Capitolo 3 ~

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Le ore restanti passarono in un lampo.
Le passai a scarabocchiare un foglio vuoto con un pennarello nero.
Ero fin troppo nervosa e imbarazzata per la figuraccia che avevo fatto a ricreazione davanti a tutti e soprattutto davanti ad Andy. Non solo era stato per colpa di Riki ma anche colpa della mia stupida timidezza che veniva anche solo per una sciocchezza
-Almeno domani uscirai con me?- Mi propose Jenna per poi levarmi il pennarello dalle mani
-Hai bucato il foglio a forza di scarabocchiarlo..- Aggiunse guardandomi attentamente
-Che ti prende?- Dopo di chè iniziò a fissarmi sospettosa
-Niente, dannazione- Risposi con una goccia di sudore che mi scendeva dalle tempie
-QUINDI ALMENO DOMANI VIENIII?- Mi domandò ancora una volta facendomi irritare
-NO, CAZZO. NO! HO DA FARE- Gli urlai irritata per poi prendere i libri e uscire dopo il suono della campanella.
Jenna era la mia migliore amica, però quando insisteva e non capiva come stavo si rendeva insopportabile.
Di sabato non uscivo mai con lei perchè mi scocciava; non conoscevo nessuna delle sue amiche ne tanto meno dei posti che frequentava; però varie volte me ne parlava così entusiasta e felice.
Tornai a casa velocemente per poi prendere le chiavi e aprire la porta. Ancora la casa era vuota e voleva dire che i miei non erano tornati.
Questo voleva dire che potevo rilassarmi stando nel silenzio assoluto.
Andai al piano di sopra iniziando a riempire la vasca. Ci voleva un bel bagno calmo e rilassante per la giornata che mi avrebbe aspettato domani. Bisognava stare sereni.
Dovevo andare nella biblioteca del centro a prendere qualche libro o romanzo da leggere.
Ultimamente non facevo altro che dormire o studiare, così mi ero decisa anche di iniziare a leggere anche dei veri e propri libri. Quelli della scuola li trovavo noiosi e a volte complicati da capire.
La vasca si riempì rapidamente di acqua calda e bollicine provenienti dal bagno schiuma alla ciliegia che avevo messo. L'odore era forte ma intenso e piacevole.
Mi spogliai e m'infilai di botto sentendomi Human di Christina Perri.
Ascoltare musica mi rasserenava eccome, anche quando facevo il bagno mi aiutava. Le canzoni che ascoltavo s'impossessavano della mia mente per poi cacciar via pensieri inutili ma pesanti da sopportare.
Appoggiai il telefono al bordo della vasca e mi legai i capelli in uno chignon disordinato ma resistibile.
Pensai a che libro avrei potuto prendere. Shakespeare non mi sarebbe dispiaciuto ma era troppo antico per i miei gusti.
Mi piacevano, compresi Romeo e Giulietta, ma volevo qualcosa di più moderno che si addicesse a me.
-Tesoro, sono tornata!- Urlò mia madre dal piano inferiore facendomi saltare in aria
-SONO SOPRA, STO FACENDO UN BAGNO!- L'avvertii chiudendomi gli occhi e svegliarmi dopo 10 minuti.
Mi riavvolsi in una tela e uscii dalla vasca, facendo andare via tutta l'acqua.
Mi misi un leggins e una maglietta larga per dormire dato che avevano una comodità accettabile.
Non avevo un pigiama fisso, mi davano fastidio in ogni modo e in ogni tessuto che venivano fatti stranamente.
Sentii dei passi avvicinarsi sempre di più. Mia madre stava arrivando
-Ho portato la pizza, la tua preferita! Ti aspettiamo per mangiare- Disse sorridendomi mentre infilai la maglietta
-Porta un piatto qui. Non mi sento di scendere giù..- Pregai abbassando lo sguardo
-Grace, tutto bene?- Mi domandò abbracciandomi
-Sì mamma, tranquilla. Mi farebbe stare meglio mangiare qui- Gli feci un mezzo sorriso per poi accoccolarmi sul letto e accendere il pc.
Dopo pochi minuti mia madre arrivò con un vassoio: c'erano due pezzi di pizza e una lattina di Coca Cola
-Ecco qua, tesoro- Disse poggiandoli sul letto
-Grazie mamma..- L'abbracciai e lei ricambiò con un bacio sulla fronte.
Mia madre non mi sgridava o rimproverava perchè mangiassi nella mia camera, anzi aveva fiducia in me perchè a volte gli pulivo anche l'intera casa.
Ero stata abituata a quel modo e mi andava bene anche se alcuni difetti li avevo anch'io.
Sono sempre un essere umano, no?
Addentai la prima fetta di pizza e sentii il telefono squillare.
Era un messaggio da Jenna:
Scusami per oggi. Fammi sapere che hai perchè per me sei importante e lo sai!
La chiamai e gli spiegai perchè mi ero comportata in quel modo
-Mi sa che ti piace Andy- Ridacchiò per poi attendere una vera e propria risposta
-Dire che mi piace è dire troppo. Magari solo attrazione.. sai come sono fatta, Jenna- Risposi sorseggiando un pò di Coca Cola
-È inutile che ti dica: parlaci, cercalo! Col carattere che hai mi sembra difficile..- Confessò essa con tono perplesso
-Già- Tagliai corto posando il vassoio sulla scrivania per poi ritornare al pc
-Però ti direi di provarci, magari anche per prenderci confidenza!- Incoraggiò Jenna
-Non saprei..- Dissi abbastanza confusa.
Già sapevo che non ci sarei riuscita, me lo sentivo.
Pochi minuti dopo riattaccai perchè già erano le 9 e avevo sonno.
Mi addormentai col pensiero di domani, sulla libreria dei meravigliosi libri che mi avrebbero potuto circondare.
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Mi svegliai verso le 10 e mezza. Dopo di chè notai che ero sola a casa così iniziai a prepararmi per andare in biblioteca.
Persi abbastanza tempo davanti l'armadio ma poi decisi di prendere dei jeans stretti blu e una maglietta a V azzurra insieme alle mie converse basse e nere. Era sempre una sciagura decidere che vestiti mettere anche per una come me, anche per andare in una semplice biblioteca.
Mangiai un pò di cereali per colazione, poco dopo uscii prendendo l'autobus e dirigermi verso la biblioteca del centro.
Passai il tragitto con gli auricolari alle orecchie.
Ascoltavo "Innocence" di Avril Lavigne. Mi trasmetteva ansia e serenità; era la mia canzone preferita essendo che la Lavigne fosse stile "rockettaro".
Aveva una voce indelebile, forte, meravigliosa.
Arrivai ed entrai nel grande portone in legno della biblioteca.
Ero entusiasta ed ero solamente all'entrata.
-Dimmi- Mi disse la signora che si trovava nel bancone centrale
-Buongiorno. Il reparto dei romanzi?- Dissi guardando la serie di porte che c'erano nell'entrata
-Da quella parte- M'informò con un gran sorriso indicando una porta in fondo a sinistra.
Camminai a passo veloce per poi aprirla rapidamente con un sorriso che arrivava da un orecchio all'altro.
Mi ritrovai degli scaffali enormi sulle pareti di destra e di sinistra.
All'interno vi erano milioni di libri di tutte le dimensioni con varie copertine miste, con titoli e autori diversi incisi in prima pagina. Per non parlare dell'odore dei libri nuovi che mi circondava le narici.  Erano peggio della droga.
Iniziai a sfogliare pagine di tanti libri e a cercarne uno adatto.
Davanti a me c'era un altro mondo che aspettava di essere scoperto.
-Promessi sposi..- Lessi con fare affascinato di ciò che mi ritrovai tra le mani.
Lessi la trama. Era abbastanza complicato da capire ma ne sarebbe valsa la pena.
Andai isolata da tutti e iniziai a leggerlo.
Trovai uno sgabello che sembrava accogliente, mi ci avvicinai e mi ci sedetti.
Gli mancavano le spalle ma fortunatamente vi era un pilastro che mi reggeva la schiena. Era rigido, duro..
Iniziai a sfogliare il libro e a leggerlo attentamente. M'immersi in quel mondo attraente e antico che m'incuriosiva da morire.
Mi accorsi che il pilastro si muoveva
-IL TERREMOTO!- Gridai standomi ancora seduta.
Tutti mi guardarono male ma poco dopo mi girai notando che ero messa di spalle.
Quegli occhi azzurri, quel viso magnetico.
NON POTEVO CREDERCI.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora