Erano passati dieci minuti e la Tacconi non accennava a ricomparire. La classe era ancora in preda all'euforia per quell'inaspettata seconda ricreazione: Milena e le sue vallette — Noemi inclusa — facevano capannello intorno a un banco, Storaro fumava affacciato alla finestra, Alessio e un paio di altri maschi ispezionavano zaino e sottobanco di Saverio alla ricerca di altri giornali porno, Bianchi tormentava Marco Piovani colpendolo in testa con un libro e scansandosi veloce quando l'altro si girava per dargli una manata.
All'uscita della professoressa, Alina era scoppiata a ridere e si era girata verso Elisa, esclamando concitata: "Oddio hai visto?" ma la sua compagna di banco aveva appena annuito, con un accenno di sorriso.
"Povero Saverio," aveva risposto, "speriamo che non passi un guaio." Poi aveva preso il libro di storia e aveva iniziato a portarsi avanti con i compiti. E ti pareva!
Visto che non aveva intenzione di imitarla, Alina si era alzata ed era andata a parlare con Mary Grace e Laura. Pochi minuti dopo, furono raggiunte da Veronica Massaro.
"Ciao, senti Alina, ma te la posso dire una cosa?" iniziò la ragazza, parlando velocissima e rigirandosi fra le dita una ciocca di capelli, come faceva sempre quando moriva dalla voglia di rivelare qualche pettegolezzo succoso.
"Dipende," replicò Alina, che aveva appena ricevuto da Mary Grace una concisa spiegazione sull'atto sessuale intravisto sulla rivista porno (la sua compagna l'aveva appreso a sua volta dai fratelli maggiori, due sporcaccioni peggio di Saverio); squadrò Veronica, decise di non sprecarsi a nascondere l'indifferenza e subito aggiunse: "Anzi no, lascia perdere. Non mi interessa."
Laura e Mary Grace ridacchiarono. Veronica tirò su il mento e proseguì a rigirare la sua ciocca a velocità supersonica tra indice e medio.
"Scusa eh, ma io volevo solo sapere se era vera una cosa che ha detto Noemi oggi," disse, parlando a raffica. Alina sussultò, un movimento che non sfuggì a Veronica. "Insomma, so che siete molto amiche, magari tu non volevi che andava a raccontarla in giro. Io non vorrei che una mia amica dice certe cose un po' private, insomma."
"Ma che ti hanno fatto quei poveri congiuntivi, Massaro?" la punzecchiò Laura. Veronica la ignorò.
Alina seppe, in quel momento, che sarebbe stato meglio non prestare ascolto alla sua compagna, e chiederle con gentilezza (o anche senza) di portare i suoi pettegolezzi da un'altra parte. Ma la menzione di Noemi non poteva essere ignorata e un attimo dopo, Alina sentì la sua stessa voce replicare: "Va bene, dai, dimmi questa cosa."
Veronica si illuminò in viso, lasciò in pace la ciocca di capelli e prese fiato.
"Allora guarda, oggi all'ingresso c'eravamo io, Maura, Noemi e Debora, e stavamo leggendo Cioè, e a un certo punto passa Mario Amedei di terza B e inciampa da solo e a momenti si addobba per terra, sai come fa sempre..."
"Veronica, puoi andare al punto?" la interruppe Alina, tambureggiando nervosa con un piede. Un terribile sospetto le si era insinuato nella mente alla menzione di Mario Amedei.
"Ok, ok," rispose lei, alzando le mani. "Insomma, Debora dice: 'Ammazza che spastico Amedei', e Milena: 'Spastico e pure cesso' e, insomma, non è che ha tutti i torti, diciamo la verità! Allora Noemi fa: 'Lo sapete che alle elementari ad Alina piaceva tantissimo Amedei? Secondo me ha sempre avuto dei gusti un po' di merda!'" Veronica fece una pausa per riprendere fiato e giudicare la reazione sul viso di Alina. "Ma è vero che ti piaceva? Noemi dice che in quinta avevi scritto sul diario che..."
Alina si alzò senza darle il tempo di finire. Percepì le voci di Laura e Mary Grace che dicevano qualcosa, forse un invito a fermarsi, ma riusciva a malapena a udirle nel rombo che le riempiva le orecchie. Puntò Noemi come un cecchino e in tre passi fu davanti al banco intorno al quale si era riunita con Milena e le altre.
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Ho attraversato le terre selvagge
Teen FictionAlina e Noemi frequentano la terza media in una scuola del quartiere Flaminio, a Roma: impulsiva e irruenta l'una, spensierata e socievole l'altra, le due amiche sono diversissime fra loro, eppure inseparabili. Elisa è studiosa, pacata e solitaria...