Ci siamo rivisti praticamente ogni giorno dopo la decisione, da lui presa, che il bacio sia stato un errore. Crede che io sia d'accordo anche se abbiamo evitato di trattare l'argomento. A farmi male però non è più il suo rifiuto, ma il modo in cui mi tratta.
Da quella sera qualcosa è cambiato nei modi di Tyler.
Contrariamente al metodo adottato da quando lo conosco, adesso sembra aver indossato un camice.
Mi sta accanto come sempre, attende che sia io a parlare, ma qualcosa è mutato alla base. È distaccato, sembra voglia studiarmi dall'esterno, senza rischiare di rimanere invischiato in qualcosa di poco conveniente. Questo è quel che mi arriva in sua compagnia, e speravo non accadesse mai. Ogni caffè sembra il preliminare di una seduta vera e propria, in cui cerca di avvicinarsi al nucleo di quello che, da qualche giorno, è divenuto un problema.
La differenza tra lui e gli altri, la cosa che ha fatto sì che me ne innamorassi, stava proprio nella normalità che sentivo di raggiungere in sua compagnia. Venendo meno questa sensazione, mi domando cosa rimanga, di cosa io sia innamorata.
Respingo con forza l'idea che fino ad ora abbia finto. Non è possibile che abbia fatto tutto questo per ottenere soltanto un bacio. Se così fosse, avrebbe puntato a qualcosa in più.
O, forse, viste le sue particolarità, gli basta sapere di avermi condotta ad un punto di non ritorno. È possibile che la consapevolezza di essere padrone del mio amore basti a fargli provare soddisfazione?
Tyler è in grado di mentire, è un abile illusionista e riesce ad adattarsi a chi gli sta di fronte. Per quanto stia rivalutando alcune realtà, non posso negare la sua lontananza da chiunque abbia mai conosciuto, quindi devo tenere in conto che mai riuscirò a comprendere il perché delle sue azioni.
Però...
Però è sempre il ragazzo di cui mi sono innamorata al primo istante. Non è un altro, è lui, è il Tyler in grado di farmi riscoprire me stessa, di guidarmi in luoghi che da sola non potrei raggiungere. Dopo il bacio avrebbe potuto allontanarmi, prendere le distanze e lasciare che dimenticassi ogni cosa. Se non gli importasse di me, questo sarebbe l'unico comportamento sensato. Invece rimane, anche se in modo diverso. Continua a parlarmi, ad ascoltarmi, e ad osservarmi come fossi la persona più interessante del mondo.
Che motivo avrebbe di farlo se non gli importasse nulla?
Qualcosa dev'essere cambiato dopo il nostro contatto, lui deve aver capito quel che prima ignorava. Forse pensa che non potrei mai essere una compagna, non in questo stato almeno.
Magari ha percepito...
La consapevolezza mi trafigge senza darmi modo di negarla, né di sfuggirle.
I nodi sembrano districarsi e finalmente inizio a scorgere la verità.
Ma quanto pesa questa verità?
Come posso farmene carico, come accettarla?
Non esiste però altra spiegazione, visto il modo in cui ho reagito da quando mi ha respinto. Sono vittima di una ricaduta che non mi dà tregua. Quel poco che riesco a mangiare, per far felici i miei genitori, lo rigetto non appena voltano lo sguardo.
Il mio desiderio di rinascita, così come il ritrovato appetito, sembrano avermi abbandonata a seguito di un semplice messaggio. Nascondo con il trucco il nero degli occhi, il colorito spento e l'aria di chi ha smesso di crederci. Celo sotto sorrisi le grida, e sotto abiti voluminosi la mia ritrovata forma fisica.
Cammino nel mondo senza lasciare che nulla mi raggiunga, e nemmeno le onde del mare riescono a farmi percepire un brivido. Sento di essere già morta, e tutto questo, dopo un semplice messaggio.
Tyler non è sparito, è ancora qui con me, quindi se riuscissi ad usare la logica, ad essere razionale, dovrei riconoscere che la mia reazione è priva di giustificazione. Invece di fare in modo che rimanga, di godere della sua compagnia, sto facendo di tutto per far sì che si allontani. E se poi dovesse andarsene, come reagirei?
Vivo come se lo avessi perso, ma non è affatto così. Sto esasperando un dolore minimo di fronte a quello che proverei se realmente svanisse dai miei giorni.
Cosa devo fare dunque?
Come comportarmi di fronte alla presa di coscienza che il rifiuto di Tyler, oltre al mio aspetto e al fatto che meriterebbe di meglio, è probabilmente dovuto alla realizzazione del mio precario equilibrio?
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L'ombra di Aurora
RomanceAurora, costretta a 17 anni in una clinica per disturbi alimentari, decide di trovare un compromesso per non rimanere sotto osservazione. Le sue scelte la condurranno lungo un cammino costellato di menzogne, dolore, rabbia taciuta e finte gioie, fin...