Quando ogni speranza sembra perduta e le tenebre ricoprono il mondo, un'antica luce continua a brillare chiara e pallida. Everly Andromeda Kandies credeva di essere una semplice strega, eppure vedrà crollare davanti a sé ogni convinzione che pensava...
You rise, I fall, I stand, you crawl You twist, I turn, who's the first to burn? You sit and stay, I don't obey Where do we land in the Black Sea?
Black Sea, Natasha Blume
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Per secoli la prigione di Azkaban era stata considerata una fortezza inespugnabile, da cui non si poteva entrare - senza un permesso - né tanto meno uscire. Almeno finché non ci fu un'evasione di massa nel 1996, preceduta dalla fuga di Sirius Black nel '93.
Le labbra di Eldritch si contrassero nello sforzo di non inarcarsi per l'ilarità della situazione. I suoi vecchi colleghi Mangiamorte all'epoca avrebbero venduto l'anima per uscire da quella prigione. Lui, al contrario, fu scosso da un brivido di eccitazione mentre ne varcava la soglia.
L'accogliente oscurità della notte fu sostituita da un buio spettrale e soffocante. Eldritch accese la punta della bacchetta e percorse i lunghi e stretti corridoi della prigione.
Sapeva che sui vari livelli della fortezza erano distribuite celle piccole, con le sbarre ancora trasudanti dolore e disperazione, appartenenti ai prigionieri che l'avevano ospitate. Ora erano vuote. I prigionieri erano stati liberati, le guardie assegnate ad altre collocazioni da Travers. Della gloriosa Azkaban non era rimasto che un guscio vuoto.
Eldritch però non salì ai piani superiori; imboccò piuttosto un'interminabile scala a chiocciola che scendeva fino al cuore più profondo dell'isola, scavato nella roccia e nella magia più oscura che infettava il mondo. Quella fortezza nascondeva creature molto più terribili e malvagie dei Dissennatori che l'avevano popolata. Eldritch poteva quasi sentire l'odore dei segreti di Azkaban e del suo originario proprietario che impregnavano l'aria.
Eldritch passò l'ultimo gradino. Alzò la bacchetta per fare luce e ispezionò la grotta in cui era sbucato. Non c'erano che tenebre e roccia, fatta eccezione per la grezza scultura di una spada spezzata, conficcata nel suolo. La spada era sovrastata da un'epigrafe sulla parete rocciosa. Era scritta in gaelico. La traduzione che Eldritch fece fu immediata: La morte non si piega davanti ai vivi.
Gli angoli della bocca gli si curvarono verso l'alto. Eldritch puntò la bacchetta verso la spada. "Revelio".
La roccia vibrò mentre la scultura della spada si sfilava dalla terra e rimaneva sospesa a mezz'aria. Al suo posto ora c'era una piccola fossa. Una fossa in cui Eldritch notò uno scrigno. I suoi occhi luccicarono nel buio.
Eldritch si piegò sulle ginocchia per estrarre lo scrigno dalla buca e spolverò via la terra che lo ricopriva. Osservò la serratura a forma di orma di volatile; l'orma di un corvo.
L'eccitazione lo travolse. Aveva aspettato per anni quel momento. Frugò nella tasca della giacca per prendere la chiave che aveva recuperato ormai secoli fa. La infilò nella toppa e la ruotò. Il coperchio dello scrigno scattò su.
La terra tremò. Manciate di polvere e pietruzze piovvero dal soffitto della caverna e Eldritch fu costretto a schermarsi con un Protego. Udì un suono orribile e stridulo levarsi dalle viscere della terra. Dallo scrigno emerse uno sciame d'ombre, nere e spaventose come una notte senza stelle e gelide come la paura. Le ombre si compressero nelle sagome di armature lucide e spettrali.
Eldritch spalancò gli occhi, affascinato. Ce l'aveva fatta.
"Chi è costui che ci ha risvegliato?" rimbombò una voce profonda e vecchia di secoli.
"Gerard Eldritch" scandì, mantenendo un tono distaccato e autoritario. "E sono il vostro nuovo padrone."
Una risata lugubre e malvagia rimbalzò tra le pareti rocciose. Il sibilo di una lama fendette l'aria. "Nessuno può controllarci, mortale!"
Eldritch non indietreggiò al suono di quella velata minaccia. Invece accennò a un sorriso. I suoi occhi scintillarono di un bagliore rossastro, rischiarando le tenebre di una luce ancor più oscura. "Io posso."
*
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Salveee 🦋
Ed eccoci qui, l'ultimo prologo di questa storia. Non ho molto da dire. Solo che avrete intuito che a Eldritch la magia di Everly serve per più di uno scopo, tra cui quello che traspare da questo capitolo. Cosa avrà liberato il nostro mago anarchico? Ci rivediamo ai prossimi capitoli per scoprirlo. Vostra,
