Capitolo 7 ~

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Ci sedemmo e ordinammo due vaschette di patatine.
Il posto era deserto e l'aria era silenziosa, finchè Jenna non ruppe il silenzio.
-È una testa di cazzo. LA ODIO!- Sbottò prendendo il suo telefono
-Avanti, calmati. Non è niente!- Cercai di rilassarla mettendo la buona
-NON È NIENTE? TI FAI BUTTARE A TERRA DA QUELLA COGLIONA E NON LE DICI NIENTE? NON POSSO DIFENDERTI SEMPRE IO, CAZZO!- Gridò talmente forte che quello che stava cucinando le patatine la guardò incredulo, come se fosse posseduta.
-Non è colpa mia se sono così, okay? METTITELO IN TESTA: SONO NATA CON QUESTO CAZZO DI CARATTERE E ADESSO CHIUDI QUELLA MINCHIA DI BOCCA PRIMA CHE TE LA TAPPI CON UN CAZZOTTO!- Risposi alterata e sulla difensiva.
Essa mi guardò sconvolta e mi meravigliai anch'io di me stessa. Che cosa avevo detto? Da dove mi erano uscite fuori quelle parole?
-Perfetto. Solo che tutto questo accanimento lo dovevi avere con Amber, non con me- Boffonchiò un pò acida e offesa prendendo le patatine. Le mangiò tutte velocemente, poi prese una sigaretta e cominciò a fumare.
Io iniziai a mangiare dopo.
-Sbrigati a mangiare così vado a lasciarti a casa.- Mi avvisò salendo sul motore.
Finii le patatine in pochi minuti per poi raggiungerla.
Un poco ero dispiaciuta di quello che le avevo detto ma Cristo! Ci voleva una volta ogni tanto.
Sembrava guidare di tutta fretta, era nervosa e si capiva di come aspirava tutta la sigaretta
-Mi dispiace, Jenna- Mi scusai freddamente aspettando di arrivare a casa.
Una volta arrivate, la salutai ma lei non mi degnò di uno sguardo e riprese a guidare.
Erano le 4.
Una volta aperta la porta mi misi il pigiama e silenziosamente ritornai giù a guardare un pò di TV

-Tesoro, sei già qui?- Mi disse mia madre avanzando di passo e uscendo dalla cucina
-Sì. Ti dò fastidio?- Gli domandai acidamente inarcando le sopracciglia.
Era tornata prima del previsto; nel post-it aveva scritto che sarebbe tornata di sera, invece..
-Affatto tesoro mio. Ti ho preparato le lasagne che ti piacciono tanto!- Mi avvisò ritornando in cucina. Le uscì dal forno per poi posarle sul tavolo
-Papà?- Gli dissi scrutandola con attenzione
-È andato a riposarsi. Qualcosa non va, piccola mia?- Mi domandò abbracciandomi comprensiva
-Mamma, lasciami mangiare in pace. Sì, VA TUTTO BENE, ALLA GRANDE- Risposi alterata. Finii le lasagne messe sul piatto e andai di sopra.
La sua reazione fù strana: Mi guardò per pochi secondi per capire che avessi ma poi ritornò a fare i piatti.
Mi buttai sul letto e pensai alle cose che erano successe oggi.
Anzi era successo qualcosa di diverso e per lo più avevo passato una domenica diversa, solo che non capivo da dove fosse uscito quell'atteggiamento. Prima con Jenna, poi con la mamma..
Non ci pensai più di tanto e ripresi a dormire.
Qualche ora dopo venne mia madre a svegliarmi
-Grace, a tavola. La cena è pronta!- Mi disse dolcemente per poi scuotermi con lentezza
-Non ho fame. Voglio dormire.- Mi girai sulla parte del muro e ripresi a dormire, svegliandomi l'indomani.

Lunedì. Odioso lunedì. Quanto mi stai sul cazzo non ne hai idea.
Spensi la sveglia che suonò alle 7 in punto e mi alzai scegliendo i vestiti. Avrei mangiato dopo.
Presi dei jeans stretti blu, una maglietta a maniche lunghe bianca e una felpa all'altezza della pancia color bordeaux
Mi lavai e indossai il tutto. Fortunatamente ero tranquilla, non come la domenica.
Misi i miei scarponi e preparai lo zaino.
Sciolsi i capelli e misi un filo di trucco.
Erano rare le volte in cui mi truccavo. Spesso era Jenna a farlo, ma quella volta misi solo un pò di mascara per ingrandire gli occhi
-Grace, IL BACON E LE UOVA SONO PRONTE!- Mi chiamò da giù.
Mi precipitai sedendomi al volo
-Vedo che hai tanta fame!- Disse sorridendo per poi porgermi il piatto
-Sì.. e comunque scusami per ieri, mamma.- Mi scusai tutto ad un fiato iniziando a mangiare. Divorai tutte cose di quanta fame avessi.. forse mangiando sarei stata meno nervosa e per tutto il tempo sperai che Jenna non l'avesse con me.
Ieri sera non me la sentivo di chiamarla.
-Tranquilla, tesoro. Stai passando la fase dell'adolescenza e lo trovo normale- Mi sorrise porgendomi lo zaino
-Adesso vai, è tardi- Mi baciò la fronte e ritornò in cucina.
La salutai, uscii di corsa e mi diressi a scuola
-Ehy!- Salutai Jenna, seduta sui soliti scalini dell'entrata.
Mi guardò ricambiando il saluto
-Tutto bene?- Le domandai, sedendomi accanto a lei e vedendola più calma del solito
-Oh, sì. Tu?- Rispose e domandò serenamente accendendosi una sigaretta
-Tutto bene. Scusami per ieri- Gli dissi in modo più sincero possibile
-Scusarti di cosa? Hai fatto bene a rispondermi in quel modo. Credo che ti stai imparando a difendere- Mi sorrise orgogliosa di me per poi alzarsi e darmi una pacca sulla spalla
-Cos'è successo? Ti vedo piuttosto spensierata!- Sorrisi guardandomi attorno per vedere chi ci fosse
-Ah.. niente. Mi sono svegliata così- Fece spallucce iniziando ad entrare.
La segui rapidamente e vidi una cosa che un pò mi parve strana.
Dove si trovavano gli armadietti c'erano posizionati Amber ed Andy. Lei stava per schiaffeggiarlo con la mano sinistra ma lui in breve tempo gliela fermò, prendendola per il polso.
Poco dopo la guardò disgustata pronunciandogli un freddo e acido "Non ti permettere. È finita, Amber".
Poi si voltò verso di noi ed uscì fuori la scuola.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora