Capitolo 15 ~

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Stavo per piangere. Riuscivo a sentire le lacrime scorrermi sulle guance, vedevo che anche la vista cominciava a sfocarsi.
Avevo un groppo alla gola e per lo più mi sentivo confusa per quello che era successo.
Mia madre davvero credeva che sarei restata la stupida testa di cazzo di sempre? Quella che si stava sempre zitta ad ogni insulto, quella che stava con poche persone per paura di essere presa per il culo?
L'idea che mia madre non mi aveva nè ascoltato nè creduto mi faceva sentire ancora peggio di quanto lo ero inizialmente. Avevo anche esagerato a dare un pugno ad Amber, ma io mi ero stancata-
La donna che mi aveva cresciuta e amata mi aveva trattato in un modo pazzesco, assurdo.
Bussarono alla porta e contemporaneamente asciugai le lacrime
-VATTENE VIA!- Le urlai a squarciagola
-GRACE, FAMMI ENTRARE!- Rispose mia madre abbastanza irritata. Sospirai e misi le mani poggiate alle orecchie
-NO, HO DETTO DI ANDARTENE VIA!- Gli gridai ancora una volta. Sentii la gola pizzicarmi, stavo perdendo la voce
-TI ROMPO LA PORTA!- Con un calcio essa aprì la porta. Entrò e venne verso di me-DIMMELO ANCORA UN'ALTRA VOLTA CHE NON MI AVRESTI APERTO!- Ringhiò.

La fissai disprezzata.

-Perchè fai così?- Bisbigliai non riuscendo a trattenere le lacrime.
Non mi diede alcuna risposta e iniziò ad aprire e scombinare i miei cassetti, il mio armadio.. a frugare e controllare ogni cosa.
-CHE STAI FACENDO?- Gli gridai piangendo nuovamente
-SO CHE MI NASCONDI QUALCOSA. CARTINE, TABACCO, SIGARETTE.. DOVE TIENI TUTTE QUESTE COSE, EH?- Mi rispose afferrandomi per il braccio.
Iniziai ad incazzarmi veramente cosicchè la presi io per il braccio e la feci voltare verso di me
-Dov'è andata a finire quella persona paziente e buona che chiamavo "mamma", eh? Dov'è andata a finire? A farsi fottere?- La guardai schifata serrando le mascelle. La lasciai andare
Corsi e corsi fino a raggiungere la porta di giù, l'aprii e la sbattei andandomene via; Non sapevo dove sarei andata ma avevo bisogno di stare tranquilla, da sola. Non riuscivo a sopportare mia madre.
Ci mancava solo che credeva che fumassi, solo questa. La ciliegina sulla torta che tanto aspettavo.
Erano le persone o ero io?
-LEVATI DAI PIEDI, CHIUNQUE TU SIA!- Avvisai con lo sguardo abbassato sbattendo contro qualcuno.

Era David, mi guardò stranito

-Grace, che ti succede?- Si avvicinò a me. Mi asciugò le lacrime con un fazzoletto che poco dopo mi porse

-Davvero David, non ho niente!- Cercai di scansarlo per poter andare lontano anche da lui.
-Grace, ti prego. Voglio aiutarti..- Mi supplicò. Sperò che restassi a spiegarli tutto.
Ero troppo presa per restare da lui e in quel quartiere. Ripresi a correre con l'intenzione di andare a bere qualcosa. Non sarebbe bastata neanche Jenna a farmi sentire bene; non ero abituata a situazioni del genere.
Avevo un aspetto orribile: capelli spettinati, guance rosse, trucco sbavato.
Senza neanche vedere dove fossi entrata, mi sedetti in un tavolo da sola a capire dove fossi finita.
Era quel locale in cui mi aveva portato Andy. Mi venne in mente la famosa birra che esso elogiava.

Un ragazzo, probabilmente il camerie, si avvicinò a me in attesa della mia ordinazione

-Non hai una bella cera. Sei qui per dimenticare?- Mi domandò in tono scherzoso

-No. Sono qui per non avere rompimento di coglioni e comunque la birra mi va bene- Risposi acidamente coprendomi il viso con le mani.
Il ragazzo acconsentì senza chiedermi l'età o fare troppe domande.

In fondo un pò di birra cosa mi avrebbe potuto fare?

Alzai il capo e vidi il luccichìo di un giubbotto in pelle nero. Lo riconobbi subito.

Era Andy che stava parlando col ragazzo di poco fa, l'avrei riconosciuto ovunque. Era unico.

All'istante si accorse di me e mi venne incontro.

-Grace! Come mai da queste parti?- Mi sorrise con fare incuriosito ma compiaciuto di vedermi.

Si sedette di fronte a me e mise le braccia conserte

-Io..- Mi fermai finchè non vidi il cameriere portarmi la birra, ma Andy mi guardò dicendo "Questa la prendo io". La bevve tutta in un sorso

-Veramente era mia..- Commentai freddamente
-Ancora non hai risposto alla mia domanda- Mi ricordò, poggiando il bicchiere e guardandomi nuovamente.
Mi serviva aria. I suoi occhi ghiaccio che mi guardavano duramente erano un colpo al petto.
Quella volta non dovevo sentirmi male, dovevo stare al suo gioco.
Lo guardai anch'io sorridendogli debolmente
-Stavo facendo una passeggiata..- Mormorai grattandomi la nuca con scarso risultato.

Mi alzò il viso con le mani e mi sorrise

-Vieni con me- Mi prese dolcemente per la mano.

Arrivammo al bancone, pagò la birra e mi tenne stretta per il fianco.

Potevo confessare di sentirmi veramente bene. Quella presa, quel contatto che avevo con lui così caloroso e piacevole.
Le sue mani che toccavano i miei fianchi mi fecero sentire protetta perchè era come se mi stesse abbracciando.

Mi poggiò delicatamente al muro di un vicolo cieco. Mi baciò la fronte e lì sentii le sue labbra lasciare il segno. Con una mano mi tenne il fianco destro e con l'altra mano invece mi tenne il polso. Mi accarezzò il braccio.
-Stà tranquilla, Grace. - Mi bisbigliò all'orecchio con un sibillìo malizioso.
Annuii vedendo cosa stesse per fare.

Le sue labbra arrivarono a sfiorare le mie e lì mi stimolò a prenderlo e baciarlo con foga.

Incontenibilmente presi la sua mano occupata ad accarezzarmi il fianco e la feci poggiare dietro la mia nuca. Lo tirai a me, lasciandogli un semplice bacio.

Desideravo che cominciasse lui a essere passionale. Ne avevo di bisogno

-Scusa..- Bisbigliai presa dall'imbarazzo. Perchè? Il coraggio da dove l'avevo preso?
Non mi diede tempo di parlare così che con entrambe le mani arrivò alle spalle, attirandomi a sè poggiò nuovamente le sue labbra alle mie. La sua presa era forte cosicchè dei brividi mi pervasero la schiena.
Mi morse il labbro inferiore facendomi ammorbidire la bocca. Ero abbastanza tesa per la situazione anche se mi piaceva.
Dopo di chè baciò il mio labbro superiore per farlo anche con quello di sotto e facendomi assaporare il suo sapore di birra restato impresso.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora