Days, days are forgotten
now it's all over
simply forgottenDays are forgotten, Kasabian
Arnold la Puffola Pigmea rimbalzava vivace sul tavolo. Era rilassante guardare tutti quei soffici ciuffetti rosa che si scomponevano ad ogni salto e ad ogni capriola, nell'aria, quasi come una nuvola che si scioglie sotto a una folata di vento. Saltava e squittiva in contemporanea. Poteva essere fastidioso e piacevole al tempo stesso. Dopo vari minuti trascorsi con gli occhi puntati sul proprio animaletto, Ginny aveva optato per l'ultima.
Le orecchie le fischiavano, ma sentiva di preferire di gran lunga gli squittii eccitati di Arnold, anziché il chiocciare incessante che la circondava. Sporse l'indice, assorta, e Arnold si precipitò ad annusarlo con il suo nasino minuscolo, il pelo che fremeva di attenzione.
Quando Ginny lo sfiorò con l'unghia, questo scattò fulmineo e si nascose dietro a un portapenne.
« Allora, Ginny, cosa ne pensi? »
Questa trasalì. Sollevò lo sguardo. I grandi occhi neri di Calì la studiavano a pochi centimetri di distanza. Lavanda, dall'altro lato, era appena affogata in un'altra delle sue sciocche risatine.
« Sinceramente non ti ascoltavo » rispose candidamente Ginny, e puntellandosi annoiata su un gomito, prese a picchiettare il portapenne.
Calì sbuffò. « Come sempre. Da quando ci siamo riappacificate sei costantemente sulle nuvole ».
« Nemmeno avessi un ragazzo a cui pensare! » Buttò lì Lavanda con voce acuta. « Tu e Blaise ormai vi siete lasciati, no? »
« Non ufficialmente » borbottò Ginny, osservando con tutta se stessa Arnold che, impaurito dall'instabilità del suo rifugio, era appena schizzato all'interno di un rotolo di pergamena arrotolato.
« Bè, è solo questione di tempo. » Frecciò Calì con aria spavalda, dimenando la coda di lunghi capelli neri. « Tutto dipende da quanto velocemente riusciamo ad organizzare il prossimo festino ».
Scoppiò a ridere insieme a Lavanda. Ginny, ancora presa dal nuovo nascondiglio di Arnold, si sentì ribollire di qualcosa che non seppe identificare.
Mai stare in compagnia di Calì e Lavanda l'aveva irritata così tanto.
« Non riporrei troppe speranze su di lui, se fossi in te. » Disse tranquillamente. « Ti ha già battuta a carte una volta ».
« Oh, ma è una cosa talmente stupida frequentare soltanto chi è brava a poker! Ormai deve essersene accorto pure lui. » Calì sorrise a Ginny con malcelata antipatia. « Non ti dà fastidio che io abbia intenzione di farmi avanti, vero? »
Ginny le sorrise falsamente a sua volta. Mai mostrare punti deboli. « Mi darebbe fastidio solo se tu avessi qualche possibilità, Calì ».
« Chi dice che non le abbia? »
Il suo tono si era fatto così irritato, d'un tratto, che Ginny dovette reprimere una risata. Non degnò Calì di alcuna risposta, e questa, incrociando le braccia, si limitò a voltarsi dall'altra parte. Ginny prese a stuzzicare un'estremità del rotolo di pergamena; Arnold tremava all'interno della carta.
Morgana, ancora doveva capire come mai si ostinasse a stare ancora lì con loro. Ogni singola parola di Calì e Lavanda le causava scariche violente di noia e nervosismo.
Ginny non pensava di essere migliore di loro, anche perché a conti fatti, non lo era affatto; se adesso le frequentava, era solo perché il pensiero di Terry continuava a contagiarla. Era sembrato giusto sul momento volersi vendicare, cercare di trovare i loro punti deboli... ma lo stare male in quel modo, era davvero il giusto prezzo? Dentro di sé strepitava dalla voglia di metterle a tacere una volta per tutte, abbandonarle, tagliare nuovamente i rapporti; eppure, ogni singola volta che lo pensava, la voce musicale di Terry le metteva un freno.
Ginny era d'accordo con lui, ma era anche stanca. Stanca di doversi adattare agli altri, di prendere cantonate su cantonate. Doveva stringere i denti e resistere ancora un po'.
Intanto, Calì si era appena sporta in direzione di Lavanda. « Ehi, Lavanda, sbaglio o Ron ti sta puntando da più di mezz'ora? »
Ginny e Lavanda sobbalzarono insieme. Quest'ultima, però, arrossì violentemente.
Non era possibile. Ginny lanciò un'occhiata al fratello, che stava seduto nell'antro di una finestra, attorniato da Harry e Seamus. Questi giocavano a scacchi magici; Ron sorvegliava la partita, apparentemente, ma Ginny lo beccò a spedire un'occhiata proprio in loro direzione.
« Oh, Morgana, non è possibile. Ti guarda perché hai qualcosa di strano nei capelli, vero? » sbottò, scandalizzata.
Lavanda assunse un'aria un po' colpevole, ma ridacchiò ugualmente. « No, ecco... in realtà non è successo ancora niente. ».
« Lavanda, ti ha lasciata due anni fa per Hermione. Quanti altri vertici di umiliazione intendi raggiungere, prima di fartene una ragione? » sibilò Calì a mezza voce.
« Ma se è lui a tornare da me, non c'è nessuna umiliazione! » ribadì Lavanda.
« Ron è di per sé un'umiliazione. » Intervenne Ginny in tono funereo. « Non sono mai riuscita a capire come possa risultare attraente per il genere femminile. E' qualcosa di inspiegabile e sinistro».
A quelle parole, Lavanda sgranò improvvisamente gli occhi. « Inspiegabile, esatto! Come a lezione di Divinazione l'altro giorno... sai cosa ho visto nella mia sfera di cristallo? Un tizio con una chioma rossa ».
Ginny sollevò il sopracciglio. « Ma le sfere di cristallo non annunciano soltanto cattivi presagi? »
« Beh... »
« La sfera di cristallo intendeva sicuramente metterti in guardia » annunciò Calì con sicurezza, la voce insopportabilmente piatta.
Lavanda sospirò sconsolata, come a veder naufragare tutti i suoi sogni felici. Ginny si schiarì la voce. « Sono d'accordo con Calì. La prossima volta che Ron proverà ad allungare i tentacoli, infilzagli qualcosa di duro nel petto ».
« Non credo lo farà molto presto. » Rispose quella in tono depresso. « Per adesso si limita a guardarmi ».
« Sta soltanto tastando il terreno per vedere se ha via libera » disse Ginny saggiamente.
Tutte e tre presero a fissare Ron, che dall'altro capo della sala comune, era totalmente immerso nella partita. Poi Calì si accigliò. « Ma Lavanda, pensavo che con Ron fosse storia chiusa. Che fine ha fatto la tua cotta per Anthony Goldstein? »
« Buttata nel cesso. » Rispose subito Lavanda con aria sepolcrale. « L'altro giorno in biblioteca ho provato a parlarci... gli ho chiesto di passarmi un libro che era sullo scaffale ».
« E lui? »
« Mi ha guardata da capo a piedi, è rimasto lì impalato per un momento e se ne è andato con una faccia strana. Dopo mi sono accorta di avergli indicato "Peluria da troll, gambe e braccia – Passi fondamentali per sconfiggerla". La figuraccia più orrenda della mia vita ».
Calì sbiancò. Ginny fece una smorfia noncurante. « Fortuna che Ron non è così sofisticato. Per quanto ne sappiamo, quel libro potrebbe anche averlo scritto lui ».
« Oh, Ron è così grezzo! » Commentò Calì schifata. « A volte sembra una scimmia, per come si muove. Sì, è bravo a Quidditch, ma... »
« Mi sono sempre piaciute, le scimmie » ammise Lavanda.
Ginny sbuffò contro il soffitto. Poi lo sguardo le cadde verso l'entrata; si fece attenta. « Oh, c'è Hermione. Ma... »
Si bloccò sulla sedia. Hermione, dopo aver varcato in fretta la soglia, si era precipitata verso la scalinata del dormitorio. Teneva il viso basso per far sì che la chioma spettinata la oscurasse alla vista dei presenti. Non si guardò intorno e non sembrò vedere nessuno; semplicemente si fece inghiottire dalle scale con passo più veloce possibile.
Calì aveva gli occhi grandi. « Guai in vista ».
« Che abbiano litigato? » propose Lavanda incuriosita.
L'altra ci rifletté con aria pettegola. « Malfoy non è proprio uno zuccherino, no? Specialmente con lei ».
« Sì, ma è il suo ragazzo. » Ribadì Lavanda. « Deve aver cambiato un po' delle sue idee ».
« Oh, cosa importa? » Sbuffò Calì, e divenne eccitata. « Se si sono davvero lasciati, Lavanda, hai finalmente campo libero! »
Ginny si alzò di scatto dalla sedia, i palmi delle mani puntellate sul tavolo. Le due si interruppero di botto.
« Volete chiudere quelle boccacce? »
Prima che avessero potuto anche solo sbattere le palpebre, Ginny era già salita di sopra.
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The Theatre
FanfictionQuesta storia è di proprietà di Lylasly, autrice originale della storia presente sul sito di efpfanfic.net qui troverete il link della storia originale https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=590384&i=1 Draco/Hermione Ginny lasciò cadere il discorso...