Capitolo 40 - Funzionerà tutto?

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Brenda  P. O. V.

Rimasi per qualche altro secondo a osservare tutto il movimento del club, oggi era un altro giorno pieno. Grazie a Dio, o meglio, grazie a Jasmin. Negai con la testa pensando che non sarebbe venuta stasera, e tanta irresponsabilità mi faceva infuriare. Alycia Jasmin era sempre stata impeccabilmente professionale all'Imperium, fino a quando non conobbe Eliza, ovviamente. Non voglio nemmeno pensarci adesso, il suo tempo di presentarsi era già finito, e non diede nemmeno un segno, nemmeno una dannata chiamata. Adina prese il suo posto stasera, il suo corpo scolpito e la facilità che aveva per sedurre, copriva l'assenza di Jasmin. Ma non molto, "l'intoccabile" aveva dei clienti che venivano solo per lei, per nessun'altra. Clienti importanti, magnati di Sydney. 

"Ho sentito che Jasmin non si è presentata."

Respirai profondamente, rimasi nello stesso posto in cui ero. Mi portai una sigaretta alla bocca, espellendo forte il fumo da essa, per poi girarmi verso Jessica. La donna era bellissima, e sorrideva come per dire "te l'avevo detto". 

"Non c'è bisogno che fai quella faccia da funerale, Brenda. Sapevamo che sarebbe successo presto o tardi. Assenze e sviste."  La donna parlò pazientemente mentre camminava verso il banco delle bevande, servendosi un Martini. 

"Non deve farmi questo, io sono stata la persona che più la aiutata."

"Se ne è già dimenticata, adesso ha Eliza."

Eliza... solo il nome mi faceva provare una grande repulsione. Maledetto il giorno in cui è entrata nel club. Strinsi forte il bicchiere, sentendo che in qualsiasi momento si sarebbe rotto tra le mie dita. Fino a quando sentì le sottili dita di Jessica scivolare sulle mie braccia in una carezza. 

"Te l'avevo detto, Brenda, ma nonostante ciò ti sei fidata di lei."  Sussurrava le sue parole freddamente sul mio collo, facendo tremare tutto il mio corpo.  "Jasmin non merita la tua compassione."

"Non è colpa sua, è colpa di Eliza."  Dissi con rabbia.  Sentì Jessica sorridere alle mie spalle, la sua mano salì sulla mia spalla dove strinse letamente, in un lento e rilassante massaggio. 

"Non importa di chi è la colpa, non possiamo lasciare crollare il nostro piano. Non possiamo lasciare che Eliza porti via Jasmin dall'Imperium, no?"  Jessica disse dolcemente, mentre lasciava che le sue labbra umide scivolassero su tutta la lunghezza del mio collo. Mi limitai ad annuire. Non avevamo mai avuto un contatto carnale, ma stasera sembrava che volesse altro. 

"Certo."

"Perfetto. Adesso voglio che scendi al piano principale del club. Sappiamo che la signorina Issartel è lì. E convincila a conoscere la nostra povera ballerina."

Disse vicino al mio orecchio, dando un piccolo morso al lobo quando finì di parlare, chiusi gli occhi e sospirai, guardando attraverso la grande finestra di vetro. Keana Marie si stava divertendo a spese di una delle ballerine. Se lei sarebbe stata la soluzione ai miei problemi, l'avrei fatto. 

"Lascia fare a me, lo farò."

Jessica sorrise maliziosamente, facendomi l'occhiolino.  "Ti aspetto qui per festeggiare, Brenda."  Disse sedendosi sulla mia sedia. 

La guardai per un'ultima volta prima di lasciare l'ufficio. Scesi le scale sentendo la musica sensuale diventare più forte ogni secondo, passai tra alcune persone importanti delle quali ho parlato, fino ad arrivare al centro dove si trovava il mio obbiettivo. Keana sorrideva maliziosamente, i suoi occhi erano carichi di lussuria per la ballerina che muoveva i fianchi sensualmente, seminuda, davanti a lei. Si stava godendo il piccolo show, ogni tanto metteva qualche dollaro nell'elastico delle mutande della ballerina. Mi avvicinai lentamente, mi sedetti insieme a lei sul sofà di pelle marrone. Keana lasciò uscire un soffio d'aria, lasciando spargere il fumo della sigaretta per l'ambiente. 

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