Capitolo 12 ~

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-Grace, la cena è pronta- Mi chiamò mia madre scostandomi leggermente per poi baciarmi la guancia.
Sobbalzai, gli ricambiai il sorriso e alzandomi lentamente andai verso l'uscita della stanza silenziosa più che mai.
Scesi le scale, anche se stavo quasi per cadere restai lo stesso contenta.
Mi sentivo un pò rimbambita per aver dormito 3 ore; eppure non ricordavo molto.
Una volta seduta a tavola mangiai solo l'insalata perchè non mi andava di mangiare molto, soprattutto la carne con patate che aveva cucinato mamma.
Mi aspettavo che preparasse qualcosa di più sostanzioso ma era meglio così, almeno non avrebbe buttato tutto l'avanzo
-Com'è andata la tua uscita?- Mi domandò essa incuriosita
-Oh.. bene- Le risposi tagliando corto.
Mio padre mangiava a volontà senza guardare nessuno mentre, mia madre mi lanciava occhiate furtive senza alcun motivo
-E tu, mamma? Che hai fatto oggi?- Le domandai finendo l'insalata.
Mi versai un pò d'acqua sul bicchiere senza far capire quanto fossi nervosa per oggi.
Adesso ricordavo tutto! Andy, il locale e.. il bacio.
Era stato bellissimo, avevo passato un pomeriggio diverso da tutti quelli che avevo avuto in precedenza
-Bene, tesoro. Ho anche comprato la famosissima birra a tuo padre- Ridacchiò mostrandola
-L'ho già assaggiata. Devo ammettere che è di ottima qualità, poi il locale è ottimo!- Aggiunse entusiasto mio padre
-Ehy, perchè qualche sera non ci andate e vi passate una bella serata?- Consigliai ai due che mi guardarono un pò increduli
-Da dove ti vengono fuori queste idee, piccola mia?- Mi rispose mia madre, finendo le sue patate
-Perchè no, tesoro? È una buona idea! Ha da molto tempo che non usciamo insieme- Incoraggiò mio padre. Guardò mamma un pò dispiaciuto per il suo rifiuto
-E Grace?- Domandò essa guardando me e poi mio padre
-Mamma..- Sospirai un pò seccata
-Ho 16 anni. Sò cavarmela benissimo da sola: chiudere la porta, non aprire a nessuno e blablabla. Quando andate a lavoro sto sempre sola!- Risposi sulla difensiva
-Ha ragione, tesoro. Sta anche sola di mattina, vedrai che sarà badare a sè stessa- Disse ultimamente mio padre
-Va bene ma ci andremo questa settimana- Concluse mamma iniziando a sparecchiare la tavola. L'aiutai in 10 secondi e ritornai in camera a riempire la vasca del mio bagno
-Buonanotte!- Gridai semplicemente ai miei genitori cosicchè non sarebbero entrati in camera mia a disturbarmi.
Mi spogliai, sciolsi i capelli e riempii la vasca di bagno schiuma al cocco. Usavo sempre quello alla ciliegia ma mi andava di cambiare.
Presi il telefono e prima di mettere The Kill Bury Me dei 30 Seconds to Mars lessi un messaggio che mi era arrivato ad alta voce.
Se tu fossi una lacrima non piangerei per paura di perderti. Buonanotte angelo mio xx
Cercai di vedere chi lo aveva inviato. Dannazione, era un anonimo.
Mentre mi lavavo misi il vivavoce e chiamai Jenna poggiando il telefono ai bordi della vasca
-Pronto?- Rispose lei tossendo fortissimo.
La sua voce era flebile e stridula; che fosse una semplice raffreddore?
-Ehy! Che succede?- Sobbalzai e cercai di capire cosa avesse
-Tutto apposto, sto bene. Tranquilla. Dimmi..- Confessò rasserenandomi
Sapevo che non stava bene ma pregai che non fosse nulla di grave, così gli raccontai di quello che fosse successo oggi.
Le dissi solo di Andy, il discorso di Amber neanche lo accennai
-E se lui ti dicesse di frequentarvi? Il messaggio che ti ha inviato è bellissimo!- Disse Jenna presa dalla felicità
-È probabile di no. Sono felice che l'abbia fatto ma sono sicura che il messaggio non è suo- Sospesi le parole pensando un pò
-Mi sembra strano che ti abbia baciato senza motivo. E poi sottolineamo che l'ha fatto due volte!- Ricordò essa
-Già..- Sospirai pulendomi i capelli
-Domani verrai o starai a casa?- Le chiesi
-È ovvio che verrò- Cinguettò sicura di sè. Per un attimo sentii un rumore metallico
-Cosa è successo?-
-Ho il telefono scarico. Ti cerco dopo io e ricorda che se è qualcosa di più SEI UNA RAGAZZA FORTUNATA!- Mi cantilenò per poi bloccare la telefonata.
Ci pensai sù ma tutto ciò mi sembrava impossibile.
Avanti, Grace Kost e Andy Biersack insieme? Neanche compativano i nomi. Troppo diversi per stare insieme e avere una storia.
Lo volevano tante ragazze e anche se la cosa mi faceva incazzare non ci potevo fare niente. Aveva l'imbarazzo della scelta e io a differenza delle altre ragazze ero assolutamente trasparente.
"Chi avrebbe scelto una margherita in un campo di rose?"
Mi asciugai e misi solamente una maglietta per andare a dormire. C'era caloria e non mi andava di dormire con dei leggins o dei pantaloni da ginnastica.
Cercai di non abbattermi, di scacciare i pensieri e allontanare le cose negative dalla testa per poi addormentarmi del tutto.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora