I got my feet on the street but I can't stop flyin',
My head's in the clouds but at least I'm tryin',
I'm out of control but I'm tied up tight,
Come in, come out tonight
Oasis, The shock of the lightning
La povera Lady Jane non avrebbe mai potuto confessarlo a chicchessia, ma sentiva la sua vita sbriciolarsi in pezzi sempre più piccoli ad ogni ora che passava. Le sue giornate si dilungavano in attimi così densi di monotonia e noia implacabile che, giunta a sera, si ritrovava stremata e sfibrata pur non avendo fatto altro che stare seduta alla finestra per tutto il tempo. Nelle occasioni in cui il suo fidanzato bussava alla porta per chiederle notizie sulla sua salute, poi, si sentiva mancare di vera volontà nel rispondergli. L'affetto di Mr. Rudolph per lei doveva essere del tutto immaginario, e Lady Jane lo percepiva in un sottile malessere che non avrebbe saputo spiegare a parole. Da tempo era ormai svanita ogni gioia di vederlo; il suo cuore si era raffreddato, e lei non poteva far altro, desolata e sconfortata, che continuare a prendersi gioco di sé stessa fingendo di vivere la vita felice che amava sognare durante le ore notturne.
La punta della penna d'aquila si sollevò dalla pergamena. Gli occhi di Ginny si diressero per un attimo in direzione del camino, di fronte al quale il fratello Ron stava ridendo assieme a Harry. Il polso combaciò di nuovo con la carta.
Mr. Rudolph era un tipo che la gente comune amava definire simpatico e alla mano, ma soltanto in pochi, specialmente i familiari e gli amici più stretti, erano a conoscenza del lato oscuro del suo carattere. Scontroso quando si svegliava male, allegro un minuto dopo e triste il successivo, lui era un capriccio continuo che rendeva molto difficile inquadrarlo e sopportarlo per chiunque gli stesse vicino troppo a lungo.
« Ehi, Gin, cosa stai facendo? »
La Weasley trasalì; sollevando immediatamente la punta della penna dalla pergamena, si affrettò a coprire tutto quanto con gesti frenetici della braccia.
« Niente, Lavanda ».
« Oh, bè, dobbiamo assolutamente parlarti ».
Senza minimamente attendere un assenso, Calì e Lavanda presero posto al suo tavolo segnando definitivamente la conclusione del suo felice momento di svago. Ginny fece sparire il malloppo di fogli in un rassegnato colpo di bacchetta che tuttavia non incrinò nemmeno per un attimo i sorrisi civettuoli delle due ragazze.
Calì teneva tra le mani un pezzetto di pergamena con dita un po' nervose. « Ecco, eravamo di sopra e abbiamo finalmente deciso di fare la Lista ».
Lavanda, dall'altro lato, annuì con forza. In quel denso istante di silenzio, Ginny ricambiò molto stupita il loro sguardo.
« La Lista » ripeté piattamente.
« Esatto! » squittì Calì, eccitata. « Vedi, il settimo anno è appena iniziato e io e Lav abbiamo avuto occasione di guardarci un po' intorno. Inoltre anche Eyes consiglia di darci una mossa entro Natale, altrimenti resteremo a secco per sempre ».
« E questo vale anche per te, Ginny cara. » La mano di Lavanda le batté piano sulla spalla. « Sbaglio o sei single da... »
« Tre settimane. » Replicò Ginny irremovibile. « Non so, però, se è il momento giusto per buttarmi di nuovo in una storia ».
Lo disse con una certa fermezza, tanto da far esitare il sorriso delle due compagne, ma in cuor suo Ginny sapeva di essere davvero poco predisposta per un nuovo impegno. Aveva infatti creduto che la storia con il suo ultimo ragazzo, un affascinante Babbano conosciuto proprio durante i primi giorni di vacanze, sarebbe durata a lungo; ma la tremenda gelosia di lui, appesantitasi con il passare dei giorni, aveva asfissiato Ginny in modo tale da costringerla a lasciarlo dopo meno di un mese.
STAI LEGGENDO
The Theatre
FanficQuesta storia è di proprietà di Lylasly, autrice originale della storia presente sul sito di efpfanfic.net qui troverete il link della storia originale https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=590384&i=1 Draco/Hermione Ginny lasciò cadere il discorso...