoli occhiali sul viso. 

"Appena analizzi i rapporti del ragazzo fammelo sapere, lo chiamerò io."  Disse lei paziente. 

"Certo."

"Ha bisogno di qualcosa?"

Respirai profondamente e mi fermai. Camminai verso il bancone delle bevande ricevendo uno sguardo a mo' di sgrido da Alycia, che si fermò nel momento esatto in cui mi servì un po' di caffè. Ultimamente lei stava controllando la quantità di Whisky che bevevo. Secondo lei era una esagerazione ed infatti mi lascia bere solo in occasioni speciali. 

"Ecco qui."  Dissi con un sorriso, alzando la tazza di caffè. 

Alycia sorrise e si avvicinò.  "Voglio solo prendermi cura di te."  Lei disse tranquillamente. 

Posai la tazza sul bancone dove mi appoggiai lentamente. Alycia si fermò vicina, al punto da poter avvolgere i suoi fianchi con le mie braccia, e così feci. 

"Eliza..."  Lei sussurrò, guardando verso la porta.  Strinsi di più Alycia in un abbraccio accogliente, essendo capace di sentire i suoi profondi respiri e come si rilassava nelle mi braccia. Restammo così per qualche minuto, e confesso che era meraviglioso.  "Che ne pensi se ci prendiamo il pomeriggio libero?"

Lei mi guardò con gli occhi socchiusi e sorrise.  "Hai notato che abbiamo mille cose da fare, piccola?"

"Lo so, ma Paul è il manager, nonostante sia un po' perso può cavarsela da solo per un pomeriggio."

"Non lo so, Eliza, ci sono alcune cose che puoi risolvere solo tu."

"Niente che non possa aspettare domani, Aly."

Alycia si morse il labbro, mostrando un'espressione pensierosa. Era meravigliosa quella mattina, non diversa dagli altri giorni, ovviamente. Oggi era totalmente vestita di nero, il che le stava molto bene, devo ammettere. Pantaloni attillati che risaltavano le sinuose curve del suo corpo. Un maglione nero a collo alto con le maniche lunghe. I suoi capelli sciolti e lunghi, che cadevano perfettamente bene sulla sua schiena. 

"Andiamo, possiamo andarcene di qui e andare al "Le Café" a comprare qualcosa e dopo stiamo a casa mia, a vedere solo un film."

"Itinerario di coppia?"

"Ovvio, nonostante la pazzia delle nostre vite, siamo una coppia normale, giusto?"

Alycia sorrise.  "Certo che lo siamo, piccola."  disse avvicinando il mio viso per darmi un tenero bacio.  All'inizio lei mosse solo le sue morbide e delicate labbra sulle mie, in modo innocente. Ma questo non durò molto, dato che strinsi ancora il corpo della mora contro il mio, nello stesso istante sentì la sua piccola mano atterrare sul mio collo, dove lei spinse per approfondire il nostro bacio. Sentì un suo sospiro quando le nostre lingue entrarono in contatto tra di loro. Quel bacio durò qualche minuto e dopo lei si separò. 

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