Diagon Alley

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È la bacchetta a scegliere il mago
- Olivander

È la bacchetta a scegliere il mago- Olivander

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Mi ero svegliata di buon umore quella mattina

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Mi ero svegliata di buon umore quella mattina. Mancava solo una settimana al primo settembre e non sarei potuta essere più felice. Presto sarei andata in una scuola di magia, Hogwarts, non riuscivo ancora a crederci! Sembrava tutto così assurdo, ma più ci pensavo più mi rendevo conto di aver sempre saputo di essere una strega, in fondo. Molto in fondo.

Una volta, ad esempio, avevo fatto un brutto incubo e appena mi ero svegliata le luci nella mia camera si erano accese da sole. Un'altra, invece, fu quando Radley, il figlio dei nostri vicini di casa, mi aveva presa in giro perché ero inciampata finendo a terra davanti a Sean Daves, un ragazzo molto carino che si trasferiva nella nostra zona durante le vacanze, e all'improvviso il prato aveva preso fuoco. In genere non mi arrabbiavo per così poco, anzi ero molto paziente, ma non era la prima volta che Radley mi infastidiva e quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

Nonostante la partenza per Hogwarts fosse ancora lontana, quella mattina non sarei potuta essere più felice, perché quella sarebbe stata la prima volta in cui sarei entrata in contatto con il mondo magico.

Ora mi trovavo in macchina insieme ai miei genitori, diretti a Diagon Alley. Continuavo a scrutare il tragitto fuori dal finestrino con sguardo sognante, chiedendomi come fosse il mondo magico.

C'erano per caso uomini e donne vestiti con tuniche variopinte ed enormi cappelli a punta come nei libri di fiabe? Oppure erano persone apparentemente normali come i miei genitori ma dotate di poteri straordinari?

Continuavo a fantasticare e a perdermi nei miei pensieri, quando la macchina si arrestò.

David si voltò verso di me e mi sorrise. "Siamo arrivati, Evy."

Avevamo parcheggiato davanti ad una piccola locanda dall'aria antiquata, un po' grottesca e inquietante, che presentava un cartello con scritto: Paiolo Magico.

Entrammo nel locale. L'atmosfera che si respirava vedendolo all'esterno rispecchiava perfettamente com'era all'interno, una specie di pub particolarmente buio e dismesso. I clienti erano ancora più strani del locale. C'erano donne dal naso adunco da fattucchiera con cappelli a punta, uomini che indossavano lunghe tuniche, altri invece sembravano straordinariamente ordinari. Alcuni leggevano giornali dalle foto animate, altri giravano la loro bevanda magicamente con il solo uso del loro dito, mentre altri ancora chiacchieravano animatamente.

Unicorn Blood ~ Harry Potter New EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora