Ho fatto la figura della matta, pensò Alina. Tanto per cambiare.
Guardò la sua immagine nello specchio, con la matita sugli occhi e nemmeno un capello fuori posto, e ruppe in una breve risata amara.
Che stupida che era stata a pensare che Giulia e le sue amiche fossero simpatiche, invece che una versione un po' più educata e subdola di Milena e delle sue vallette, altrettanto pronte a prendersela con chiunque non rientrasse nei loro altissimi e raffinati standard! Se fossero state sue compagne di classe e l'avessero vista, con le sue magliette e le sue scarpe slacciate, parlare con Ludovica ed Elisa e Saverio di giochi di ruolo e musica metal, l'avrebbero trattata anche loro come uno strofinaccio sporco, poco ma sicuro.
Che stupida che era stata a pensare che Milena potesse lasciarla in pace per tutta la festa. Che stupida che era stata a credere che Noemi potesse non aver rivelato ogni minimo dettaglio imbarazzante su ciò che faceva fuori scuola e sulle persone con cui lo faceva. Perché, poi, giocare di ruolo doveva essere imbarazzante? Perché così aveva deciso l'insindacabile opinione dell'alta società della Achille Mauri? Perché lo faceva in compagnia di persone che la stessa alta società aveva decretato sfigate e inavvicinabili? Che andassero tutti al diavolo: lei faceva quello che voleva, con le persone che voleva.
Soprattutto, che stupida che si sentiva a non essere andata alla Centrale Ragazzi con le sue amiche — le sue vere amiche.
Ma forse non era troppo tardi. Alina guardò l'orologio: non erano ancora le quattro e mezza. L'evento doveva essere in pieno svolgimento e forse avrebbe fatto in tempo ad arrivare prima che finisse. Non doveva volerci più di un'ora, anche se non sapeva quali autobus doveva prendere e fuori pioveva a dirotto da nuvole di piombo che facevano sembrare il pomeriggio una sera calata troppo presto.
Sentì bussare alla porta. "Ali, tutto bene?" chiese la voce di Noemi.
Alina esitò, poi si costrinse ad assumere un'espressione neutra e andò ad aprire la porta. Nel trovarsi di fronte quella che era stata, a settembre, la sua migliore amica, non provò alcun moto di affetto, ma fu sorpresa dal non sentirsi nemmeno arrabbiata. Rimanevano solo l'amarezza, e una gran voglia di andare via e provare a salvare ciò che restava della giornata — e della sua amicizia con Ludovica, Elisa, Saverio e Mario.
"Tutto bene, Noe," mormorò Alina. Si guardò gli anfibi, insicura su come esprimere ciò che voleva dire, per poi scegliere il modo più semplice. "Scusa, ma è meglio se vado via."
Noemi si agitò subito. "Aspetta, aspetta, non c'è bisogno," disse, sollecita. "Ok, Milena non si è regolata, ma non è che sei costretta a parlarci... e Giulia pensa che sei veramente simpatica, non gliene importa niente di quello che ha detto Milena..."
"Noemi, importa a me," affermò Alina. La calma con cui stava riuscendo a parlare le appariva incredibile. Non sapeva se era diventata adulta tutta insieme o era semplicemente troppo stanca per arrabbiarsi di nuovo.
"Dai, capita a tutti di litigare alle feste," continuò Noemi, cercando di bloccarle la strada verso l'appendiabiti e la porta d'ingresso. "Non facciamone un dramma."
Alina le girò intorno e prese lo zaino e il cappotto. "Noemi, devo andare in biblioteca. Ho sbagliato a venire qui. Voglio stare con Elisa e Ludovica, non con loro." Fece un cenno con la testa in direzione del salotto.
La sua amica assunse un'espressione ferita. "Quindi non vuoi stare nemmeno con me?"
No, non più, fu la replica che le salì alle labbra, ma la scartò. "Non lo so," scelse di rispondere. "Ma di certo non voglio stare con Milena, o con Giulia, o con tutte le altre, e nemmeno con Storaro, per carità. E non voglio essere presa in giro o dovermi vergognare se sto con Ludovica ed Elisa. Non so come altro dirtelo."
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Ho attraversato le terre selvagge
Teen FictionAlina e Noemi frequentano la terza media in una scuola del quartiere Flaminio, a Roma: impulsiva e irruenta l'una, spensierata e socievole l'altra, le due amiche sono diversissime fra loro, eppure inseparabili. Elisa è studiosa, pacata e solitaria...