Quando ogni speranza sembra perduta e le tenebre ricoprono il mondo, un'antica luce continua a brillare chiara e pallida. Everly Andromeda Kandies credeva di essere una semplice strega, eppure vedrà crollare davanti a sé ogni convinzione che pensava...
When the thunder calls for me Next time I'll be braver I'll be my own saviour
~ Turning Tables, Adele
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Era incredibile come un posto che conoscevi da anni potesse sembrare da un momento all'altro totalmente diverso. Mi affacciai alla ringhiera della Torre di Astronomia e osservai il sole sprofondare oltre il profilo dei monti. Non era quella torre ad essere diversa, così come tutto il resto di Hogwarts. Ero io ad essere cambiata. Lo sguardo che tenevo incollato sull'orizzonte non era più quello di una bambina di undici anni che aveva appena scoperto la magia che permeava il mondo. Era quello di una giovane donna che aveva avuto un assaggio di tutta la crudeltà che quello stesso mondo celava.
Mi sentivo frantumata dentro, e forse avrei impiegato anni a rimettere insieme i pezzi. Ma ora, finalmente, mi sentivo in pace.
"Sapevo che ti avrei trovata qui."
Voltai la testa e ricambiai il sorriso di Will. "Questa è l'ultima notte che passeremo ad Hogwarts, dopotutto. Non vedrò più una volta celeste così bella."
Will mi affiancò e si appoggiò alla ringhiera, le dita che mi accarezzavano pigramente l'avambraccio. "È strano. Lasciare questo posto, intendo."
"Più strano di trovarsi a un passo dal trasformarsi in un cavaliere fantasma?" scherzai.
Will rise. "Se ci ripenso, faccio ancora fatica a crederci. A volte sembra che sia stato solo un brutto sogno." Ricadde nel silenzio.
Ovvio che non era stato solo un brutto sogno; le troppe croci al cimitero ne erano la prova. Avevamo salvato il mondo magico, ma anche quello babbano, e loro non l'avrebbero mai saputo. Londra era rimasta disabitata per circa tre settimane con la scusa dei gas tossici che contaminavano l'aria, mentre i maghi si erano messi all'opera per ricostruire la città fino all'ultimo mattone.
E poi la vita aveva ricominciato a scorrere, piano piano. Dopo un mese e mezzo avevamo preso la decisione di tornare a scuola per concludere gli studi. Era stato questo il nostro modo di celebrare la vittoria: riappropriarci della normalità che Eldritch ci aveva sottratto.
