Capitolo 41 - Mentire, sì o no?

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Alycia  P. O. V.

Chiusi gli occhi sentendo le audaci labbra di Eliza scivolare sul mio collo, per poi sentire i suoi denti conficcarsi lentamente nella mia pelle. Lasciai scappare un profondo sospiro, stringendo le gambe per non peggiorare la nostra situazione. Ma lei era a mille, Eliza adesso era sopra di me, baciando la mia bocca come se il mondo stesse per finire, la sua mano destra scese sulla mia coscia, piegandola per stare tra le mie gambe. Era troppo presto, intorno alle 6:33 per l'esattezza. Ci siamo svegliate e abbiamo deciso di dire addio al lavoro. 

Ieri sera, dopo il picnic Eliza decise di portarci al bowling. Si era decisa a rendere la giornata di Lola meravigliosa. E lo è stata davvero, ci siamo divertite tantissimo mentre giocavamo, ed io, ovviamente, sono stata la campionessa tra loro. Lola si arrabbiò un po', e Eliza ebbe l'idea di andare a mangiare un buon sandwich, rendendo istantaneamente felice la piccola musona. Parlammo e scherzammo per un paio d'ore fino a quando non tornammo al mio appartamento. Con il mio modo di fare dolce convinsi Eliza a restare e dormire con me, Lola era nella stanza di Maia; secondo lei il letto di Maia era più comodo. Eliza, ovviamente, dormiva con me, e si comportò bene dopo averla minacciata tre volte. Lo sciopero del sesso stava facendo impazzire completamente la mia fidanzata, e anche me. 

"Eliza..."

Non mi ascoltava nemmeno, succhiò il lobo del mio orecchio facendomi ansimare. Dannazione. Le sue mani vagano su e giù per tutto il mio corpo, stringendo lentamente, causandomi una deliziosa eccitazione. Portai le mani ai suoi capelli, tirando il suo viso verso il mio. Eliza catturò le mie labbra in pochi secondi, succhiandole. Ci stavamo toccando pazzamente sul sofà del mio appartamento. Quello non era il piano iniziale, la donna aveva detto che voleva solo qualche carezza e adesso guardateci. 

"Qualcuno potrebbe vederci, Lola sta dormendo e si potrebbe svegliare."  Sussurrai quando scese con i baci sul mio petto. 

"Devi solo stare in silenzio, piccola."  Sussurrò Eliza facendo scivolare la lingua sulla mia pelle.  Dannazione, mi faceva impazzire. Il suo respiro pesante e caldo contro la mia pelle mi fece venire voglia di rinunciare al dannato sciopero che imposi. 

"Lo sciop..."

"Dimenticati dello sciopero, d'accordo?"

Eliza si sedette sul sofà, tirando il mio corpo con forza verso di lei. Facendomi sedere a cavalcioni sul suo grembo. Le sue mani si posarono sulle mie cosce dove strinse con forza. Sospirai e portai le mani al suo collo, intrecciando le dita tra le ciocche bionde dei suoi capelli. Lei mi guardò e sorrise. Negai con la testa e la baciai. 

Al principio, il bacio fù solo un contatto di labbra, Eliza però fece scivolare la punta della lingua sul mio labbro inferiore molto piano, facendomi capire cosa voleva e glielo permessi. Sentì la sua lingua serpeggiare sulla mia diabolicamente. Sospirai per il contatto, e succhiò con necessità. Sentì le sue mani abili andare sotto la mia camicia, le sue dita sottili navigare sulla mia schiena. Chiusi gli occhi quando separò le nostre bocche e navigò con i baci sul mio collo fermandosi sul punto del mio battito, dove succhiò, merda. Lascerà un segno. Conficcai le unghie sulle sue spalle, dandole l'impulso di continuare. 

Volecemente, Eliza portò le mani al bottone dei pantaloni corti che indossavo, sbottonandoli così rapidamente che non me ne resi nemmeno conto fino a quando non cominciò ad abbassarli. I nostri respiri erano pesanti e irregolari, mi sporsi all'indietro, ricevendo baci disperati sul mio seno, perfino da sopra la camicia sottile che mi stavano facendo eccitare. Eliza passò la lingua giusto sopra il mio capezzolo, mentre strofinava le mani con forza sul mio centro da sopra lo spesso tessuto dei miei pantaloni corti di jeans. 

"Dio, ho di bisogno di più!"  Esclamai nei miei pensieri.

Strinsi le dita tra i suoi capelli, e chiaramente le avevo fatto capire che mi stavo arrendendo, perché la dannata donna lasciò scappare una risata timida accompagnata da uno sguardo malizioso. 

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