Quando ogni speranza sembra perduta e le tenebre ricoprono il mondo, un'antica luce continua a brillare chiara e pallida. Everly Andromeda Kandies credeva di essere una semplice strega, eppure vedrà crollare davanti a sé ogni convinzione che pensava...
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"Voi, del primo anno, seguitemi!" ci stava incitando un omone gigantesco dalla lunga barba bruna che lasciava intravvedere delle striature grigiastre.
Il treno aveva frenato la sua corsa in un'incantevole cittadina di nome Hogsmeade, come mi aveva detto Rose appena scese dalla locomotiva.
Il mezzo gigante, che scoprii chiamarsi Hagrid, ci condusse fino ad un grande lago, illumimando la via solotanto con una lampada ad olio.
Poi lo vidi. Un imponente castello che si stagliava nella notte nera, mentre si rispecchiava sulla soperficie dell'acqua, in un continuo susseguirsi di torri e guglie che sembravano voler scalfire il cielo con i loro tetti appuntiti.
A gruppetti salimmo su delle piccole barchette. Io e Rose ci unimmo ad altri quattro ragazzini, che a quanto pare la rossa già conosceva. Due di loro erano gemelli, Alice e Frank Paciock, entrambi dai capelli e gli occhi scuri, mentre gli altri due, anche loro gemelli, con la stessa capigliatura bionda e gli stessi occhi azzurri, si chiamavano Lysander e Lorcan Scamander.
Le barche navigavano silenziose sul lago, dirette verso il castello.
"Questo è il Lago Nero. Ti consiglio di non sporgerti troppo. Sia mai che la piovra gigante che ci vive voglia trascinarti a farle compagnia" mi avvertì Rose.
"Una PIOVRA GIGANTE!? Sotto di noi?" mi allarmai.
"Sta tranquilla. Probabilmente ora dorme."
"Chissà perché questo non mi rassicura per niente."
Le barche approdarono alla riva opposta, mentre Hagrid ci radunava per andare al castello.
Da vicino era ancora più straordinario. L'imponente ingresso, l'enorme orologio sulla torre, le scalinate marmoree, le statue...
Vorrei viverci per sempre.
Una strega anziana dal volto severo, increspato dalle rughe, e con un grande cappello a punta ci attendeva in cima alla scalinata.
