Capitolo 10 ~

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" Grace:) "
Spuntò nel display del mio telefono.
Per un attimo mi arrivò un groppo alla gola, ma quando lessi "David", mi calmai aprendo completamente il messaggio. Non risposi.
Non avevo voglia di stare ore ed ore al telefono per il semplice motivo che mi sarei annoiata e avrei sprecato ore preziose del pomeriggio.
Presi il mio telefono e le chiavi di casa uscendo fuori nel quartiere a fare una passeggiata e passarmi il tempo.
Evitai di andare da mia zia, mi scocciava.
"Dove sei? Dalla zia ho voluto evitare di andarci." Gli inviai a Jenna aspettando una sua risposta. Passai davanti scuola notando che non c'era anima viva; spesso alcuni ragazzi se ne stavano fuori sui tavolini.
La giornata sarebbe stata più o meno lunga, accompagnata dal cielo nuvoloso e dalle poche persone che camminavano sui marciapiedi.
"A casa. Sto malissimo.. tu dove sei?" Mi rispose Jenna dopo che aprii il messaggio
"Sto facendo un giro. Vuoi che venga a farti compagnia?" Gli scrissi un pò preoccupata.
Jenna non stava mai male, era raro. Senza lei e la sua compagnia mi sentivo persa.
"Nono tranquilla. Fatti il tuo giro:) non è giusto che tu esca per passarti un pomeriggio per poi venire da me e starti segregata dentro"
Lessi sempre da parte di essa. Quando gli dissi che cosa avesse non mi rispose più ma non mi preoccupai più di tanto.
Pensai di andare al bar a prendermi qualcosa da bere.
Il gelato non mi andava più dato che il tempo non era uno dei migliori essendo ugualmente Marzo.
Ordinai un frullato e mi sedetti con i Promessi Sposi a portata di mano. Leggere mi faceva sprofondare in un mondo totalmente diverso. Iniziai a bere il frullato e a non dare conto a ciò che mi circondava.
Ero rilassata e stavo bene ma la cosa non durò a lungo.
Mi sentii toccare da dietro la spalla, mi voltai vedendo il viso di Amber che prima mi sorrise e poi s'imbronciò
-Ciao Grace!- Mi salutò felice
-Eh.. ciao, Amber- Risposi al suo saluto un pò confusa.
Da quando in qua mi salutava?
-Devo dirti una cosa molto importante e.. devo sedermi. Il discorso è lungo- Annunciò con cautela per poi sedersi accanto a me.
Chiuse di scatto il libro e mi levò il frullato dalle mani
-Allora, Grace. Te lo dico nel modo più calmo possibile: Non ci rompere i coglioni intromettendoti tra me e Andy- Avvertì acidamente
-Eh?- La scrutai sconvolta
-NON FARE LA TESTA DI CAZZO E LASCIA STARE ANDY. Sai benissimo che intendo dire. Ha da 2 anni che stiamo insieme e solo perchè abbiamo avuto qualche discorso non vuol dire che è finita del tutto- Spiegò con tono alto e insistente.
Alcune persone ci guardarono discutere e mi alzai con l'intento di dargli una bella risposta, ma poi evitai dopo che lei mi salutò andando via.
Era stata egoista; la vera testa di cazzo era lei che parlava senza sapere i discorsi.
Andiamo, io con Andy? Una scolaretta asociale come me con uno come lui? Era così stupida da credere che avrebbe pensato di mettersi con me?
Ero un pò scossa perchè per una buona volta che ero uscita da sola per rilassarmi e non pensare a nulla c'era la ciliegina sulla torta su una cosa che neanche era vera.
Presi il mio libro e gettai il frullato andandomene via.
Non avrei raccontato niente a Jenna a meno chè non glielo avesse detto qualcun'altro, altrimenti sarebbe successo un vero e proprio casino.
Era ancora presto ma per quel poco che successe mi passò la voglia di passeggiare.
Ero sensibile e già era come se mi fosse caduto tutto il mondo addosso.
-Grace..- Mi chiamò una voce calorosa e maschile, prendendomi per il braccio
-Ciao, Andy- Lo salutai sorridendogli.
Fanculo Amber.
-Vedo che sei sola..- Notò spensierato guardandosi attorno
-Eh sì. Stavo per ritornare a casa- Mi misi a camminare affianco a lui.
-Devi per forza?- Mi domandò un pò seccato, mettendosi le mani in tasca
-No ma.. se vuoi posso farti compagnia dato che anche tu sei solo- Arrossii voltandomi di scatto
-Scusami..- Mi scusai trattenendo le risate per la mia stupidità
-Non scusarti. Sei davvero carina quando arrossisci- Sorrise pacamente guardando avanti
-Vieni- Mi prese per la mano.
Mi portò in un locale dove facevano bevande e cocktail di tutti i tipi.
Sentivo il suo odore mascolino e la sua mano riscaldare la mia.
Mi sentivo protetta, mi sentivo davvero bene con lui.
Il locale era davvero carino; era bianco e nero con mobili moderni e banconi con tantissime bevande e miscugli colorati accompagnati da sgabelli lunghi dove non arrivavo a sedermi
-Aspetta..- Ridacchiò.
Mi prese dolcemente per i fianchi facendomi sedere in uno di essi.
Mi tenne i fianchi per vari secondi e si sedette accanto a me
-Cosa prendi?- Mi chiese
-Niente, davvero. Ho già bevuto un frullato- Gli risposi guardando in basso.
-Una birra!- Ordinò al banconista. Poi si girò verso di me
-Ora te la faccio assaggiare. È la migliore mai fatta- Confessò con tutta leggerezza per poi afferrare il bicchiere con birra spumeggiante e fresca
-È così strano..- Pensai ad alta voce tappandomi la bocca
-Cosa è strano?- Sorseggiò la sua bevanda
-Niente, scusami- Mi voltai.
Con la mano rivolse il mio viso verso il suo
-Dimmi. Cos'è strano?- Mi fissò in modo esigente
-Che mi porti qui.. in questo locale durante la settimana.- Risposi tutto ad un fiato
-So che non è un posto adatto per una ragazza come te eppure sentivo il bisogno di portarti qui con me. Ti vedo da tanto ma ci conosciamo da poco. Sento che la tua compagnia è silenziosa ma allo stesso tempo vivace e .. posso dirti che mi fa stare tranquillo- Confessò porgendomi il bicchiere
-Assaggia..- Consigliò portandomi il bicchiere alle labbra.
In fretta e furia ne assaggiai uno o due sorsi e la trovai frizzante, esagerata.
Era buona, lo era per davvero.
-È buona. Ti cambia il gusto della bocca- Ridacchiai senza pensare alla sua reazione.
Si mise a ridere anche lui, dando il bicchiere al banconista.
Erano le 4 e mezza, sarei potuta stare fuori ancora per un altro pò ma qualcuno d'inaspettato entrò nel locale e rimasi immobile.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora