Capitolo 8 ~

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Jenna mi guardò incredula, aspettando che Amber se ne andasse prima di parlare e dire che ne pensava della situazione
-Allora, so che dovrei farmi i cazzi miei ma..- Stava per dire qualcosa ma io la interruppì
-Vedrai. È solo questione di tempo- Le dissi cercando di farla ragione per poi avvicinarmi agli armadietti
-Che intendi dire?- Si avvicinò a me un pò confusa
-Nel senso che stanno insieme da tanto tempo. Vedrai che risolveranno e ritornerà tutto come prima, quindi meglio non parlarne di questa cosa..- L'avvisai guardando l'orologio appeso al muro
-Sono e mezza, non conviene entrare- Commentai. Cercai di capire se fosse d'accordo sul fatto di entrare la prossima ora
-Okay.. entreremo la prossima ora. Usciamo fuori- Mi prese a braccetto e bruscamente mi portò all'uscita
-Che stai facendo?- Bisbigliai nervosamente
-VAI DA ANDY, CONSOLALO!- M'incoraggiò
-Consolarlo? Io sarei al settimo cielo per essermi sbarazzata di quella rincoglionita e poi vedrai "Questione di tempo"!- Marcai le ultime parole maestosamente.
Era sempre così per quelli che si amavano veramente.
Io di loro sapevo e volevo sapere poco perchè la cosa non mi riguardava ma le chiacchiere su di loro erano all'ordine del giorno.
-Hai ragione..- Rispose Jenna scoppiando in una risata.
Prese il pacchetto di sigarette notando che ne era rimasta una sola
-Cazzo..- Sbuffò irritata
-Che sbuffi? Te ne fumi 10 al giorno!- La rimproverai sedendomi sulle sedie, accanto ai tavolini
-Non resisto. Devo andarne a comprare altre, hai abbastanza soldi per farmele comprare?- Sussurrò uscendo fuorì di sè. Sembrava una pazza in astinenza
-No, Jenna. Odio vederti fumare- La fulminai con lo sguardo pensando ai suoi polmoni rovinati in così poco tempo
-DAI, CAZZO! TE LI RESTITUISCO- Mi gridò infuriata
-NON È QUESTIONE DI RESTITUIRE  SOLDI. QUI SI PARLA DELLA TUA SALUTE! HAI 16 ANNI E HAI GIÀ I POLMONI FRADICI- Gridai spalancando gli occhi dal nervosismo
-Vaffanculo- Mi prese i soldi dalla tasca e si voltò andando via
-Te li restituisco- Mi ricordò per poi sparire.
Sospirai cercando di calmarmi. Poco dopo presi il libro di storia dell'arte iniziando a ripassare per tutta l'ora, finchè non sentii la campanella suonare per la seconda ora.
Presi il libro e lo misi davanti a me, camminando e ripassando un pò di cose.
Avrei aspettato Jenna dentro. Cazzo, quant'era testarda.
BOOM! Di colpo io e il mio libro sbattemmo contro qualcosa. Pensai fosse un albero o peggio.. Amber!
Fortunatamente era falso allarme per entrambe le cose.
Il libro mi cadde a terra e potei vedere con chi avevo sbattuto. La persona si girò e vidi che era.. Andy.
-Cazzo- Bisbigliò lui duramente
-Scusami.- Gli dissi rigida chinandomi a prendere il libro. Mi aiutò ad alzarmi
-Ti scusi per questo?- Disse con voce serena per poi sorridere.
Il suo sorriso bianco, perfetto; con quel piercing che gli stava da Dio mi faceva accaponare la pelle
-Sì, scusami- Ripetei come una sciocca e guardandolo come se fossi sotto ipnosi
-Hai finito di scusarti?- Mi scosse leggermente per poi sorridere ancora.
Scossi la testa e mi ripresi guardando la sua maglietta.
Se gli guardavo il viso compresi gli occhi e la bocca mi sarei persa del tutto
-Sì, ho finito.- Chiusi la bocca in una linea dura
-Perchè sei tesa, sono così inquietante come dicono tutti?- Mi domandò scrutandomi con attenzione, come se stesse studiando ogni mia mossa
-Io non sono "tutti". Diciamo che.. la penso sempre diversamente- Cercai di guardarlo in viso e alzando il capo ci riuscii ma restai sempre tesa come una corda
-Questo è vero. Beh.. vedo che devi andare dentro a studiare- Inarcò un sopracciglio e si scansò.
Ricambiai il sorriso in uno mediocre e da rincoglionita proprio
-È stato un piacere riscontrarmi con te. Ci vediamo, Grace..- Marcò il mio nome con intensità e un pò di dolcezza, poi andò via.
-Cos'è successo? Hai parlato con Andy?- Mi domandò curiosa Jenna sbucando dal nulla col pacchetto in mano.
-Non proprio. Ci siamo scontrati e gli ho chiesto scusa.. tutto qui- Risposi di fretta e cambiando discorso
-Ah, sì? Allora perchè sei tutta rossa?- Mi disse facendolo notare all'istante.
Andai nel mio armadietto e aprendolo notai che attraverso lo specchietto avevo il viso rosso.
-ROSSA COME UN POMODORO!- Sbucò fuori Riki.
Bene, Grace. Bentornata alla realtà e dii "Arrivederci" a quel paradiso assoluto chiamato Andy Biersack.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora