La prima cosa che mi colpì dentro l'appartamento fu l'odore forte di Jex. Sembrava quasi come se qualcuno avesse rovesciato una bottiglia sul tappeto in mezzo alla sala.
Quella volta l'appartamento era al secondo piano di cinque. Il palazzo era situato nella parte opposta al luogo della missione e ci volevano una ventina di minuti a piedi per arrivarci; non lo avevo tenuto conto, ma ciò non sembrò turbare più di tanto Bayer.
«Cercate di riposare e tra un'oretta iniziate a prepararvi», ordinò il comandante mentre posizionava il suo zaino sul tavolo nel salotto. Seguita da Freddy, feci lo stesso e poi presi posto su una sedia per riposare le gambe.
All'esterno l'edificio non prometteva niente di buono, ma invece all'interno era più che passabile; i muri erano dipinti di bianco sporco e i mobili di legno avevano un grosso strato di polvere. Appena ripresi fiato, e riuscii a riscaldarmi con la stufetta accesa in un angolo, decisi di fare un giro della casa. Fu abbastanza veloce, in quanto la cucina si intravvedeva dalla sala. Nella zone notte, invece, si trovavano due stanze, una davanti all'altra, e infine, alla fine del piccolo corridoio, c'era un bagno piastrellato di mattonelle verdi.
Occupai una camera per riposarmi, necessitavo di dormire un po'. Chiusi le tende e accostai la porta. Avevo lasciato Welleda in compagnia dei suoi amici e Alecsei; Bayer, invece, si era offerto di andare a compare qualcosa da mettere sotto i denti. Avevo pensato di propormi per accompagnarlo, ma conoscevo già la sua risposta.
Prima di sdraiarmi sul letto avevo alzato le coperte per scacciare un po' di polvere, ma, dopo aver visto le condizioni del coprimaterasso, decisi di mettermi sopra di esse. Nella penombra davo le spalle alla porta e cercavo di addormentarmi, guardando gli spiragli di luce che entravano dalla finestra. Vedevo ancora scendere piccole particelle di polvere che io stessa avevo sparso ovunque.
Per me era sempre stato difficile dormire in posti nuovi, anzi, non riuscivo mai a riposarmi decentemente, inoltre in quel momento avevo parecchie cose su cui rimuginare: la missione, lo scontro scampato con i soldati ubriachi del Nord e il Palazzo Antico. I pensieri passavano veloci, spesso sovrapponendosi, ma alla fine riuscii a chiudere gli occhi.
Improvvisamente mi svegliai di sobbalzo, quando sentii muovere il letto. Sembrava che avessi appena chiuso gli occhi, ma ero sicura che non era affatto così.
La prima cosa mi passò per la mente fu che la causa di quello scossone fosse il terremoto. Infatti fu proprio per quello che ancora mezza addormentata mi distesi a pancia in sù, per verificare se effettivamente la stanza stesse tremando. Quando mi girai, però, vidi subito la schiena di Alecsei.
Come per riflesso mi allontanai scontrosa dal suo corpo e non feci a meno di pensare accigliata che non era la prima volta che mi svegliavo in quelle condizioni per colpa sua. Inoltre mi fece strano realizzare che ero avevamo condiviso lo stesso letto.
Tuttavia sospirai di sollievo che non ci fosse stato il terremoto e poi controllai l'ora. Fortunatamente mancavano circa dieci minuti alle 19:00, e questo significava che era arrivato il momento di prepararsi.
Mi strofinai gli occhi e poi mi alzai controllando se il ragazzo stesse ancora dormendo; era insolito per me vedere il suo viso così rilassato. Andai silenziosamente in sala dove ci trovai solo Bayer a conversare con Caos. Collegai in quel momento che Alecsei non aveva avuto altro posto dove dormire, dato che nell'altra camera c'erano sicuramente Freddy e Welleda.
Feci il giro del tavolo per recuperare lo zaino e avvisai che avrei iniziato a prepararmi. Ero eccitata all'idea di andare a quell'evento e cercavo in tutti i modi di controllarmi, ricordandomi che eravamo in missione, ma la parola "Palazzo Antico" per me voleva dire "sogno che diventa realtà". Certo, un sogno di una ragazzina, però la me tredicenne mi avrebbe dato ragione.
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Lame nella Schiena
Science FictionL'isola di Prirode è divisa a metà, come era già successo in passato. Il Sud, per poter salvare la nazione dalla guerra imminente, decide di offrire la possibilità ai carcerati di arruolarsi in cambio di una riduzione di pena. È per questo che Reila...