Capitolo 18 - Una bella giornata

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Alycia  P. O. V.

Conosci quella sensazione quando stai dormendo e ti svegli con un'energia diversa? Una bella energia? Così è come mi sono svegliata oggi, stiracchiandomi nell'enorme letto della mia stanza sentendo tutti i muscoli del mio corpo molto rilassati. Aprì gli occhi con difficoltà e guardando intorno alla stanza lussuosa dov'ero stata ospitata. La casa dei Taylor era degna di invidia, tutto in essa era molto bello, anche se lussuosa si poteva percepire un ambiente accogliente. Mi girai nel letto un sacco di volte sentendo il dolce odore che emanavano le lenzuola. Fino a che Eliza entrò nei miei pensieri. Non potevo immaginare quanto stava essendo difficile per lei affrontare la malattia di suo padre. 

Dal poco che so, l'Alzheimer è incurabile, e non fa altro che peggiorare col tempo. Per me Micheal era molto giovane per avere qualcosa del genere, però sfortunatamente, la malattia non elegge età o genere. Nonostante la malattia, Micheal era felice, sempre con un sorriso in faccia. Solo per Eliza era più complicato, e non potevo giudicarla. Ieri sera l'ho lasciata davvero molto fragile, quando l'ho lasciata, ricordo solo lo sguardo triste e la luce dei suoi occhi quando mi ha guardata, è stato straziante vederla così. Però la cosa che mi ha davvero sorpresa è stata quando mi ha chiesto un abbraccio. Eliza mi considera un'amica? O è solo successo perché era in un brutto momento?

No... 

Eliza non è così, lei si mostrava sempre come una persona totalmente decisa e sincera. Immaginarla in un altro modo è difficile per me. Però allora, cosa si aspetta lei da me? Può darsi niente, solo un'amicizia. Era chiaro che Eliza sia caduta ai piedi di Jasmin, o meglio dire ai miei piedi. Però non era come volevo io. Io volevo lei, volevo sentire il suo affetto, volevo essere amata. Però era chiaro che a quel livello non ci ero arrivata.  Jasmin ha conquistato Eliza col suo corpo, col desiderio. Ed io? Cos'ho fatto io? Niente. Cos'ho conquistato di Eliza? 

Mi alzai dal letto lasciando tutte quelle idee da parte. Pensare a tutte quelle cose mi faceva solo confondere. Quindi ho preso una decisione. Renderò questo fine settimana speciale, non mi preoccuperò di Jasmin, od il fatto che lei sia il mio capo. Saremmo state semplicemente Alycia e Eliza, niente di più.

Dopo un bagno caldo, indossai dei jeans strappati sulle ginocchia, ed una camicia grigia che lasciava il mio stomaco scoperto. I miei capelli facevano delle onde morbide e leggere. Mi guardai allo specchio per un'ultima volta prima di lasciare la stanza, adesso tutti avrebbere dovuto essere al tavolo per fare colazione. 

Scesi le scale senza fare rumore, sentì delle risate provenire da fuori, le quali indovinai erano di Mike e Charlie. Non erano in sala da pranzo, vidi attraverso la grande finestra che erano seduti al tavolo esterno a fare colazione. Mi avvicinai a loro lentamente al tavolo dove tutti erano riuniti. 

"Diciamo che credo che lei non lo sia, però dovrebbe esserlo, lei è molto bella."

Disse Michael ad Eliza. Per caso stavano parlando di me? Eliza lasciò scappare una risata, lanciando un piccolo pezzo di pane a Mike. 

"Giocare col cibo è un peccato. Buongiorno a tutti."  Dissi mentre mi avvicinavo al tavolo. 

Tutti mi guardarono velocemente, lasciandomi imbarazzata. Eliza mi guardò dalla testa ai piedi come se stesse analizzando ogni dettaglio di me.  "Buongiorno, Alycia!"  Charlie disse emozionata. 

"Vedi, Eliza? Alycia è anche religiosa."

"Papà!"  Eliza gli diede una gomitata e allora mi guardò.

"Buongiorno, Aly, siediti con noi."  Disse Eliza sorridendo.  Aly? Mi sono guadagnata un soprannome da Eliza? Merda! Smetti di essere infantile, è solo un soprannome. Sorrisi timidamente e mi avvicinai a lei, c'erano due sedie, una a lato di Charlie e l'altra a lato di Eliza, camminai il più lontano possibile da quella donna, la distanza avrebbe fatto bene alla mia salute mentale. 

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