Capitolo 25 ~

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-A parte il fatto che suonate benissimo, adesso che si fa?- Domandai ai ragazzi poco dopo che smisero di bere i drink ordinati pochi secondi fa. Sembravano entusiasti e felici dei miei complimenti.
Sorrisi e aspettai delle loro risposte
-Gli altri ci stanno raggiungendo- Avvisò Jake, impaziente di passare una serata spensierata tra amici.
Quell'uscita mi stava facendo davvero bene ed era solo grazie a loro che non ero malinconica per la partenza dei miei.
Parlare, scherzare con quei ragazzi.. ma soprattutto con Ash che era sempre presente mi faceva stare meglio. La mia mente invece pensava solo ad Andy e la cosa mi metteva in difficoltà. Lui mi metteva in difficoltà.
Forse la mia vita sarebbe migliorata e sarei potuta essere sempre libera e felice. Era vero, sarebbero cambiate parecchie cose ma ne valeva la pena perchè in fondo avevo solo 16 anni e dovevo divertirmi.
Jake e Jinxx mi insegnavano che nonostante tutto si doveva andare avanti e il rimedio migliore era coltivare le proprie passioni e stare con chi ti fa stare bene mentre Coma, mi insegnava che anche con poco si poteva ridere. Ash.. Ash mi stava facendo capire la frase "Conta sempre su di me!" E non detta alla cazzo. Era la stessa cosa che mi aveva giurato e detto Jenna.
E poi c'era Andy che con uno sguardo mi faceva crepare a terra e non faceva capire più nulla. Eppure Jenna mi aveva sempre detto di essere estroversa, di non farmi abbattare o indebolire da qualcuno ma lui era l'unico capace di farlo. Forse un vero e proprio rimedio non c'era per questa cosa
-Sono arrivati gli altri!- Esclamò Jinxx, seguendo Ash, Coma, Alexa e Andy che entravano dall'entrata del locale. Restai seduta a guardare notando che il locale si stava riempiendo
-Credo che resterò qui..- Dissi a Jake che acconsentì, facendomi compagnia.
Erano le 7. Alle 8 sarei ritornata e avrei passato l'ultima notte in presenza dei miei genitori.
A dire la verità ero davvero incazzata con loro ma la cosa era temporanea; cercai di non pensarci e godermi quella serata al locale.
-Gracee!- Mi chiamò Alexa, sedendosi a me e sorseggiando del vino
-Ehy..- La salutai guardando il centro del bancone. Eravamo seduti tutti accanto e mi sentivo a mio agio in quel momento tra chiacchiere e risate
-Andy, tu non prendi niente?- Gli domandò Ash mentre il banconista attendeva le loro ordinazioni.
Il ragazzo fece cenno di no continuando a fumare la sigaretta. Quel fumo che gli usciva dalla bocca lo faceva sembrare particolarmente sexy, così restai a guardarlo a bocca aperta come una fessa finchè lui non mi guardò e mi voltai subito.
Figura di merda numero 2549374.
-Quindi è una discoteca?- Gli dissi a Jake che si trovava accanto a me, tanto per distrarmi e non guardare Andy
-Discoteca? Assolutamente no. Qui si beve e basta. Puoi ordinare qualsiasi cosa, dal Bloody Mary ad un semplice Angelo Azzurro- Mi rispose mestamente per poi ridacchiare verso Ash che gli sussurrava qualcosa all'orecchio
-Sussurri all'orecchio da questo pomeriggio! Stai parlando male di me?- Guardai male ad Ash in modo ironico e con voce da finta offesa. Lui mi prese e mi portò sui divanetti
-Stavo ridendo perchè Andy ha da 3 ore che fuma sigarette, quando lo fa è del tutto nervoso. La cosa buffa è che manco se ne rende conto!- Raccontò Ash a stento, cosicchè le risate non gli permettevano di parlare. Scoppiai a ridere anch'io finchè non vidi che Coma ballava e danzava come uno stupido davanti a Jinxx che lo rimproverava di smetterla. Era ubriaco.
-È ubriaco?- Domandai ad Ash che ridacchiava tutto il tempo
-È ubriaco- Replicò continuando a ridere a crepapelle.
La serata stava diventando movimentata, divertente. Andy mi sembrava ancora annoiato. Stava sempre seduto al bancone a finire pacchi e pacchi di sigarette con quel fare asociale ma attraente.
Lasciai Ash che parlava con Alexa e lo raggiunsi sedendomi accanto a lui un pò intimorita
-Ehy..- Lo salutai quasi bisbigliando
-Ciao, Grace!- Mi rispose guardandomi per un attimo con fare perso ma interessato.
Era bellissimo, quasi non respiravo.
La sua canottiera scollata faceva vedere il suo busto tatuato con un pò di pettorali che erano evidenziati ben poco, anche loro erano abbastanza attraenti.
-Perchè non vieni?- Gli domandai sorridente. Sperai capisse che volevo stare con lui
-Non mi va. Sono un pò stanco- Rispose un pò seccato e riprendendo a fumare. Dopo 5 minuti di silenzio riprese a guardarmi in modo magnetico.
I suoi occhi ghiacciati posati sui miei m'imbarazzavano, era come se fermassero ogni mia mossa in un solo secondo.
Il cuore iniziò a battermi e le gambe a tremare. Esso lo notò posando una mano su di esse
-Faccio così paura?- Sussurrò, aggiustandosi con la lingua l'anellino che aveva nel piercing al labbro. Dio, smettila.
-No- Risposi decisa per poi avere il coraggio di guardarlo in volto.
Qualcosa sbloccò quell'attimo di intimità, così mi voltai e vidi all'entrata Amber che veniva verso di noi con passo deciso e veloce. Era sicura di sè, convinta di poter scansare l'intero mondo con la sua faccia cazzuta.
Era vestita con una gonna a vita alta e una camicia a scacchi rossa e nera. Stava bene ma.. PERCHÈ DOVEVA ROVINARE TUTTO?
I suoi occhi cerchiati di nero si posarono su me e poi su Andy.
Delle fitte s'impossessarono del mio stomaco e il tremolìo delle gambe andò via. Ero irritata per la sua presenza ma sospirai cercando di calmarmi
-Andy..- Cinguettò essa con fare antipatico verso i miei confronti
-Amber?- La chiamò Andy, guardandola stranito
I due restarono a parlare per vari minuti e a bere qualcosa.
Io come una stupida ero a guardare e godermi la scena. Dopo persi la pazienza
-Hai finito?- Ringhiai a lei che mi guardò inarcando un sopracciglio per poi ridacchiare
-Sì, stiamo andando via- Affermò essa, prendendosi Andy per la maglietta e baciarlo con foga.
Lo prese per il braccio e lo portò in bagno. Lui non aveva fatto niente, sembrava perso, non era in sè. Sbronzo o sobrio? Non sapevo che pensare ma presa dalla confusione e dall'ansia di quello che potevano fare, andai fuori il locale e mi accasciai a terra in un angolino cominciando a piangere.
-Grace, non piangere. Ti prego!- Qualcuno mi spuntò davanti e alzando il capo notai che era ..

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora