Quando ogni speranza sembra perduta e le tenebre ricoprono il mondo, un'antica luce continua a brillare chiara e pallida. Everly Andromeda Kandies credeva di essere una semplice strega, eppure vedrà crollare davanti a sé ogni convinzione che pensava...
Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare.
- Vincent Van Gogh
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Frodo correva tra i verdi prati della Contea, agile come un grillo. Si fermò sul ciglio della strada, osservando Gandalf il Grigio venire verso di lui a bordo del suo carro pieno di fuochi d'artificio.
"Non ci credo, c'è anche Silente!" esclamò Arthur Weasley con una vivida punta di entusiasmo.
"Come?" chiesi confusa. "Oh, no, quello non è Silente. È uno stregone, si chiama Gandalf."
Ero seduta su un cuscino nel salotto di casa mia, insieme ad Albus, Alice, Rose, Scorpius e il signor Weasley a vedere il Signore degli Anelli, come gli avevo promesso a Natale.
"Sei in ritardo" gli fece notare Frodo non appena lo stregone si fu fermato accanto a lui.
Gandalf alzò appena lo sguardo sul giovane Hobbit, il cappello a punta che gli gettava un'ombra sul viso. "Uno stregone non è mai in ritardo, Frodo Baggins. Né in anticipo. Arriva precisamente quando intende farlo."
"Ne sei sicura?" insistette il signor Weasley. "A me sembra proprio Silente. Parla anche come lui!"
"Ma sì, Evy, non vedi? Con la barba e tutto il resto!" scherzò Albus.
Gli mollai una gomitata nel fianco e lui rise di più.
"Già, Everly, è palesemente Silente che si è smaterializzato nella Terra di Mezzo" continuò Scorpius. "Solo che questo è successo anni fa, per questo non lo riconosci."
Rose sbuffò. "Siete ridicoli!"
Scorpius ghignò. "E dai, Weasley, ridi un po' nella vita. Non ti fa mica male."
"Potreste fare silenzio?" li zittì Alice. "Vorrei capirci qualcosa di questo film e se continuate a parlare non sento niente."
"Ma come? Non l'hai mai visto?" Albus la guardò allibito. "È grave, molto grave. Dico davvero, Alice, fatti un po' di cultura!"
