Quando ogni speranza sembra perduta e le tenebre ricoprono il mondo, un'antica luce continua a brillare chiara e pallida. Everly Andromeda Kandies credeva di essere una semplice strega, eppure vedrà crollare davanti a sé ogni convinzione che pensava...
Sento mille voci che parlano, ma non sento che dicono
- La paura del buio, Måneskin
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Halloween faceva sempre un certo effetto ad Hogwarts. La sala grande aveva un qualcosa di inquietante con tutte quelle zucche che pendevano dal soffitto e i fantasmi che se ne andavano tranquillamente in giro, come sempre d'altronde. Per non parlare dei frequenti tuoni che si sprigionavano di tanto in tanto dal soffitto incantato. Ma era vero anche che Hogwarts si calava completamente nell'atmosfera halloweenesca solo di sera, quando tutto faceva più paura, e mancava ancora parecchio.
"Buona giornata, sir Nicholas!" salutai il fantasma di Grifondoro quasi decapitato, che ricambiò.
Io e Rose ci stavamo dirigendo verso il cortile, dove gli altri ci aspettavano.
"Ti rendi conto, Evy? Siamo due mesi più vicini ai G.U.F.O!" esclamò la rossa.
Levai gli occhi al cielo. "Oh, Rose, tu saresti capace di mettere ansia persino ad Albus Silente, che tra l'altro è morto. R-i-l-a-s-s-a-t-i" scandii ogni singola lettera. "E poi se non li passi tu allora vorrà dire che verremo bocciati tutti!"
Notai una maschera da fantasma appesa ad una fiaccola. La presi e me la misi davanti alla faccia. "Io mi preoccuperei degli spettri, invece!" ululai in tono spiritato e agitando di qua e in là le braccia.
Rose mi tolse la maschera dal viso. "Ma smettila, Evy!" ridacchiò.
Una dolorosa fitta mi attraversò il cranio, insopportabile come il fischio di un treno nelle orecchie. Mi portai le mani alle tempie e iniziai a massaggiarmele. Tutto sfumò, compresa la voce preoccupata di Rose che mi chiamava.
Di nuovo quella testa di corvo. Ecco cosa vidi. Questa volta, però, era tatuata su un braccio, impressa nella pelle.
Il dolore alla testa finì. La realtà intorno a me riprese la sua forma e la testa di corvo si dissolse.
