Mario prese la scheda del personaggio di Saverio, la girò sul retro e cominciò a scorrere l'elenco dell'equipaggiamento di Rudolf.
"Ma tu non ce l'hai una cosa utile?" chiese. "Qualche pozione, una pergamena?"
Saverio gli strappò la scheda di mano. "Guarda che c'ho le stesse cose che avevo quando abbiamo controllato dieci minuti fa!" esclamò, esasperato. "Pozioni di guarigione, una; pergamene niente, perché so' un nano e al massimo le posso usa' come carta igienica. Armatura e ascia sono le solite. C'ho una pozione di levitazione, che ce la possiamo pure dare in faccia, e la mia fantastica borsa conservante piena di gemme e barili di birra."
"Grazie, molto utile! Perché al Re del Male non gli offri una birra, allora?"
"Ma che vuoi, tu c'avevi una bacchetta delle palle di fuoco!" protestò Saverio, prendendo un dado e tirandolo in testa all'altro. "Quella sì che sarebbe stata utile, se non l'avessi scaricata in faccia al ragno gigante! Adesso che ce fai? Te la ficchi ar culo?"
"Bravo, e se non gliela scaricavo in faccia, il ragnone si mangiava Zadoka," ribatté Mario, indicando con il braccio Elisa, che seduta dall'altra parte del tavolo osservava il battibecco con il mento appoggiato sulla mano e le sopracciglia inarcate. "Senza la chierica, chi li scacciava i non-morti?"
"Mi fa piacere che vi preoccupiate per Zadoka solo perché altrimenti i non-morti vi ammazzano tutti," commentò Elisa.
Alina diede una manata al tavolo, come faceva la Pepieri quando la classe si agitava. "Ahò, avete finito? Fate parlare Ludo, che io il Re del Male lo voglio sconfiggere stasera, non mi va di aspettare un'altra settimana." Cambiò per l'ennesima volta posizione sulla sedia, infilando un piede sotto una coscia e facendo dondolare l'altro al ritmo di una canzone dei Maiden che aveva in testa.
Saverio sospirò e si abbandonò sullo schienale della sedia, con le dita fra i capelli. "Vabbè, io ve lo dico, se questo è lo scontro finale siamo morti," affermò. "Preparate delle schede bianche. Oppure potremmo giocare a Cyberpunk la prossima volta, mio fratello m'ha detto che è da paura..."
"Ma che fai, porti sfiga?" lo rimbeccò Elisa. Poi si girò verso la loro Dungeon Master. "Dai Ludo, continua: che succede ora?"
Ludovica raddrizzò la schiena e, sporgendosi oltre il suo schermo a pannelli, girò lo sguardo sui quattro compagni di gioco riuniti al tavolo di casa sua. Sul suo viso si leggeva tutta la soddisfazione per essere arrivati al punto culminante dell'avventura e, appena nascosta dietro la maschera solenne del Master, l'impazienza di vedere cosa sarebbe successo in quell'epica battaglia finale.
"Il sarcofago di pietra si apre vomitando putridi fumi verdi che riempiono la stanza," iniziò. "Illuminata dai bracieri, appare la figura di una mummia disseccata, coperta di ricchi paramenti dorati e incrostati di gemme, con una corona sulla testa e in pugno quello che riconoscete come lo Scettro dei Senz'anima."
Ludovica prese da dietro lo schermo un'immagine a colori della creatura che aveva appena descritto, disegnata a mano su un cartoncino, e la posò sul tavolo.
"Eccallà, è il Re del Male," borbottò Mario, guardando sconsolato il suo totale di punti ferita e quello di Saverio.
"Che bel disegno," si complimentò Elisa, "l'hai fatto tu?"
Ludovica annuì, con un rapido sorriso. "Contemporaneamente," proseguì, facendosi seria e tornando a declamare con voce stentorea, "le cripte ai lati del salone si aprono, e compaiono dodici scheletri armati, coperti dalla polvere dei secoli, pronti ad uccidere i vivi che hanno osato giungere in fondo alle Segrete di Monte Tetro. Il grande pozzo al centro brilla di una luce malefica, e quattro spettri — i luogotenenti del Re — emergono volteggiando, i loro volti contorti in una smorfia d'odio mentre si rivolgono a voi per attaccarvi!"
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Ho attraversato le terre selvagge
Teen FictionAlina e Noemi frequentano la terza media in una scuola del quartiere Flaminio, a Roma: impulsiva e irruenta l'una, spensierata e socievole l'altra, le due amiche sono diversissime fra loro, eppure inseparabili. Elisa è studiosa, pacata e solitaria...