Capitolo 62

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GRACE POV'S

Pioveva. Pioveva tantissimo.
La finestra era chiusa, la osservai a lungo. Le goccie d'acqua la rigavano, facendo a gara a chi arrivasse prima mentre altre stavano ferme nello stesso punto.

Il ''plop'' che si ripeteva in continuazione sulla superficie del vetro era rasserenante, tranquillo. Stoppava i pensieri che avevo in mente, mi facevano sentire leggera come una piuma.

Ero seduta con le spalle poggiate al muro. Il mio sguardo era perso nel vuoto.
Il ''buongiorno'' amareggiato di Jenna mi fece sobbalzare: Era nervosa per il tempo dato che doveva vedersi con Jinxx.

Restai a dormire da lei dato che era da molto che non passavamo del tempo insieme. Mi era mancato tutto di lei; la sua risata contaggiosa, il suo sarcasmo infinito, le confidenze che ci davamo, il divertimento che condividevamo insieme, il suo voler bene nei miei confronti.

-Tranquilla. Alle 4 devo andare. Oliver mi aspetta a lavoro- L'avvisai un pò stanca per poi alzarmi e stiracchiarmi mentre lei mi ascoltava dalla soglia della porta. 

A inizio pomeriggio sarei dovuta andare a lavorare con Oliver. Ultimamente la maggior parte del lavoro l'aveva fatta lui e io dovevo recuperare per la paga.
Almeno avrei passato ancora un pò di tempo con Jenna, così lei si sarebbe potuta vedere anche con Jinxx.

Io e Jenna facemmo colazione, scherzammo, parlammo e l'aiutai a pulire casa.
Preparammo anche della carne da mangiare a pranzo

-Quindi i tuoi genitori stanno passando un weekend dai tuoi nonni?- Le domandai noncurante mentre feci cadere una padella per terra che causò un rumore fastidioso e continuo.

Lei rise e l'alzo, porgendomela con delicatezza

-Sì, aveva bisogno di compagnia. Io non sono andata perchè a scuola tra verifiche ed esami sta succedendo un casino- Rispose stressata prendendo la carne accartocciata dal frigo.

Io la misi a friggere e lei si sedette accendendosi una sigaretta

-I tuoi non s'incazzeranno sentendo questa puzza di fumo in cucina?- Risi mentre aggiungevo delle spezie alla carne 

-Nah. Ormai lo sanno anche se fingono di non sapere- Fece spalluce, posizionandosi davanti al posacenere. 

Sul tavolo misi della Coca cola, delle posate e tutto il resto.
Ero appallata, non sapevo che fare ma un'idea mi venne: Chiamare Andy per vedere come stava andando.
Chiamavo ma la linea cadeva continuamente.

ANDY POV'S

Era una domenica silenziosa, noiosa e solare.
Era il giorno di riposo e voleva dire che avrei potuto girarmi Londra senza alcuni problemi e senza alcun lavoro da fare.

Era il giorno che più amavo perchè in settimana c'erano un casino di cose da fare e non ne potevo più.
A Sydney ero abituato a fare poco ma buon lavoro.

Avevo una stanza tutta mia e tutto era all'ordine del giorno: cibo, biancheria pulita e fresca, saponette e shampi vari.

Erano le 11. Mi alzai e lavai mettendomi dei semplici jeans neri e una canottiera bianca.

Avevo un'intera Londra da visitare e non vedevo l'ora.

Sprizzavo gioia ed entusiasmo da tutti i pori, così in fretta e furia raggiunsi gli altri in cucina per fare colazione. 

A tavola vi trovai: Sam, Simon, Lola, Calvin e Dave.

Lola era una semplice ragazza dai capelli corti e corvini che stava insieme a Calvin, un vivace ragazzo dai capelli interamente rasati e dalle spalle larghe.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora