Capitolo 14 ~

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Mi sentii strana e confusa, ma non spaventata. Avevo addosso sguardi di persone preoccupate e incredule del colpo che avessi dato ad Amber in pochissimi istanti.
-Che cazzo hai fatto?- Mi ringhiò contro essa. Stava per avvicinarsi nuovamente a me ma le sue amiche la fermarono
-Mi dispiace, ma te lo sei meritata- Confessai davanti a tutti per poi uscire e andare verso casa a passo veloce.
-TI ROMPERÒ IL CULO, GRACE KOST!- Gridò violentemente Amber entrando a scuola.
Alcune persone la seguirono e altre parlavano della mia reazione inaspettata.
Le chiacchiere su di me sarebbero state all'ordine del giorno.
Avanti, Grace Kost, la più secchiona della terza superiore che tira un pugno dritto al naso di Amber,  ma quando mai?
Ero sicura che le professoresse mi avrebbero ascoltata e capita: Tutto per le provocazioni e le minaccie ricevute, nient'altro.
-GRACE!- Mi chiamò ad alta voce Jenna precipitandosi da me
-Jenna? Mi avevi detto che oggi saresti venuta!- Gli ricordai scrutandola con attenzione continuando a camminare
-Lo so, lo so.. mi sono svegliata tardi- Ammise guardando in basso
-Ehy, passando da scuola ho visto Jenna col del sangue che gli colava dal naso. Cazzo.. era combinata male!- Commento un pò sarcasticamente essa
-Sai cos'é succ ...- La interruppi sospirando e voltandomi verso di lei.
-Sono stata io. Può sembrare la cazzata del 2015 ma sì, sono stata io, cara Jenna- Le dissi in tutta sincerità aspettando la sua reazione: Prima scoppiò a ridere, poi tornò seria
-Dici sul serio?-
-Mai stata più seria- Risposi semplicemente arrivando alla porta di casa mia
-Ci vediamo!- La salutai sorridendogli e salutandola con la manina.
Lei mi ricambiò il sorriso discretamente per poi fissarmi ancora.
Entrai e vidi mia madre seduta a tavola con la testa rivolta sul piatto. Appena vide entrare me mi fissò per pochi secondi e mi fece segno di sedermi
-Ciao anche a te, mamma- Boffonchiai prendendo la forchetta per mangiare l'insalata.
Mi mandò un'occhiataccia per poi levarmi tutto dalle mani.
-Ma..- La guardai sconvolta
-TI PARE CHE IO NON SAPPIA NIENTE, GRACE?- Mi urlò contro con fare bestiale
-CHE HAI COMBINATO, EH? TE NE RENDI CONTO?- Mi domandò cercando di farmi ragionare
-HAI DATO UN PUGNO A UNA RAGAZZA E PER LO PIÙ GLI HAI FATTO USCIRE SANGUE!- Mi urlò ancora una volta diventando rossa.
-Mamma io..- M'interruppe vivacemente facendomi la ramanzina
-Per te, per mia figlia provo solo vergogna e schifo. Una figlia modello che combina queste cose. Inacettabile- Finì di dire porgendomi violentemente l'insalata
-L'ho fatto per difendermi- Mi giustificai mangiando nervosamente
-Io so perchè stai diventando così- Disse essa calmandosi per poi gironzolarmi attorno continuamente
-È per quel ragazzo tatuato che ti ha accompagnato l'altro giorno qui. Quel tipo malandato, davvero orribile- Ammise essa
-Ti vieto di uscire con lui. Neanche voglio vederti con questo estraneo mezza volta- Mi ordinò facendomi segno di andarmene in camera mia.
Dentro di me si accese una rabbia indescrivibile. Iniziai a diventare calda per il nervosismo, diventai anche rossa in viso.
-Cosa?- Dissi avvicinandomi a lei
-Hai sentito bene. NON USCIRE PIÙ CON QUELL'ESTRANEO!- Mi rinfacciò continuando a gridare.
Gettai a terra il piatto dal nervosismo rompendolo in mille pezzi. Infine salii in camera mia.
Cosa si aspettava? Che mi facevo picchiare da quella stronza di Amber? Già ero stanca dei suoi cazzo di giochetti, ero stanca di essere presa per il culo. Non potevo permetterlo, già ne avevo avuto abbastanza.
Sarei rimasta la stessa ma mi sarei difesa nel necessario. Non avrei permesso a nessuno di trattarmi male e per lo più non avrei rinunciato per niente al mondo al mio unico sogno: Andy.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora