Quando ogni speranza sembra perduta e le tenebre ricoprono il mondo, un'antica luce continua a brillare chiara e pallida. Everly Andromeda Kandies credeva di essere una semplice strega, eppure vedrà crollare davanti a sé ogni convinzione che pensava...
So bite me, slap me 'round the face Now I'm twisting your arm 'til I hear it break I get stronger everyday
~ Little Girl Gone, Chinchilla
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Scorpius ascoltava la discussione tra i due, con l'orecchio appoggiato contro la superficie della porta. Riusciva a distinguerne le voci; purtroppo non quello che si dicevano. Era in quella posizione scomoda da circa dieci minuti, ovvero da quando suo padre l'aveva mandato in camera sua appena Lucius Malfoy aveva suonato il campanello.
Scorpius si decise finalmente ad abbassare la maniglia e fece attenzione a non far cigolare la porta mentre usciva dalla sua stanza. Andò ad accovacciarsi dietro al corrimano in legno delle scale e guardò verso il basso.
In piedi nell'atrio d'ingresso c'erano suo padre e Lucius che si guardavano in cagnesco. Il nonno indossava ancora il cappotto, quindi Scorpius ne dedusse che Draco non l'avesse invitato ad accomodarsi.
"Te l'ho già detto, padre, io ho chiuso con queste cose da anni" ribadì Draco.
"Pensaci, Draco, potrebbe essere l'occasione per riscattare il nome della nostra famiglia!" esclamò Lucius. "I Malfoy potranno tornare al posto che spetta loro!"
"Ti devo forse ricordare che abbiamo perso la nostra posizione proprio perché ci siamo uniti a Colui-che-non-deve-essere-nominato? E ora vuoi passare da un despota a un altro?" Draco emise un verso derisorio. "Se non siamo rinchiusi ad Azkaban ora, è solo perché la mamma ha mentito al Signore Oscuro!"
Lucius si zittì. Fissò il figlio con i suoi occhi da cobra, come se stesse cercando un appiglio su cui fare leva per convincerlo. "Abbiamo scommesso sul Signore Oscuro sbagliato, è vero" ammise, pacato. "Ma Eldritch è completamente diverso. E adesso è molto più potente di qualsiasi mago sia mai esistito."
"Non mi interessa" scandì Draco. "Mi sono liberato di quest'incubo." Sollevò la manica fino a scoprire l'avambraccio, su cui era tatuato il Marchio Nero, ormai a malapena visibile. Scorpius ebbe un sussulto. Non l'aveva mai visto, non per intero almeno. Suo padre era stato bravo a coprirne le tracce, soprattutto davanti a lui. "Non ho alcuna intenzione di ricominciare da capo con i Dark Vim."
