Quando ogni speranza sembra perduta e le tenebre ricoprono il mondo, un'antica luce continua a brillare chiara e pallida. Everly Andromeda Kandies credeva di essere una semplice strega, eppure vedrà crollare davanti a sé ogni convinzione che pensava...
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Febbraio era agli sgoccioli e marzo sarebbe arrivato presto, trascinando con sé i primi boccioli della primavera. Quel giorno pioveva a dirotto ed era un bene, perché finalmente eravamo tutti privi di impegni.
In quell'ultimo periodo avevamo dovuto pensare a troppe cose per poterci concentrare sul mistero a cui stavamo lavorando. Chi tra gli allenamenti sempre più pressanti per il campionato di Quidditch, chi tra lo studio e chi per altro, avevamo sempre rimandato quel momento.
Quel pomeriggio avevamo deciso di incontrarci in Biblioteca per discutere di tutto quello che avevamo scoperto nella Stanza delle Necessità, dei miei sogni e anche di ciò che era accaduto nella Foresta Proibita. In realtà era stata Rose a convocarci d'urgenza. A quanto pareva, aveva delle importanti novità da darci, ma non mi aveva voluto anticipare niente.
"Quindi non mi vuoi dare nemmeno una piccola anticipazione?" supplicai Rose mentre scendevamo le scale della Torre di Grifondoro.
"Fidati, Evy, anche volendo sarebbe troppo difficile spiegarlo in poche parole. Devi fidarti di me" tagliò corto la rossa. "Piuttosto, sai dove è andata a finire Alice?"
"Se tutto è andato secondo i miei piani dovrebbe già trovarsi in Biblioteca."
Rose aggrottò le sopracciglia, confusa. "Ma di che parli?"
Non feci nemmeno in tempo a rispondere che un ragazzo dai capelli biondo platino e gli occhi grigi ci venne incontro.
"Everly! Weasley!" esclamò Scorpius. "Avete visto Albus da qualche parte? Non riesco più a trovarlo."
"È in Biblioteca" spiegai.
Scorpius mi guardò perplesso. "Di già? Per caso gli hai detto un orario sbagliato per farlo arrivare in anticipo?"
