Capitolo 59

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ANDY POV'S

Dopo una lunga giornata di lavoro a stare con Grace, Jake e Alexa, mi ritrovai disteso sul letto a guardare il soffitto.
Sbuffavo in continuazione, la mia mente non aveva pace.
Stavo facendo la cosa giusta? Massì, lo stavo facendo per me, per la mia ragazza.
In quel momento era abbracciata a me che dormiva profondamente. La sua testa al mio petto, la sua gamba accavallata alla mia.
Grace era un pò turbata, la potevo comprendere. Essendo molto sensibili non sarebbe stato facile per entrambi non vedersi per mesi. Però avevo la compagnia di Simon, Juliet; non era la stessa cosa ma dovevo accontentarmi.
Mentre stringevo la mia bambina, presi il telefono che poco dopo vibrò. C'era un messaggio da parte di Juliet. "Disturbo?"
Non sapevo se rispondergli o meno. Un pò mi scocciava ma era sempre mia collega
"No, dimmi" risposta secca e veloce.
"Spero di non aver causato discussioni tra te e la tua ragazza". Doveva interessarsi molto a come stavo. Al lavoro era sempre gentile e disponibile con me, a volte sapeva anche stuzzicarmi e fare la stronza come se lo facesse con piacere. Per questo mi ricordava sia Amber che Grace.
"No, tranquilla" Risposi subito, dopo posai il telefono e vibrò nuovamente
"Ah, meglio così. Ti stai preparando?" Mi domandò
"Essì, approposito. Vado." Posai una volta e per tutte il telefono. A volte mi sapeva mettere a disagio.
Erano le 2 di notte, scansai leggermente Grace che era nel sonno profondo e mi alzai.
Mi grattai il petto scoperto, dopo mi misi affacciato alla finestra a guardare il cielo scuro con alcune stelle sparse.
A volte pensavo ai primi tempi che andavo al liceo. Mi divertivo a far disperare le troie, solo quelle. Evitavo di fare lo stronzo con le brave ragazze, anche se le lecchine le odiavo.
Mi arrivò una chiamata. Sentii la vibrazione del telefono sul comodino. Era Ash
-OH, SEI UNO STRONZO!- Mi rinfacciò crudelmente senza farmi rispondere.
-Eh?- Dissi un pò stordito
-PARTI E NON DICI NIENTE AL TUO MIGLI? EH?- Fece l'offeso con un leggero tremolìo alla voce
-Amico, scusami. L'ho saputo il giorno prima. Te l'ha detto Jake,vero?- Gli chiesi un pó dispiaciuto
-Sì, poco fa. Stiamo facendo nottata, perchè non vieni con Grace?- Mi invitò, speranzoso che la mia risposta fosse un solenne "sì".
-Non posso amico, mi dispiace. Domani io e Grace abbiamo lavoro e ancora devo preparare le valigie- Risposi, nostalgico dalle nottate coi ragazzi,a bere e cazzeggiare.
Presi una sigaretta dal pacchetto mezzo vuoto e l'accesi scrupolosamente
-Ah... va bene. Domani chiamami e dimmi a che ora parti che vengo a strozzarti d'abbracci. Notte!- Mi avvisò, speranzoso che prima che partissi mi avesse potuto abbracciare
-Ovviamente. Notte Ash e salutami gli altri!- Dopo ciò bloccai.
Posai il telefono e aspirai la sigaretta in modo lento e piacevole. Il fumo uscì dal naso, dalla bocca. Mi alleggeriva lo stomaco e esteriormente ero un accumulo di tabacco assoluto. Era uno dei miei sfoghi assoluti.
Mentre stavo per finirla nel più totale silenzio, sentii una mano tracciarmi la schiena.
Mi venne un brivido assurdo e girandomi vidi una Juliet con solamente la maglietta e le gambe scoperte. Le sue gambe snelle, il suo viso aveva un'espressione maliziosa e assonnata.
Mi accarezzava la guancia e strusciava il suo petto privo di reggiseno al mio. Mi sentii entusiasto, eccitato
-Amore, che ci fai qui sveglio?- Inarcò un sopracciglio e mise la mia mano sul suo fondoschiena rotondo e sodo, dopo prese a baciarmi. Le sue labbra, il suo profumo.
-Juliet..- Sussurrai con fare malizioso.
La buttai sul letto, poco dopo mi resi conto che non c'era nessuno. Era una mia illusione.
Mi sentii testa di cazzo e senza manco pensarci due volte, mi addormentai subito.

GRACE POV'S

Andy stava ancora dormendo, mentre io alle 8 piombai subito fuori di casa.
Ero già pronta per lavorare, di pomeriggio l'avrei visto all'aereoporto insieme a tutti gli altri.
La cosa che sarebbe stato con Juliet dalla mattina alla sera non mi piaceva affatto, ma avevo fiducia in lui. Non avrebbe mai fatto cazzate gravi in mia assenza.
Era il mio ragazzo e lo conoscevo piuttosto bene, non dovevo preoccuparmi.
Poco dopo arrivai al posto, c'era da pulire una lavanderia. Vidi subito Oliver che spazzava con gli auricolari alle orecchie.
Mi sentivo stonata, non stavo bene mentalmente. Era come se qualcosa mi privasse di sorridere, stare bene. Forse era la partenza di Andy.
-Giorno cogliona- Mi disse allegramente esso. Io lo ignorai, presi una pezza e cominciai a pulire le lavatrici, assortita di detersivi e prodotti igienici.
-Che hai?- Mi chiese, togliendo le cuffie e avvicinandosi a me con la scopa in mano.
Stavo in silenzio, non avevo niente da dire.
-Sto bene- Mi alzai, mollai la pezza e andai a prendere alcuni vestiti che stavano per terra. Cominciai a piegarli e sistemarli sul bancone.
-È per il tuo ragazzo, eh?- Disse pacamente, avvicinandosi a me.
Mi diede un abbraccio caloroso, unico. Ebbi le lacrime agli occhi, ma non lo feci notare.
La giornata passò subito, per lo meno la passai a stare in silenzio, a pulire e basta. Neanche feci una breve pausa.
Era l'ora di andare all'aereoporto, ma prima passai a casa di Andy. Vidi Juliet dentro la macchina che lo attendeva.
Posteggiai e mi fiondai dentro
-Andy?- Lo chiamai ripetutamente, controllando per casa dove fosse
-Eccomi- Scese con una valigia enorme. Era ben ordinato, sembrava contento!
-Ehy..- Mi avvicinai da lui.
Mollò la sua valigia. Mi strinse in un caloroso abbraccio, baciandomi la testa
-Andremo con Juliet- Avvisò, prendendomi per la mano mentre con l'altra reggeva la valigia.
Andammo fuori e salutai Juliet.
Mi misi dietro con lui mentre lei stava davanti con Simon.
-Ash e gli altri ci aspettano all'aereoporto- Avvisai Andy, una volta letto il messaggio di Ash. Sorrise; era troppo preso dall'idea di partire. Io cominciavo a diventare una pietra priva di emozioni, ma passai la mano sul tatuaggio alla clavicola e mi diedi conforto. Non sapevo neanche quando sarebbe tornato.
Arrivammo all'aereoporto leggermente in ritardo, incontrammo tutti lì. Ash stringeva Andy insieme a Coma, Jake e Jinxx.
-Come ti senti?- Mi chiese Jenna, stringendomi a lei
-Non lo so- Risposi seccamente, lasciandomi abbracciare.
Solo in quel momento mi ricordai che ieri sera mentre ero in dormiveglia, Andy nominò "Juliet". Ero pessimista, mi sentivo uno schifo.
Mentre l'aereo attendeva, salutai Simon e Juliet. Toccava ad Andy, il cuore mi batteva a mille.
Mi guardò, perso nei miei occhi.
Mi strinse fortissimo, cingendomi i fianchi e baciandomi tremante.
Le sue labbra erano pressate fortemente alle mie, le nostre lingue s'intrecciarono.
-A presto, bambina mia. Telefono sempre acceso, eh!- Sdrammatizzò esso, baciandomi un'ultima volta la fronte
-Sempre!- Ripetei sorridendogli.
Il vuoto, il nervoso e basta.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora