Capitolo 4 ~

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Restai per pochi secondi a guardare i suo occhi e provai a vedergli attraverso l'anima. Avrei voluto fissarlo per ore ed ore ma purtroppo era impossibile.
Mi cadde il libro dalle mani cosicchè mi voltai, rossa come un peperone.
-Oddio.. ehm. Scusami tantissimo!- Mi uscirono dalla scuse banali e inutili. Sarei voluta sparire dalla faccia della terra.
Mi scansai da lui e mi abbassai per prendere il libro, ma mi precedette. Inoltre, incrociai il suo sguardo magnetico per l'ennesima volta
-In biblioteca si sta in silenzio. Si parla con lo sguardo in posti del genere- Disse calorosamente con voce così intensa e precisa che a poco sarei svenuta per terra da quanto fosse attraente.
-Hai ragione..- Bisbigliai per poi voltarmi e avanzare di passo,  ma lui mi prese dal braccio e mi fece girare nuovamente
-C'è qualcosa che non va?- Domandò guardandomi negli occhi.
Li chiusi e abbassai lo sguardo
-A me va tutto bene. Scusami tantissimo per poco fa- Dissi mestamente per poi andarmene a passo veloce prima che mi fermasse di nuovo e sarei scoppiata dall'ansia.
Che casino, non potevo non pensarci.
In così poco tempo facevo delle figure pessime.
Volevo che proprio lui, Andy, fosse stato l'ultimo a guardarmi mentre sprofondavo nella mia sbadatezza.
Non avevo speranze. Ero destinata a essere presa per rimbambita totale davanti a lui.
Sicuramente pensava "che idiota questa Grace!" Oppure "ma tutta questa stupidità da dove viene?". Era impossibile non pensarci.
Mi voltai per vedere se lui fosse ancora lì ad osservarmi.
Si voltò poco dopo per riprendere a leggere il suo libro e io chiusi la porta alle mie spalle.
Arrivata al bancone dove si trovava la signora di poco fa, diedi i miei dati personali per prendere in prestito il libro dei Promessi Sposi.
Uscii dalla biblioteca andando alla fermata dell'autobus.
Fu tutto così strano.
Immersa nei miei pensieri vidi che l'autobus che doveva portarmi dritta a casa era andato via, non sarebbe più ritornato.
-Perfetto!- Sbuffai per poi vedere che ora fosse
Erano le 2. Presi il telefono e chiamai Riki che dopo 2 minuti rispose lentamente con voce tremolante
-Riki..- Lo chiamai dolcemente
-Sì, Grace?- Rispose per poi riprendersi del tutto
-Non è che potresti farmi un "piccolo, piccolissimo" favore?- Dissi con voce flessibile incrociando le dita
-Dipende.. intanto dimmi, Grace-
-Non è che potresti venire a prendermi dove si trova la biblioteca del centro?- Gli domandai supplicandolo
-T'incazzi se ti dico che stavo dormendo?- Mi disse con voce rilassata e serena
-ALZATI E VESTITI, POI SMUOVI IL CULO E PRENDI IL TUO FOTTUTO MOTORE!- Gridai con voce roca e forte
-E poi?- Mi stuzzicò
-POI VIENI A PRENDERMI SENNÒ TI STACCO LA TESTA E TE LA METTO AL POSTO DEI PIEDI, STRONZO- Boffonchiai per poi sospirare.
-Sto arrivando, posseduta!- Scherzò per poi chiudere la chiamata.
Aspettai lì per tanto tempo.
Alle 2 e 10 vidi Andy uscire dalla biblioteca per poi scendere i scalini dell'entrata.
Mi nascosi, spiandolo e vedendo dove andasse.
Vidi che prese delle chiavi nella sua tasca e le inserì in un motore da urlo. Stupendo.
Non ero esperta di motori ma potevo solo dire che sembrava una moto da corsa ed era interamente nera lucida.
Rimasi a bocca aperta mentre l'accese e cercò di uscire dal posteggio, ma un infantile suono proveniente dal motorino di Riki mi fece ritornare in me.
Il motore di Riki sembrava più o meno una bicicletta, non era proprio sua ma valeva la pena usarla per ritornare a casa
-Che cosa stai aspettando? Avanti, Grace!- Mi chiamò mentre guardavo Andy che mi lanciò un'occhiata furtiva per poi andare via.
-Arrivo!- Avvisai per poi andare verso di lui e salire sopra il motore.
-Che ci facevi in biblioteca?- Mi domandò mentre iniziò a guidare verso casa mia
-Mangiavo, sai? Cosa potrei fare in biblioteca?- Sbuffai per poi aggrapparmi a lui.
Arrivammo.
Lo salutai rapidamente raggiungendo casa e aprendo la porta.
La giornata era bellissima con un sole che spaccava le pietre.
Sydney era proprio bella quando aveva un tempo del genere.
Posai la borsa sul tavolo e aprii il frigorifero; presi del pomodoro già tagliato e un pò di formaggio. Ci feci un bel sandwich.
Chiamai Jenna e gli raccontai tutto
-Sei una stupida! Sai che sarei potuta venire a prenderti io. Non ci voleva niente a fottergli il motore a mio padre per qualche minuto..- Confessò seccata
-Sì, certo.. e dopo finivi in punizione per colpa mia- Risposi certa che sarebbe successo qualcosa del genere
-Quel motorino da 4 soldi di Riki potrebbe scoppiare in aria in tempo niente e lo sai. È fatto male..- Disse sbuffando.
Quando gli raccontai di Andy chiuse immediatamente il discorso e iniziò a ipotizzare
-Non può essere tutto casuale. Sono scettica ma queste cose succedono e le decide il destino!- Dichiarò ridendo entusiasta
-Eddai, non pensare alle brutte figure fatte. Sii ottimista, che può succedere se ti prende per rincoglionita? Avanti, non pensare a cazzate del genere!- M'incoraggiò
-Adesso devo andare, ne parleremo dopo. Ciao!- La salutai cordialmente per poi chiudere la chiamata.

Broken ||Andy Biersack||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora