Capitolo 26 - Litigi e riconciliazioni

1.1K 43 12
                                    



Eliza  P. O. V.

Non potevo credere a cos'avevo appena fatto. Avevo appena rifiutato una bella e piacevole notte di sesso puro con Jasmin. Dio, camminai da un lato all'altro nel corridoio, pensando all'idea di tornare indietro e prendere quella donna tra le mie braccia. Però, e Alycia? Non importa quanta rabbia io senta, questa notte non avrei compiuto un tradimento come quello.  Sarebbe un tradimento? Non ho niente con Alycia.

Oppure sì...? Non lo so. 

Scossi la testa mentre uscivo dall'Imperium. Il rumore della musica sensuale rimaneva indietro, lasciando solamente il silenzio della notte. Avevo bisogno di mettere in ordine i miei pensieri. Avevo bisogno di capire cosa stava succedendo dentro di me. 

Entrai nella mia auto sospirando. Poggiai la testa sul volante cercando di zittire i miei pensieri. Sarei andata a casa ed avrei cercato di dormire, quella sarebbe stata la miglior scelta. Non importa quanto avrei voluto stare con Jasmin, mi piaceva Alycia ed era con lei che volevo stare.

Accesi la macchina lasciando quel posto nel cui magari non sarei più entrata. Guidai intorno al centro di Sydney pensando all'idea di passare da Alycia. Sicuramente il problema con Maia si era già risolto, mi prendo come un'ora a pensare davanti al suo edificio. 

Andavo piano con la macchina e potei vedere due donne più che familiari. Una di esse sapevo che era Alycia. La mora usava lo stesso vestito che indossava qualche ora fa alla cena. E vicino a lei?  Mi avvicinai un po' di più con il finestrino chiuso e non era possibile.

Non volevo crederci. 

Lindsay stava abbracciando Alycia per un lungo momento e lei rispose allo stesso modo. Allora era quello il problema con Maia?

Sentivo l'urgenza di scendere dall'auto ed affrontarle, però non potevo farlo. Non importa quanta rabbia sentissi, per il momento non avrei detto niente. Rimasi qualche minuto in più a guardare la scena fino a che Alycia lasciò Linds e guardò verso la mia macchina. Maledizione.

Se ne è accorta. 

Accelerai la macchina andando via da quel posto senza guardarmi indietro.

Ero arrabbiata, mi sentivo una stupida. Era per questo tipo di cose che odiavo innamorarmi. 

Ero innamorata? 

No. 

No. 

No. 

Ero arrabbiata con me stessa per essere stata abbastanza stupida da negarmi una notte con Jasmin. La mia volontà era di tornare al Club e scoparla a più non posso. Però non l'avrei fatto. Mi sarei limitata a trattare Alycia da fredda come meritava.

****

Mal umore, rabbia e pazienza. 

Quelle tre parole descrivevano quel giorno. Bevvi un sorso del Whisky più forte come colazione e partii per l'Industria Taylor. Il traffico era indemoniato come il mio stato d'animo. Chiusi gli occhi e le immagini di Linds e Alycia si fecero presenti, come nelle ore in cui non potei dormire stanotte. 

Merda. 

Suonai il clacson una, due, tre volte alla macchina ossidata davanti a me. Se non aveva i soldi per comprare una macchina migliore avrebbe dovuto stare fuori dalla strada. 

Minuti dopo parcheggiai al mio posto presidenziale e andai verso l'ascensore. Gli impiegati corsero ai loro rispettivi posti come sempre. Camminai tra loro con uno sguardo gelido. Entrai nell'ascensore ed al decimo piano entrò Maia.

"Buongiorno, signora."  La donna mi salutò però non risposi. 

Edopo qualche piano il suono dell'ascensore mi avvisò che ero arrivata dove volevo io. 

The Stripper Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora