Mancavano due giorni alla missione e quella volta mi sentivo carica, anche se forse era più per il fatto che sarei entrata per la prima volta all'interno del Palazzo Antico.
Bayer spiegò i dettagli della terza missione durante una riunione dopo cena. Pur conoscendo già tutti i dettagli, ascoltai attentamente le parole del comandante. Rimanemmo lì per ore a chiarire meglio ogni dubbio e infine, prima che uscissimo dall'ufficio, ci vennero consegnati anche i vestiti; aveva fatto bene a tenerli nascosti nell'armadio, altrimenti ci saremo tutti distratti con quelle confezioni nere. Tuttavia reagimmo tutti diversamente dalle volte precedenti, data l'ora tarda.
Essendo stanca provai ad andare a dormire senza guardare l'abito. Mi ero anche già messa sotto le coperte e spento la luce, ma la curiosità sconfisse le mie palpebre pesanti.
Aprii la cerniera e un tessuto viola scuro mi attirò avidamente. Notai che il modello era uguale a quello verde, cosa che non mi dispiacque per niente. Ero contenta ma troppo sfinita per provarmelo, perciò me lo adagia davanti alla mia figura e mi specchiai per darmi un'idea. Mentre esaminavo il mio riflesso, pensai che quel colore mi piacesse ancora di più del verde, creava una strana concordanza con i miei capelli scuri.
Mentre lo stavo riponendo nella confezione notai un piccolo biglietto piegato cadere a terra. Lo raccolsi e lo lessi a bassa voce.
Un po' di blu del Nord e un po' di rosso del Sud, mescolati insieme in un colore che ti si addice.
Sapevo che non avrei dovuto, ma in quel momento mi si dipinse in viso un sorriso. Non ero molto preoccupata dalla frase, ero certa che Bayer si era fatto un'idea su di me dopo aver saputo che ero già stata al Nord, ma pensai lo stesso che avesse usato un insieme di parole molto particolari. Tuttavia, ciò che mi manteneva calma, era il suo modo di non farmi pesare la cosa; lui sapeva e non lo infastidiva.
Dopodiché sistemai il vestito nell'armadio e nascosi il biglietto tra le pagine del libro sulla piccola scrivania. Chiusi le luci e poi mi addormentai ripensando al Palazzo Antico, proprio come facevo da piccola. Fu a causa di quello che sognai di ballare in quel bel edificio.
La mattina seguente, il giorno prima della missione, feci colazione insieme a Welleda nella mensa che avevano finito di sistemare. L'unica differenza che notai fu solo l'odore di edificio nuovo. Fu triste mangiare lì ripensando a quello che era successo qualche mattina precedente, ma più i pasti passavano e più riprendevamo confidenza allontanando il brutto ricordo.
Ci allenammo due volte al giorno, Welleda iniziava ad essere abbastanza brava e Freddy, avendo messo su un po' di massa, iniziava a capire come muoversi nei combattimenti. Notai chiaramente come la loro tensione crebbe di ora in ora, e io notai come la mia voglia di distrarli si fece più insistente. Cercavo di iniziare nuove conversazioni, avevo parlato del Palazzo Antico, dei vestiti per la missione, di due ragazzi che avevo visto litigare davanti a tutta la mensa per un pezzo di torta e altri pettegolezzi, anche se ne conoscevo ben pochi, ma niente sembrava attirare la loro attenzione per più di pochi minuti.
Anche Alecsei si era impegnato nell'approcciarsi nello stesso modo, si divertiva soprattutto nel criticare le persone con Freddy, anche se lo studente tendeva sempre a non esagerare mai.
Io e lui, invece, non avevamo più parlato e ci eravamo scambiato pochissimi sguardi.
La sera bussai alla porta di Welleda per vedere come stesse, ma non rispondendo pensai fosse già andata a dormire.
«Ha preso una tisana.» Mi girai per guardare Caos e gli sorrisi debolmente. «Anche Freddy sta già dormendo da diversi minuti», disse con un tono basso e con le labbra strette in una linea dritta. Capii che fosse anche quello una specie di sorriso.
STAI LEGGENDO
Lame nella Schiena
Ciencia FicciónL'isola di Prirode è divisa a metà, come era già successo in passato. Il Sud, per poter salvare la nazione dalla guerra imminente, decide di offrire la possibilità ai carcerati di arruolarsi in cambio di una riduzione di pena. È per questo che Reila...