Capitolo 47 - Lap Dance

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Brenda  P. O. V.

Sorrisi guardando gli occhi di Jasmin che mi guardavano in modo innocente. Lei era molto innocente, perfino dopo tanti anni ad imparare, Alycia continuava ad avere dentro di lei l'ingenuità che non coincideva in un mondo così machiavellico. Potevo sentire dispiacere per quello, ma non potevo perderla. Non Alycia, lei era la fonte di potere e desiderio in Imperium. Era il suo corpo e i suoi balli che attraevano tanti sguardi e gente che aveva l'ambizione di possedere il suo corpo. Come un perfetto diamante pulito nelle mani di Dio, o il Diavolo per tanto desiderio. 

"Sapevo che avresti preso la decisione giusta, tesoro."  Parlai con entusiasmo, facendo sorridere Alycia. 

"La tua ultima richiesta, vero? Dopo tanto tempo nel quale mi hai aiutata, ho capito di essere molto ingiusta a non accettare."

"Certo, sei una ragazza meravigliosa, Jasmin. Sono molto triste sapendo che lascerai Imperium. Ma so che vuoi prendere altre strade nella tua vita."

Alycia sorrise dolcemente, sedendosi sul comodo sofà, dove mi sedetti rapidamente.  "Sì, ho molti programmi. Ma voglio che tu sappia che sono estremamente grata per tutto quello che hai fatto per me, Brenda."

"Lo so, mio piccolo angelo. Non preoccuparti per quello. Voglio che tu sappia che le porte di Imperium saranno sempre aperte per te."

"Sei una donna meravigliosa. Mi hai aiutata tanto."

"Non avrei potuto non farlo, ho visto che avevi bisogno di me quel giorno, Alycia."

Ci guardammo l'un l'altra per un paio di secondi e dopo la attrassi in un abbraccio calmo. La ragazza sospirò sonoramente e corrispose il mio abbraccio. 

"Bene, tesoro, è abbastanza tardi. Vado, ti chiamerò domani per dirti il giorno dello spettacolo."

Alycia si alzò e annuì mentre camminava verso la porta principale. La aprì gentilmente, ci scambiammo un altro piccolo abbraccio e una semplice buonanotte, e dopo me ne andai. 

Digitai il numero di Jessica velocemente appena entrai nella mia macchina e lasciai l'edificio di Alycia. L'altra donna non ci mise molto a rispondere:  "Vengo a casa tua, ho delle notizie."

"Posso almeno sapere su chi sono?"  Lei chiese con curiosità. 

"La nostra vittoria è vicina. Apri una bottiglia di Champagne, voglio festeggiare con te."

"Con piacere."  Quelle furono le parole prima di riaggianciare. 

*****

"Sul serio?"  Chiese Jessica con un gran sorriso. 

"Sì! Ci ha creduto come una sciocca. Dovevi vedere come mi ringraziava."

"Oh Dio, è incredibile!"  Esclamò con entusiasmo mentre prendeva i due calici.

"Dobbiamo brindare."  Sorrisi alla donna che aveva gli occhi che le brillavano dalla felicità. Jessica mi tese il calice con lo Champagne costoso che comprò specialmente per quell'occasione. 

"Un brindisi alla nostra vittoria."  Lei disse alzando i calici. 

"Salute."  Parlai facendo il suo stesso gesto. 

Bevvi tutto il liquido nel mio calice, per poi lasciarlo sul tavolo. 

"Dobbiamo mantenere la calma. La chiamerò domani e le dirò il giorno dello spettacolo. Quando arriverà il giorno, troverai un modo per incontrarti con Eliza e portarla all'Imperium."

Jessica sorrise, mordendosi il labbro. Potevo vedere quant'era euforica.  "Andrà fuori di testa."  Disse sedendosi sul sofà della sala. 

"Immagino. Eliza sembra molto possessiva."  Parlai unendomi a lei. 

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