Capitolo 1 - Doppia Vita

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N/T: Una nuova storia Elycia, una mia piccola pazzia che da tempo volevo mettere in pratica ma che solo oggi trova vita. Una storia originale Camren riadattata con le nostre amate Elycia; spero che questa storia un po' rivisitata possa comunque piacervi e che insieme a me arriviate fino alla fine della storia. Buona lettura!

*****

Sydney, Australia.
Ore 11:45 p.m.
Alycia  P. O. V.

Avete mai immaginato di avere due vite? Essere due persone allo stesso tempo? Suppongo di sì. Ma tra immaginazione e realtà c'è una grande differenza, credetemi. Per anni mi sono divisa tra Jasmin e Alycia, due donne che consumano tutto ciò che ho. Ma sono una donna forte, decisa e senza paura di affrontare qualunque situazione la vita mi imponga. Per chi ha perso tutto ed è in una situazione degna di dispiacere, io oggi sono una persona migliore.

In questione di minuti posso vedere come Alycia si trasforma nella seduttrice Jasmin, incredibile no? Sono due facce della stessa moneta. Alycia è una ragazza che si sforza e lavora, lei lotta per i suoi sogni, trovando il miglior modo di crescere e aiutare la sua famiglia che da anni era totalmente distrutta con l'abbandono di un padre. Canaglia, pensai, era l'essere più insignificante che abbia mai abitato su questa terra. Non dimenticherò mai il peggior momento di quando non ho avuto niente, quando ci aveva lasciate sole nella miseria. Puoi immaginare quanto sia triste vedere tua madre e tua sorella piangere per giorni? Vivere con la compassione e la pena delle altre persone. Era umiliante.

Fu allora quando decisi che non potevo lasciar vivere così la mia famiglia. Subito dopo essermi alzata quel giorno sui giornali c'erano delle offerte di lavoro, ma per mia sfortuna non lo trovai. Ricordo di essere stata davanti a una caffetteria, presi l'unico dollaro che avevo in tasca e comprai una tazza di caffè caldo e mi sedetti in uno dei tavoli in fondo al locale. Era un posto semplice, le persone erano distribuite nei tavoli concentrate sulle loro conversazioni, al banco potevo notare la presenza di una bionda, alta con un aspetto giovanile ed elegante, lei si soffermò a guardarmi ma per qualche ragione non ci feci caso.

Inspirai il fumo che usciva dalla piccola tazza con il liquido nero, me lo portai alle labbra sentendo la lingua bruciare per il contatto con il liquido caldo. Oggi non era giornata, ero andata in tanti posti e nessuno di loro mi aveva presa. Ricordai che prima di uscire da casa mia madre mi prese per le spalle e guardandomi profondamente negli occhi mi disse: " So che sei l'unica che può cambiare le cose ". Questa frase mi motivò ad ottenere qualcosa, e giurai a me stessa di non tornare a mani vuote.

Cominciai a piangere per il ricordo delle sue parole e dei suoi occhi supplicanti per ottenere qualcosa di meglio, io piangevo per dover tornare a casa senza nessuna speranza. Tutto era perso, non ero riuscita nessun lavoro. Fu allora che sentì qualcuno sedersi davanti a me. Chiusi gli occhi lasciando cadere le ultime lacrime, asciugandole rapidamente con il dorso delle mani e restai a guardare la donna di fronte a me, era lei.

"Va tutto bene?" Chiese con curiosità. Dio, se stessi bene non starei piangendo, pensai.

"Sì, non si preoccupi."  Le dissi con curiosità.

"Non sembra che vada tutto bene, vuoi dirmi cos'è successo? Credo che tu abbia bisogno di una spalla su cui piangere."  La donna parlò mentre faceva scivolare le dita sottili sul bordo della piccola tazza.

Per essere una persona che non conoscevo sembrava molto interessata alla mia vita. Forse era curiosità o qualche interesse in particolare. Rimasi a guardare la donna davanti a me e aveva lo stesso sguardo curioso su di me, ma per qualche ragione mi trasmetteva fiducia.

"Mi chiamo Brenda, piacere di conoscerti." La donna parlò, porgendomi la mano.

Con un po' di timore la strinsi.

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