Capitolo 38 ~

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La suoneria del mio telefono suonò ripetutamente. Era un fastidio continuo, insopportabile.
Aprii gli occhi a stento, intravedendo Alexa che dormiva profondamente senza fare caso al telefono che squillava per la sveglia che avevo attivato.
Un'altra lunga e pallosa settimana era cominciata; dovevo essere carica e positiva altrimenti sarei stata nervosa tutto il giorno.
Aprile era iniziato da poco, altri due mesi e la scuola sarebbe finita. Il destino questa volta cosa aveva in serbo per me?
Ero un pò di pessimo umore ma cercai di non esserlo pensando al fatto che avevo Andy e degli amici stupendi e sempre presenti per me.
Una volta scesa in cucina mi preparai un pò di frittelle con sciroppo d'acero e per allegerirmi un pò, un bicchiere di succo d'arancia.
Mi misi ai fornelli, prendendo un pacco di frittele dalla dispensa per poi aprirla e metterla in padella; mia madre comprava sempre cose da cuocere e basta. Detestava cucinare.
Mi legai i capelli in una coda di cavallo e presi anche una busta di succo d'arancia versandone un pò nel bicchiere. Era davvero dura preparare tutto da sola, d'altronde di pomeriggio avrei dovuto pulire e sistemare l'intera casa ma dovevo rimandare dato che c'era Alexa.
Controllai il telefono e vidi che Jenna non mi aveva cercato. Non ci pensai a lungo, l'avrei vista a scuola.
Misi subito le frittelle pronte sul piatto e lo misi sopra il tavolo. Erano già le 7 e dieci e per prepararmi ci avrei impiegato tanto, così finii tutto in un boccone e andai agilmente di sopra per scegliere cosa mettermi. Cercai di fare il più silenzio possibile pur di non svegliare Alexa, sembrava sprofondata dato che non apriva occhio.
Aprii l'armadio e misi a controllarlo da testa ai piedi; optai per uno skinny jeans blu, una canotta rossa e nera e degli stivaletti corti beije. Dovevo pur spezzare a volte
Entrai in bagno e mi lavai in fretta e furia. Dopo misi un filo di trucco e lasciai i capelli mezzi raccolti con le punte ondulate.
Stavo diventando un pò vanitosa e la cosa non mi piaceva. Perchè? Probabilmente perchè da quando mi stavo frequentando con Andy volevo curarmi di più ma col trucco non esagerai.
Controllai lo zaino per poi metterlo alle spalle. Presi anche il telefono, le chiavi e i soldi.
-Buongiorno- Mi disse Alexa con voce impastata dal sonno
-Ehy, come stai oggi?- Gli chiesi avvicinandomi a lei, sedendomi sul bordo del letto
-Meglio, grazie..- Rispose sorridendomi. Sembrava essersi ripresa.
-Dove hai dormito?- Mi domandò guardandomi stranita
-Ai piedi del letto. Tranquilla, non ho dormito a terra!- Ridacchiai per poi alzarmi
-Adesso devo andare. Ci vediamo tra qualche ora! Fai quel che vuoi.. basta che non esci di casa sennò resti fuori- L'avvisai andando verso la porta in modo sbrigativo. Essa annuì e ritornò a dormire.
Uscii di casa e andai verso la scuola a passo veloce. Volevo che la giornata finisse subito, ero un pò su di giri ma non potevo definirmi stanca dato che avevo dormito.
Una volta arrivata vidi Jenna seduta al suo solito posto con gli auricolari alle orecchie. Era occupata a maneggiare il telefono ma corsi allegramente verso essa
-Jenna!- La chiamai mettendomi davanti a lei. Si tolse gli auricolari e mi diede uno sguardo stranito
-Ciao, Grace- Mi salutò normalmente, alzandosi e sorreggendo il suo zaino
-Va tutto bene?- Gli domandai sorridente mentre ci addentrammo dentro
-Oh, certo che sì. Ci vediamo in classe- Mi avvisò con fare svelto e distratto. Sembrava non avere voglia di parlare o stare con me; probabilmente era solo impressione mia.
Andai verso il mio armadietto mentre ero circondata da gente che scherzava, parlava. Fortunatamente ancora nessuno sapeva che stavo con Andy, finchè un gruppetto di ragazze non mi squadrò da testa a piedi
-Lei, sì..- Bisbigliavano. Le fulminai con lo sguardo, girandomi verso il mio armadietto e aprirlo con fare seccato. Ero sicura che Amber aveva sparso voce. Lei, chi sennò?
-Grace!- Mi chiamò allegramente Riki, avvicinandosi a me. Lo salutai, felice di vederlo
-A me va bene.. come mai in questi giorni non sei venuta?- Mi domandò e rispose dopo il mio "come stai?".
-Impegni, sai com'è. I miei sono partiti e sono rimasta sola- Mentii posando alcuni libri. Lui credeva sempre a quel che dicevo; mi dispiaceva mentirgli ma dovevo
-Mmh.. capisco. Ci vediamo in classe!- Mi disse anch'esso dopo essere andato via.
Dall'altra parte c'erano altri armadietti. Vidi scorrere David che posava e prendeva alcuni libri con fare spensierato e immobile, dopo avermi vista si girò senza salutarmi.
Aveva capito che non doveva dirmi più nulla ma, almeno poteva salutarmi in segno di educazione. Sembrava diverso.
Vidi una ragazza avvicinarsi a lui e bisbigliargli all'orecchio. Era Amber ed esso sembrava concentrato ad ascoltarla, così mi girai e sbuffando andai verso la mia classe.
Amber aveva un fare egoista, menefreghista; ma David quando si era avvicinata possentemente a lui sembrava essersi fermato tutto ad un tratto.
Erano le 8. Alle 12 avrei fatto firmare un finto permesso per andare via etc..dovevo andare da Alexa ma dovevo anche studiare.
Una volta entrata in classe iniziarono a guardarmi tutti; c'era chi mi guardava come se fossi una divinità scesa dal cielo, alcuni mi squadravano pateticamente e altri incuriositi. Che stava succedendo?
Mi sedetti accanto a Jenna, impegnata a scrivere su un quadernetto da niente. M'ignorava, proprio come se fosse sola nel banco
-Io sono qui!- Gli ricordai, ignorando le guardate fastidiose degli altri
-E quindi?- Mi rispose guardandomi, come se fosse stanca di vedermi e sentirmi.
Non gli risposi e guardai dritto verso la cattedra dove la Memphis chiamava l'appello
-Cooper, Cups, Darcy..- Dopo vari cognomi arrivò al mio
-Kost!- Sibillò, osservando attentamente la classe
-Presente- Risposi, mentre prendevo alcuni libri poggiandoli sul banco
-Quindi ti sei decisa a venire..- Replicò mestamente, venendo verso di me
-Che hai fatto in questi giorni? Perchè non sei venuta?- Mi domandò assillante
-I miei sono partiti e ho avuto vari impegni..- Risposi senza neanche guardarla
-KOST, NON PUOI FARE TUTTE QUESTE ASSENZE! SEI UNA DELLE PRIME DELLA CLASSE E NON PUOI SALTARE COSÌ TANTE LEZIONI E TANTI COMPITI- Mi sgridò ritornando al suo posto
-O ti decidi a farti interrogare per recuperare o resti indietro. Cooper è più avanti di te, pensa un pò!- Mi stuzzicò, sedendosi alla cattedra.
Restai zitta, a sopportarmi tutto ciò che diceva. Le sgridate della prof, l'indifferenza di Jenna e la sciocchezza di David m'irritavano. Era meglio che non parlavo e che facevo finta di nulla anche se tutto ciò mi faceva incazzare .
Da quando in qua Amber e David parlavano? Si erano sempre detestati a vicenda.

In foti sono Amber e David che parlano:) vi ringrazio ancora dei voti,dei commenti e soprattutto del supporto. RAGAZZE MIE,SIETE INCREDIBILIIII♥♥♥

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora