Mentre fuori la pioggerella diventava un diluvio, un'ora di tempo scivolò via con una rapidità che sorprese Alina.
Giulia aveva la forza d'attrazione di un corpo celeste, capace di catturare nella sua orbita chiunque le andasse vicino: Alina iniziava a sentirsi un po' stordita dalla rapidità con la quale la ragazza mitragliava parole senza mai far riposare la lingua, ma l'altra continuava ad incalzarla con le sue domande, e davanti a ogni risposta annuiva, sgranava gli occhioni, commentava entusiasta, lanciava esclamazioni come se quella fosse la conversazione più avvincente che le fosse capitato di avere in vita sua; poi, faceva qualche battuta che dava alla sua interlocutrice il tempo di riprendere fiato, prima di rimettersi a cicalare alla velocità della luce.
Alina si rese conto che parlare con Giulia le stava dando un gran piacere e non aveva alcuna voglia di smettere, anche se sospettava che alla fine della festa avrebbe avuto bisogno di far riposare le orecchie per qualche ora.
Mentre Alina e Giulia chiacchieravano fitto, alzando la voce quando c'era qualche punto del dialogo che le infervorava, Benedetta e Silvia un po' partecipavano e un po' si allontanavano per scambiare qualche parola con le altre, mentre Noemi girava senza sosta per la stanza, sorridendo instancabile e dedicandosi a tutti gli invitati, senza escludere nessuno.
Milena e le galoppine avevano iniziato a passarsi una bottiglia di birra: bevevano a piccolissimi sorsi, cercando di nascondere le smorfie di disgusto. Maura e Veronica le raggiunsero poco dopo e le imitarono. Bianchi — il quale, bisognava ammettere, stava benissimo in camicia, pantaloni eleganti e scarpe nuovissime e lustre — ci provava con ogni ragazza che tenesse lo sguardo su di lui per più di un paio di secondi.
Storaro aveva sempre una birra in mano, andava alla finestra a fumare ogni dieci minuti, facendo entrare refoli di vento gelido nella stanza, e parlava a voce troppo alta: quando non raccontava delle sue risse allo stadio e a Piazza Grecia, o delle sbronze che si era preso, sfotteva chiunque gli capitasse a tiro. Dopo un po', gli rimase vicino solo Bianchi, che continuava a dargli pacche sulle spalle e a complimentarsi con lui per la sua figaggine.
Alina, seduta sul divano, aveva appena cambiato posizione per l'ennesima volta — quei pantaloni erano una tortura — e stava scambiando con Giulia e Benedetta aneddoti divertenti sui loro professori e compagni di classe. Le guance le dolevano dal gran ridere: fino a quel momento era stata convinta che tutte le persone più strane bazzicassero la sezione C, ma a quanto pareva anche nella A se ne vedevano delle belle.
Nel frattempo, Noemi aveva cambiato il cd e messo su Hit Mania Dance. Al centro della stanza, Bianchi, la festeggiata e un paio di altre invitate si misero a ballare, con un po' d'imbarazzo, al ritmo della tunz tunz che riempiva il salotto.
"Mattia Ermanno era il peggiore, senza dubbio," dichiarò Giulia, piazzando la mano aperta davanti a sé per rimarcare la finalità della sua affermazione. "Un vero maniaco. Secondo me tra qualche anno vedremo la sua faccia sul giornale, vedrete se non ho ragione!"
Si riferiva al ragazzo della sezione B che, l'anno precedente, era stato sospeso dopo essere stato beccato a spiare le sue compagne nello spogliatoio; in seguito, Ermanno era stato bocciato e aveva cambiato scuola.
"Cloe, una mia amica che sta in terza B, mi ha raccontato delle cose tremende su quello che faceva in classe," rincarò la dose Benedetta, con l'aria di chi, vinta dal proprio senso del pudore, si trattiene a stento dall'aggiungere dettagli scabrosi. "Ma lasciamo perdere, guardate."
"La cosa peggiore che ho sentito io è di quando ha scatarrato sul registro davanti alla supplente..." disse Alina. Le altre fecero delle facce schifatissime.
"Guarda, ti assicuro che ha fatto di molto peggio," affermò Benedetta.
"Alina, ma quello di classe tua che si porta i giornaletti porno, come si chiama?" chiese Giulia. "Mi ha detto Noemi che una volta gliene è cascato uno davanti a quella di inglese!"
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Ho attraversato le terre selvagge
Teen FictionAlina e Noemi frequentano la terza media in una scuola del quartiere Flaminio, a Roma: impulsiva e irruenta l'una, spensierata e socievole l'altra, le due amiche sono diversissime fra loro, eppure inseparabili. Elisa è studiosa, pacata e solitaria...