Capitolo 63

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ANDY POV'S

Eravamo in pieno periodo estivo e non vedevo Sydney da un bel pò, compresa Grace. Passavamo giorni a chiamarci, messaggiare e inviarci alcune foto su cosa stavamo facendo.
Ormai era diventata un'abitudine non vederla; la sua assenza si sentiva tanto ma il lavoro chiamava e non potevo allontanarmi proprio in quei giorni.
A Londra stavo bene anche se quel giorno, di sera, saremmo dovuti partire a New York per un'altra meta. Avrei dovuto salutare Lola, Calvin, Dave e Sam insieme a Juliet e Simon.
Avevo appreso tante cose, avevo perfezionato i miei tatuaggi e stavo raggiungendo i miei obiettivi.
Lo studio era sempre pieno di gente e il cuore mi si gonfiava di gioia e orgoglio.
Ci contattavano molte persone per tatuarsi e noi ovviamente offrivamo la nostra disponibilità a prezzi giusti.
Una volta preparate le valigie, alle 6 del pomeriggio salii in terrazza con fare annoiato e spensierato a fumarmi qualche sigaretta. Ne avevo di bisogno per riflettere un pò.
Aprii il pacchetto. Ne presi una accendendola e fumandola, guardando il cielo privo di nuvole con una sfumatura di arancio e rosa. Non riuscivo a capire bene i colori e li fissai con fare interessato, escludendomi dal mondo.
-Ma salve!- Mi salutò Juliet. Sembrava un flashback. Una scena del genere era già successa tempo fa
-Juliet!- Ricambiai sorridendole un pò malinconico.
Grace, porca puttana. Mi stava iniziando a mancare tantissimo. Juliet era l'unica ragazza con cui avevo legato ultimamente.
-A che stavi pensando?- Mi sussurrò, poggiando una mano sulla mia spalla
-A tutto.. così, tanto per pensare dato che dobbiamo partire stasera- Risposi grattandomi la nuca.
-Sei un ragazzo che non dimostra molto le sue emozioni o sbaglio? Comunque sia- Si mise seduta davanti a me, sui bordi di marmo della terrazza finendo la sua sigaretta
-Sono contenta. Sto bene con te- Finì per dire, accarezzandomi la mano poggiata sulla base del bordo
-Anche io- Risposi sorridendo
-Ma dimmi un pò. Con la tipa apposto?- Mi domandò incuriosita, notando il suo viso leggermente imbronciato.
-Si, va bene. Tu invece? Col tuo ex?- Tagliai corto, buttando giù la cicca sincronizzata con la sua
-Niente. Mi sa che adesso ha gli occhi per un'altra ragazza che lavora insieme a lui- Rispose, indifferente guardandomi attenta
-Andy...- Mi chiamò poggiando la sua mano dietro la mia nuca, iniziando a sfiorarla con le unghia
-Sì?- Risposi sorpreso dal gesto. Sembrava avere un'aria sognante ma allo stesso tempo persa.
Si avvicinò lentamente a me e iniziai a guardare meglio le sue labbra tinte di viola insieme ai suoi occhi da felino. Sembrava volessero entrarmi in testa senza uscirne più.
Senza pensarci due volte, si gettò su di me allacciando le sue gambe ai miei fianchi e poggiando le mani sul mio viso.
-Non mi rifiutare. Voglio te adesso, voglio te e basta- Confessò, fissando le mie labbra con fare eccitato e voglioso.
-Juliet, non credo sia una buona idea- La tenni, mettendo le mani sotto le sue gambe. Non volevo fare cazzate. A me Juliet non piaceva e tanto meno non l'amavo. Era solo attrazione per entrambi.
Passò un dito sul mio mento, baciandolo delicamente per poi arrivare al collo
-Juliet..- La chiamai sperando che smettesse.
La cosa era eccitante. Era una bella ragazza ma doveva fermarsi altrimenti non sapevo che cosa avrei fatto.
-Lo so che mi vuoi. Fottiamo e basta, promesso. Grace non saprà niente- Mi leccò e baciò il petto, abbassando in modo aggressivo la t-shirt che indossavo. Sentivo che le mie mani volevano sbatterla per terra, sentivo che il mio "serpente" stava per risvegliarsi insieme alla mia voglia sessuale.
Gli accarezzai i capelli e poggiando una mano sul suo collo l'allontanai
-Basta, non provarci più- Dissi tutto ad un fiato, sistemandomi la maglietta.
Lei sembrò essere abbastanza turbata dal mio rifiuto.
Mi fulminava con gli occhi ma era anche dispiaciuta; Aveva bisogno di amore dopo 3 anni di storia finita ma non era il mio caso perchè il mio amore l'avevo già dato a Grace, la mia Grace.
-Io voglio Grace, Juliet. Sei una "brava" ragazza ma smettila di provocarmi, stuzzicarmi e altro perchè tanto non ti scoperò mai. Va bene? Non ti scoperò mai! Siamo colleghi e ciò dobbiamo restare. Ti credevo un pò diversa dalle altre ragazze che cercano sempre di leccarmelo- Marcai le ultime parole con fare egoista ma sincero.
Quelle parole non se le aspettava ma anzichè scusarsi e andarsene, fece la testarda
-Uh.. adesso fai tutto il serio? Andy, me ne accorgo bene quando metto qualcosa di aderente che cerchi di avere i raggi X per vedere cosa ho oltre, me ne accorgo bene che quando ti parlo pendi dalle mie labbra. Per me non è scopare, per me è fottere, fare l'amore in modo violento e diverso da sempre.
Sei il primo ragazzo a cui chiedo qualcosa del genere dopo 3 anni di relazione e speravo che avresti accettato- Smise di parlare abbassando lo sguardo e mettendondosi a braccia conserte
-Mi dispiace. Hai sbagliato persona per fare del "sesso" selvaggio. Hai bisogno di affetto come ne ho bisogno io da mesi.
Io aspetterò Grace fino al mio ritorno- Mi voltai per poi andarmene mentre lei stava ferma e in silenzio .
Ritornai in camera mia, buttandomi sul letto e strofinandomi le mani sul viso.
Ero confuso ma prima o poi sapevo che Juliet avrebbe fatto una cosa del genere. Lo capivo dal modo di fare che aveva, dal tono di voce che aveva per parlarmi.
Ci mancava un pò e avrei ricambiato il gesto ma sarebbe finita al sodo, non perchè mi piaceva e non amavo più Grace ma per mancanza di affetto e rapporto intimo, solo per quello anche se il buon senso e la coerenza mi avevano dato forza di rifiutarla e andare avanti.

GRACE POV'S

Un'altra giornata stancante e ripetitiva a lavorare affianco ad Oliver stava percorrendo il periodo nosense della mia vita.
La scuola era finita, ero stata promossa senza alcun debito fortunatamente e quindi mi sarei potuta godere l'estate anche se mancava Andy. Oh, quanto mi mancava. Il profumo mascolino che portava, le sue labbra, il modo in cui mi sussurrava all'orecchio.
Mi misi a canticchiare mentre pulivo il pavimento di un negozio di intimi mentre Oliver ridacchiava e mi sfotteva mettendo al suo posto alcuni due pezzi.
-Ehy Oliver, che ne dici di questo? Credo ti starebbe bene- Presi un tanga rosa e glielo sbattei in faccia, sorridendo smorfiosamente.
Mi prese il polso e mi fece cadere il bastone della scopa mentre nell'altra mano mi rimase il tanga
-Uhm credo che lo dovresti provare tu. I camerini si trovano da quella parte, che aspetti?- Ammiccò, guardandomi maliziosamente
-Sei il solito rincoglionito. Io scherzavo- Sbuffai riprendendo il bastone e posando quel fottuto tanga di merda
-Io no- Sorrise con fare antipatico
-Perchè non lo regali alla tua ragazza quel tanga? Farebbe ancora più colpo- Stuzzicai con fare spensierato.
Si era lasciato da poco quindi era una provocazione bella e buona
-Non muovo il culo per portargli a quella puttana quel tanga del cazzo a Londra- Rispose duramente, pulendo la cassa con una pezza
-A Londra? Puttana?- Inarcai un sopracciglio.
Probabilmente stava uscendo pazzo
-Sì. La mia ex è una puttana che si trova a Londra per lavoro- Completò la frase
-Proprio come il tuo ragazzo- Pensò ad alta voce
-Già. Che coincidenza. Perchè puttana?- Domandai incuriosita, avvicinandomi a lui e porgendogli del caffè che presi minuti prima dal distributore
-Puttana perchè lo è. Ogni volta che la cerco per ammazzarla di parole mi ripete sempre che vuole "fottersi" il suo collega. Le trovo tutte io le puttane- Sbuffò, sorseggiando del caffè
-Anche tu sei un pò puttano quindi non ti lamentare per lei. Sei stato tu a lasciarla?- Finii di bere il caffè e buttando il bicchiere nel cestino vicino il bancone della cassa.
Oliver sembrava disponibile dell'argomento. Non me ne aveva mai parlato e probabilmente aveva bisogno di sfogarsi
-Entrambi. Si, sono puttano ma non a livello eccessivo e tu.. lo sai- Mi guardò e fissò con fare diverso dalle altre volte.
Era sincero, dolce, tenero. Sobbalzai dal pensiero che mi stavo facendo su di lui e ripresi a lavorare.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora