Capitolo 13 - Regalo, corsa, conversazione

967 45 1
                                    


Alycia P. O. V.

Controllai tutti i suoi impegni e niente, Eliza sarebbe rimasta nell'impresa tutto il giorno. Poteva essere peggiore la mia sfortuna? La notte passata è stata un tantino problematica, mai nei miei piani avrei pensato che sarei stata a lato di Marcus. Dopo il quasi bacio di me ed Eliza, uscì un po' distratta dal posto.

"Va tutto bene, Aly?" Sentì la voce del ragazzo vicino a me.

"Sì, certo. Ho solo un po' di mal di testa, puoi portarmi a casa?"

Ricevetti uno sguardo di fastidio, so che lui si sarebbe aspettato di più quella notte, però con Eliza a pochi metri da me, era praticamente impossibile pensare a Marcus, d'accordo? Alzai le spalle e presi la mia borsa.

"Certo, andiamo ti porto a casa."

Guardai per l'ultima volta il tavolo dove era seduta Eliza prima, però senza nessun segno di lei. Se ne era già andata o era uscita con qualche ragazza? Nemmeno Lindsey era lì, sicuramente loro non erano più qui.

La strada di ritorno era di puro silenzio, si notava da chilometri quanto quella notte era stata un disastro, non tanto però, Maia e Marny ne sono uscite vincenti quel giorno, dato che Troy ed Alfredo si dimostrarono buoni partiti mentre Marcus si infastidì e si lamentò dal momento in cui mise gli occhi su Eliza, che stava al mio lato. Sarà che lui sentisse qualcosa di diverso tra di noi? No, non pensare a questo.

"Siamo arrivati." Disse fermando l'auto davanti al mio edificio.

"Grazie per la serata, mi è piaciuta." Mentì, o no, vedere Eliza era stato meraviglioso.

"Ti è piaciuta? Credo che sia stata irritante, però puoi capirmi, vero? Qualcosa in me non piace a quella donna."

"Eliza? Non capisco, è una brava persona."

"Con te, non è così? Il che mi sembra strano, lei è solo una donna inutile ed arrogante."

"No, perché la conosciamo appena. E poi, non dovresti parlare così di lei."

"Non ho paura di lei Alycia, è appena arrivata ed ha rubato tutto, ricordi le ore assurde che hai passato a lavorare per i bilanci?

"Marcus davvero. Sto morendo di mal di testa, e non voglio parlare di lavoro adesso." Parlai irritata.

"Scusami, sono stato un idiota. So che la notte non è stata delle migliori, però potremmo migliorarla."

Guardai i suoi occhi, che erano davvero belli, però non erano gli occhi che volevo guardare adesso. Abbassai la testa, pensando al modo più educato di dire che per oggi era già sufficiente. Senza dubbio notai come si avvicinò più a me, sfiorando lievememte il mio mento, facendo che lo guardassi di nuovo.

"Sei una donna bellissima, Alycia."

"Grazie, però devo andare. Ci vediamo domani." Uscì dalla macchina senza dire altro.

"Ti voglio nel mio ufficio in due minuti." Sentì la voce roca di Eliza, facendomi letteralmente sobbalzare sulla sedia.

Alzai lo sguardo e vidi solo Eliza che entrava nel suo ufficio, stavo pregando Dio per che non ricordasse nulla della notte prima. Presi la mia agenda, aggiustando le lenti sul mio viso, camminando lentamente fino al suo ufficio.

"Signorina Taylor."

Si mosse restando davanti a me, guardandomi con i suoi occhi azzurri brillanti, mi sentivo debole tutte le volte che la guardavo. Mi resi conto che il suo sguardo percorse tutto il mio corpo, facendomi ingoiare a vuoto, vidi la sua espressione tesa, Eliza chiuse gli occhi con forza, negando con la testa.

The Stripper Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora