Capitolo 17

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È trascorso un mese da quando Marco mi ha lasciata.

Un mese indubbiamente lungo, le cui prime due settimane mi hanno dato l'impressione di morire. Settimane in cui mia madre ha temuto una ricaduta, che effettivamente è avvenuta. Ho rischiato di vanificare tutti i miei sforzi, di perdere l'identità acquisita in due anni. Poi però ho capito, e tutto è tornato al proprio posto.

Ho capito di non poter permettere alla parte peggiore di me di tornare a dominarmi.

"Forse Marco aveva ragione", questa semplice constatazione ha stravolto tutto. Così una mattina ho scritto a Sonia e, dopo un paio di uscite, sono tornata me stessa. L'Aurora sorridente, allegra, felice di frequentare feste, di andare a ballare e di stare in compagnia. Perché questa sono io, non la malata o la reclusa.

Teresa, Antonio e Alessandro si limitano a salutarmi quando ci incontriamo nei luoghi più frequentati, così come ormai fa Marco, ma non importa, perché grazie a colui che adesso mi ignora, ho potuto conoscere persone che vivono tanto vicine a me e di cui ignoravo l'esistenza.

Sonia è fantastica. Mi ha consolata, ha preso le mie parti senza giudicarmi, e mi ha presentato addirittura due suoi amici: Leonardo e Lucia, che fanno coppia da più di un anno e che subito mi hanno accolta calorosamente. L'estate è ormai iniziata, e non passa giorno senza che mi invitino ad andare al mare, in un lido o in qualunque altro posto, purché ci si diverta.

Sto bene, e questa è l'unica cosa che conta, perché mi permette di svegliarmi la mattina curiosa di sapere cosa il giorno mi riserva. Temevo che non potesse più accadere dopo la spiacevole rottura.

Questa sera mi hanno invitata in una pizzeria, e per quanto volessi dire di no, mi sono costretta ad accettare. È bene che io lo faccia, e sono certa di poter superare una cena senza dare di matto.

A farmi stare tranquilla c'è il fatto che, grazie alla patente di Leonardo, andremo in un posto lontano, così non rischierò di agitarmi per qualche spiacevole incontro.

Inoltre sono un po' curiosa, perché Sonia mi ha detto che c'è un certo Tyler, e che quindi saremo in cinque. Tyler... che strano nome per uno che vive a Messina.

L'ombra di AuroraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora